Tutto parte, infatti, proprio da un problema che ultimamente si fa - TopicsExpress



          

Tutto parte, infatti, proprio da un problema che ultimamente si fa sempre più pressante tra il personale medico, gli scienziati e le associazioni di pazienti: molte persone si sottopongono a trattamenti inutili – spesso dolorosi e a volte dannosi – per lesioni precancerose la cui evoluzione è talmente lenta da considerarsi altamente improbabile possano avere ripercussioni gravi sulla salute dei pazienti. “Abbiamo ancora problemi a far capire ai pazienti che non tutte le diagnosi di tumore che derivano da mammografie o test alla prostata sono da ritenere “maligne” nel senso più spaventoso: non è detto per forza che ti uccideranno, né che sei destinato a stare male”, ha spiegato in un’intervista al New York Times Harold E. Varmus, premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia e direttore del National Cancer Institute. “E non solo i pazienti fanno fatica a capirlo, ma comprendere questo concetto è difficile anche per la società intera”. “Il problema è che il paziente sente la parola “cancro” e pensa che morirà a meno che non venga trattato al più presto. Probabilmente sarebbe più intelligente riservare questo termine per le condizioni che hanno qualche probabilità in più di creare un vero problema”. Eppure, tra le tante patologie racchiuse sotto questo nome non ci sono solo malattie che porteranno inesorabilmente alla morte. Si tratta invece di un gruppo di condizioni molto più eterogeneo, che non per forza finirà per portare a metastasi o diventare letale, ma che anzi include anche patologie più indolenti, che anche nel caso non vengano mai trattate potrebbero non causare alcun danno lungo il corso della vita di un paziente. Ma allora perché non chiamare queste condizioni meno “pericolose” in maniera diversa? L’arrivo di tecnologie di screening sempre più sensibili e precise negli ultimi anni ha aumentato la probabilità di trovare incidentalmente masse neoplastiche (benigne o maligne che siano). Si tratta appunto dei cosiddetti “incidentalomi”, che vengono rilevati durante analisi più o meno approfondite, e che probabilmente non causerebbero sintomi né problemi di alcun tipo.
Posted on: Sat, 05 Oct 2013 18:11:19 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015