Una pizzeria dell’astigiano, come deterrente contro ulteriori aggressioni, installa delle telecamere di sicurezza. Ultimo tentativo contro la crescente aggressività urbana e l’inerzia delle forze dell’ordine (che obbiettivamente non hanno il dono dell’ubiquità). Quando le installa scopre che è obbligatoria anche un’abbondante cartellonistica che comunichi agli avventori l’esistenza delle telecamere. Poco conta che le telecamere, per ubicazione e tipo, siano ben più evidenti di qualsiasi segnale d’avviso. Qualche centinaio di euro in più ed un ulteriore deturpazione estetica del locale. Consueto lo stupore: “Ma come? Le telecamere sono a vista, lo abbiamo fatto a bella posta. Poi sono a circuito chiuso, mica le immagini girano. Anzi… oggi può filmare chiunque con un telefonino e spararti su youtube. A loro non fanno spendere altri inutili soldi in cartellonistica?” Ma vabbè.. dura lex sed lex. Si adegua. Il 26 giugno passaggio d’antologia della finanza, che ormai la si vede più spesso della propria immagine riflessa. Controllano le telecamere, guardano gli avvisi affissi ovunque… e se ne vanno. Non prima di aver rifilato 36.000 euro di multa (!!!!) alla piccola pizzeria (riducibili a 12.000 euro se pagano entro 60gg). Motivo? Sugli avvisi non si leggeva il nome del titolare del locale.
Posted on: Thu, 27 Jun 2013 18:43:42 +0000
Trending Topics
Recently Viewed Topics
© 2015