Uajo ‘e nòtte, no, “perché no?” Le cronache di questa settimana ci propongono, ancora una volta, due notizie che, colpendo con i loro raggi di luce facce opposte di quel prisma prezioso che è il nostro poliedrico e ineffabile sindaco, inducono perplessità in chi non lo ama abbastanza. No, amici lettori, non lasciatevi indurre all’invettiva dal vostro temperamento ipercritico: Giggino, l’uom dal multiforme ingegno, ha aperto avanti a sé le porte del Paradiso perché la parabola evangelica insegna che occorre aver sbagliato molto per meritare l’agnello grasso. La prima notizia viene dalla Cassazione, il giudice che, come la sentenza Esposito insegna, non può mai sbagliare. Stavolta la Suprema Corte ha mandato assolti con ampia formula Agazio Loiero e Giuseppe Chiaravalloti. Chi sono costoro? Per l’unico lettore talmente insofferente verso le cronache politico-giudiziarie da non conoscere questi autorevoli personaggi, debbo chiarire che sono due ex presidenti della Regione Calabria, appartenenti a opposti schieramenti, il primo alla sinistra, il secondo alla destra. Entrambi furono incriminati, con lodevole zelo bipartisan, dall’allora pubblico ministero de Magistris nell’ambito dell’inchiesta “Why not”. Per gli ultimi monoglotti tengo a chiarire che le due paroline inglesi non significano Uàjo ‘e nòtte, come la pronuncia farebbe credere, bensì “Perché no?”. E, per favore, non mi fate gli spiritosi dicendo: “No, perché l’inchiesta è fernuta a vrénna”; le inchieste si fanno per moralizzare, se poi si verifica un colossale flop la colpa è soltanto di chi rema contro il diligente accusatore nel vano tentativo di rovinargli la digestione. Torniamo a bomba, anzi alla notizia bomba delle piene assoluzioni. Esse evidenziano, sia pure in una luce poco favorevole, l’aspetto giustizialista della personalità di Supergiggino. Il de Magistris moralizzatore, quello della procura di Catanzaro, del parlamento europeo e della campagna elettorale che prometteva di scassare tutto. Amico lettore dell’ultimo banco, sì, dico a lei che tenta di chiarire cosa ha, poi, realmente scassato. Io posso anche essere d’accordo, ma certe parole non si dicono: lasciamole agli attori del cinema e della televisione, non imitiamo i parlamentari che poi si prendono a mazzate. Dicevo, prima, dell’agnello grasso. Il figliol prodigo si pentì dei bagordi nei quali aveva dissipato l’eredità paterna (attenzione, non c’è in questa frase alcun riferimento al padre di Giggino, stimatissimo magistrato) e tornò a casa, con l’intenzione di chiedere l’elemosina. Ecco il raccordo con la seconda notizia. Il vice sindaco Tommaso Sodano ha riportato una condanna penale. Egli è stato condannato dal Tribunale di Nola a un anno di reclusione per lesioni nei confronti di una vigilessa e violenza e minacce a un corpo politico. Il nostro amatissimo e loquacissimo sindaco non soltanto ha espresso solidarietà al condannato, penultimo assessore superstite della giunta iniziale, non soltanto ha escluso che il vice sindaco possa dimettersi o essere rimosso, ma ha tuonato: “Non è la magistratura che seleziona la classe dirigente”! Cosa accade? Colui che contendeva a Ingroia la palma di primo paladino della legalità si è convertito al garantismo? Ha letto “De l’esprit des loix” del signor di Montesquieu e si è convinto che il principio della divisione dei poteri sia ancora valido? No, amico lettore dell’ultimo banco, non possiamo credere che egli imiti il predicatore che invitava a seguire i suoi consigli, non il suo esempio. Bona fides praesumitur, dicevano i nostri avi, e quindi dobbiamo credergli sia quando tuona contro gli indiziati sia quando solidarizza con i condannati. Io desidero adeguarmi al brocardo e voglio quindi credere che Giggino, dopo aver difeso fino all’ultimo la povera Tommasiello, faccia scudo a Sodano perché, convinto dalla Cassazione di aver troppo peccato, vuole riscattarsi e tornare all’ovile. Alleluja, dunque, e poi ancora Alleluja: si imbandisca la tavola e si uccida il vitello grasso, perché Giggino sta bussando alla porta dei cieli!
Posted on: Wed, 09 Oct 2013 12:14:07 +0000
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