Tratto dal Libro I Beati 800 martiri di Otranto di Grazio - TopicsExpress



          

Tratto dal Libro I Beati 800 martiri di Otranto di Grazio Gianfreda Edizioni del Grifo 4 gennaio 2007 (1480) Agomat, visir turco, poche ore più tardi, senza trovare la minima resistenza (da parte degli spagnoli, ndr) fece sbarcare i suoi uomini lungo il litorale, sistemò il campo, mise a punto armi e munizioni, circondò Otranto con alcune migliaia di soldati e poi dopo tanto dispiegamento di forze, mandò messi ai maggiorenti della città offrendo onorevoli condizioni di resa. Egli voleva la città in suo potere, e che, se loro volessero rendersi liberamente e di buona volontà senza combattere lui li faria liberi da potersene andare con le loro famiglie, moglie e figli dove li piacesse e, se volessero restare nella città medesima sotto il dominio del suo signore (il Sultano Maometto II) esso lavria molto bene trattati, come gli altri sudditi, che nelli loro paesi. Gli otrantini non si lasciarono vincere dalle promesse... Francesco Zurlo (a nome di tutti), avvicinatosi al parlamentare turco disse Se Agomat Pascià desidera Otranto, venga a prenderla con le armi, perché, dietro le mura, ci sono petti dei cittadini che la difenderanno.
Posted on: Mon, 11 Nov 2013 09:06:43 +0000

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