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a di 55:14:21, nel 2006 di 23:11:66[37]. Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica sorgente] Gli stranieri residenti nel comune sono 29.281, ovvero il 10,8% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[39]: Bangladesh Bangladesh, 4.740 Moldavia Moldavia, 4.565 Romania Romania, 3.315 Ucraina Ucraina, 2.242 Cina Cina, 2.163 Albania Albania, 1.455 Macedonia Macedonia, 1.419 Filippine Filippine, 1.212 Serbia Serbia, 595 Sri Lanka Sri Lanka, 590 Lingue e dialetti[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Dialetto veneziano e Lingua Veneta. Toponomastica dialettale Nel comune di Venezia, oltre naturalmente allitaliano che è compreso e usato dalla quasi totalità dei residenti, è parlata una notevole varietà di dialetti della lingua veneta, soprattutto a causa delle notevoli diversità geografiche del territorio, suddiviso tra centro storico, estuario e terraferma. Sostanzialmente, si può dire che il dialetto veneziano, più propriamente veneziano lagunare, è parlato in tutta larea della Laguna Veneta, centro storico compreso, ma può mostrare notevoli differenze tra isola e isola; spicca tra tutte Pellestrina, dove permane un idioma affine al chioggiotto. Nellentroterra si parla per lo più un dialetto molto simile a quello cittadino ma con influenze dei dialetti delle vicine province di Padova e di Treviso. Questa differenziazione ovviamente non è così marcata, almeno non come un tempo. Il veneziano è ben presente anche in terraferma a causa dello spopolamento del centro storico a favore di Mestre e dei sobborghi limitrofi e spesso qui si possono ravvisare degli ibridi tra le varie parlate. Religione[modifica | modifica sorgente] La chiesa ortodossa di San Giorgio dei Greci Per antica tradizione, la diocesi di Venezia è oggi lunica in Italia a titolare Patriarca il proprio vescovo cattolico. Il patriarca di Venezia è il metropolita della provincia ecclesiastica che comprende tutte le diocesi del Patriarcato di Venezia più la diocesi di Concordia-Pordenone. Lisola di San Lazzaro degli Armeni ospita dal 1717 lOrdine Mekhitarista, una delle più importanti istituzioni di cultura armena nel mondo. Dal 1991 Venezia è sede dellArcidiocesi Ortodossa dItalia, sottoposta al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli[40]. Suo centro è la Chiesa di San Giorgio dei Greci, nel sestiere di Castello. Per quanto riguarda le religioni cristiane riformate, in città sono presenti gli edifici di culto della più antica comunità luterana italiana (nel sestiere di Cannaregio), e della Chiesa Evangelica Valdese, nel sestiere di Castello. Nei pressi delle Gallerie dellAccademia si trova infine la chiesa anglicana di Saint George. Larea del Ghetto è il fulcro della Comunità ebraica di Venezia che conta circa 500 appartenenti. Qualità della vita[modifica | modifica sorgente] Se il turismo di massa ha portato grande giovamento alleconomia della città, non si può dire la stessa cosa sulla qualità della vita dei residenti del centro storico. Addentrandosi in esso, appare subito evidente lesigua presenza di negozi di generi alimentari e piccole attività artigianali a favore di negozi di souvenir e altre attività indirizzate a turisti, pendolari e studenti. Il problema degli alti costi dei locali, la scarsità della domanda e le difficoltà logistiche, hanno portato molte piccole attività imprenditoriali a spostarsi sulla terraferma, così come i servizi legati alla persona (nidi e asili infantili, uffici postali, ecc.). Anche le strutture ospedaliere sono piuttosto carenti nella città antica, basti pensare che a fronte di una media di un posto letto per 33 abitanti nella media regionale, qui se ne ha uno per 96 abitanti. Considerando il progressivo invecchiamento della popolazione residente, poiché le nuove generazioni tendono ad abbandonarla, il problema sarà sempre più sentito. La mancanza di unità abitative e gli elevati prezzi di locazione, contribuiscono inoltre al progressivo spopolamento. Se il trend non dovesse cambiare, la città andrà sempre più incontro ad una specializzazione monoculturale turistica.[41] Anno Qualità della Vita (Sole 24 Ore) Qualità della Vita (Italia Oggi) Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) 2002 57º 31º (+2)[42] 2003 53º (+5) 48º 23º (+8)[42] 2004 47º (+6) 54º (−6) 67º (−44)[42] 2005 57º (−10) 30º (+24) 28º (+39)[42] 2006 56º (+1) 39º (−9) 18º (+10)[42] 2007 40º (+16) 14º (+25) 11º (+7)[42] 2008 37º (+3) 39º (−25) 10º (+1)[42] 2009 43º (−6) 2010 46º (−3) 2011 35º (+11) Cultura[modifica | modifica sorgente] Flag of UNESCO.svg Bene protetto dallUNESCO Flag of UNESCO.svg UNESCO World Heritage Site logo.svg Patrimonio dellumanità Venezia e la sua laguna (EN) Venice and its Lagoon San Marco.jpg Tipo Criterio (i)(ii)(iii)(iv)(v)(vi) Pericolo Non in pericolo Riconosciuto dal 1987 Scheda UNESCO (EN) Scheda (FR) Scheda Istruzione[modifica | modifica sorgente] Biblioteche[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Biblioteche di Mestre. Il palazzo della Biblioteca Nazionale Marciana La maggiore biblioteca della città, e una delle maggiori italiane, è la Biblioteca Nazionale Marciana. Essa si trova in piazza San Marco, dispone di circa 1.000.000 di volumi, specializzata in filologia classica e storia di Venezia, possiede una delle più pregiate raccolte di manoscritti greci, latini ed orientali del mondo.[43]. Il palazzo che la ospita è opera dellarchitetto Jacopo Sansovino. La Marciana fu istituita ufficialmente nel 1560, anche se già nel XIV secolo, Francesco Petrarca, ebbe lidea di realizzare una biblioteca pubblica in questa città. Nel 1900, a causa degli esigui spazi e della crescita del patrimonio letterario, alla storica sede si affiancò il Palazzo della Zecca.[44] Presso il Convento dei Frari, è presente lArchivio di Stato di Venezia che, con i suoi 40 km di scaffali, ospita la documentazione prodotta in mille anni dalla Repubblica di Venezia, dalla nascita al XX secolo. Il suo patrimonio è composto da una ricchissima collezione di pergamene, carte e disegni, conservati nelle centinaia di stanze (le antiche celle dei frati) poste attorno ai chiostri, che testimoniano non solo la storia della Serenissima, ma anche di tutto il mondo che intratteneva con essa relazioni diplomatiche e commerciali. Istituito nel 1815, dal 1866, vi affluiscono anche gli archivi prodotti dagli uffici dello Stato italiano situati a Venezia.[45] La biblioteca della Fondazione Querini Stampalia, in campo santa Maria Formosa con sede nel Palazzo Querini Stampalia, raccoglie materiale di carattere prevalentemente scientifico e naturalistico, assolvendo il ruolo di biblioteca civica della città grazie alla disponibilità di circa 300.000 volumi.[46] La biblioteca fu voluta nel 1868 dal N.H. Giovanni Querini Stampalia, che moriva lanno successivo senza eredi diretti. Lex convento di Santa Maria Gloriosa dei Frari, sede dellArchivio di Stato di Venezia Subì unimportante opera di restauro da parte dellarchitetto Carlo Scarpa tra il 1961 e 1963.[47]. La comunità ebraica veneziana gestisce la biblioteca-archivio Renato Maestro, sita nel Ghetto. Istituita ufficialmente nel 1981, offre oggi circa 10.000 titoli e un Catalogo Libri ebraici Antichi che conta 2500 volumi (sec.XVI-XIX).[48] Per quanto riguarda le biblioteche civiche, il Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Venezia, raggruppa diciannove biblioteche, delle quali tre si trovano nel centro storico, quattro nelle isole e dodici in terraferma. Come biblioteca centrale, a partire dal 1980, è stata designata quella di Mestre, istituita nel 1952 e che conta 106.700 documenti a catalogo e una superficie totale di 1900 mq.[49] Scuole[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Scuole di Mestre. Delle varie scuole istituti secondarie di Venezia, vanno ricordati alcuni istituti storici, come i licei classici Foscarini, fondato nel 1807 con decreto di Eugenio di Beauharnais, viceré dItalia e Marco Polo, istituito nel 1812. Tra i licei situati a Mestre, si può citare il liceo classico Raimondo Franchetti. A queste si può aggiungere la nota Scuola Navale Morosini, che continua lantico Collegio dei giovani nobili, fondata il 2 ottobre del 1961 e con sede presso lisola di SantElena.[50] Università[modifica | modifica sorgente] Facciata della sede delluniversità Ca Foscari, sul Canal Grande Venezia è unimportante sede universitaria italiana. La più celebre è lUniversità Ca Foscari, che offre i corsi di laurea in economia e commercio, lingue e letterature straniere, lettere e filosofia, e scienze naturali. Nata nel 1868 come prima Business School dItalia e seconda in Europa, dopo quella di Anversa[51], ha sede presso Ca Foscari, palazzo gotico affacciato sul Canal Grande. Per gli studi di architettura, arte, design e urbanistica, è presente lUniversità IUAV, istituita nel 1926, come seconda scuola di architettura in Italia, dopo quella di Roma, per iniziativa di Giovanni Bordiga, allora presidente dellAccademia di Belle Arti di Venezia.[52] LAccademia di Belle Arti nasce il 24 settembre 1750 per volontà del Senato veneto come Veneta academia di pittura, scultura e architettura, il primo presidente fu Gianbattista Piazzetta. Fra gli artisti che vi insegnarono si ricordano: Tiepolo, Hayez, Ettore Tito, Alberto Viani, Carlo Scarpa ed Emilio Vedova. La sede principale dellateneo è oggi ospitata nellex Ospedale degli Incurabili, presso la fondamenta delle Zattere.[53] Nel 1995 è stata fondata la Venice International University, consorzio internazionale di formazione e ricerca, a cui partecipano tra gli altri lUniversità Ca Foscari, lo IUAV, Università Ludwig Maximilian di Monaco e lUniversità Autonoma di Barcellona. Il Monastero a San Servolo, attuale sede della Venice International University La sede dellistituzione si trova nellisola di San Servolo, in un edificio che un tempo ospitava un monastero.[54] Venezia è inoltre lunica città italiana sede di una Facoltà Ecclesiastica di Diritto Canonico, la San Pio X, eretta dalla Santa Sede nel 2008. Voluta dallallora cardinale Patriarca Angelo Scola, la Facoltà ha sede nel restaurato palazzo del Seminario patriarcale, adiacente alla Basilica della Salute. Fa parte del polo pedagogico accademico dello Studium Generale Marcianum, che comprende anche lIstituto Superiore di Scienze Religiose L. Giustiniani affiliato alla Facoltà Teologica del Triveneto. A Mestre si trovano la sede del corso di laurea in infermieristica dellUniversità di Padova e il Laboratorio di Scienza delle costruzioni dello IUAV. Sempre a Venezia, fin dal 1876 è presente il Conservatorio Benedetto Marcello, ospitato a Palazzo Pisani. Musei[modifica | modifica sorgente] Palazzo Venier dei Leoni, sede della Peggy Guggenheim Collection Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Musei di Venezia. Media[modifica | modifica sorgente] Il quotidiano storico di Venezia è Il Gazzettino nella sua edizione locale dedicata alla città. Fondato nel 1887, la redazione del giornale ha avuto sede fino al 1977 presso Ca Faccanon a Venezia per poi trasferirsi in Via Torino a Mestre dove si trova tuttora. A partire dal 2002 anche Mestre ha il suo quotidiano, Il Mestre[55]. Sempre nel 2002, iniziano le pubblicazioni delledizione di Venezia-Mestre del Corriere del Veneto che ha origine dalla redazione del Corriere della Sera.[56] Nel 1984 è nato un giornale dedicato alla città e provincia, la Nuova Venezia facente parte del Gruppo Editoriale LEspresso[57]. A Mestre, inoltre, ha sede lemittente televisiva Televenezia, nata nel 1978, di stampo generalista, trasmette in gran parte del Veneto e dellEmilia-Romagna[58]. Lemittente radiofonica di Venezia è Radio Venezia, che trasmette in FM 92.400 - 103.500[59]. A partire dal 3 luglio 2009 il comune di Venezia è stato gradualmente coperto dal Wi-Fi, garantendo ai residenti una connessione gratuita[60][61]. Cinema[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Mostra internazionale darte cinematografica di Venezia e Film girati a Venezia. Il simbolo del Leone dOro della Mostra internazionale darte cinematografica di Venezia Grazie alle sue caratteristiche ambientali e al suo passato storico, la città di Venezia è stata impiegata come sfondo per numerose pellicole cinematografiche. Nel cinema italiano, Venezia è stata lambientazione per le vicende narrate in Venezia, la luna e tu (1958) di Dino Risi, Anonimo veneziano di Enrico Maria Salerno (1970), Dimenticare Venezia di Franco Brusati (1979). La città è stata lo sfondo per raccontare, a metà tra storia e romanzo, le vite di personaggi come Giordano Bruno di Giuliano Montaldo (1973) e del Casanova diretto da Lasse Hallström ed interpretato da Heath Ledger (2005). La città è stata teatro delle opere shakespeariane dellOtello diretto da Orson Welles (1952) e del Mercante di Venezia di Michael Radford e con protagonista Al Pacino (2004); Venezia è stata inoltre lovvia scelta per lo sfondo della trasposizione del romanzo di Thomas Mann Morte a Venezia, diretto da Luchino Visconti (1971), ed è una delle ambientazione per La leggenda degli uomini straordinari di Stephen Norrington (2003), adattamento dellomonimo fumetto di Alan Moore. Hollywood ha scelto la città come teatro per sequenze in film di genere tra il thriller e lazione, a partire da Nikita (1990) di Luc Besson e passando per The Italian Job (2003) di F. Gary Gray con Mark Wahlberg e The Tourist (2010), diretto da Florian Henckel von Donnersmarck ed interpretato da Angelina Jolie e Johnny Depp. Il campione dincassi Indiana Jones e lultima crociata di Steven Spielberg (1989) ha numerose scene ambientate nella città, così come il personaggio di James Bond è transitato a Venezia per i film Agente 007 - Dalla Russia con amore di Terence Young (1963), Agente 007 - Moonraker - Operazione spazio di Lewis Gilbert (1979) e Agente 007 - Casinò Royale di Martin Campbell (2006). Arte[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Pittura veneta e Rinascimento veneziano. Da in alto a sinistra in senso orario:Tiziano, Tintoretto, Bellini, Giorgione La storia artistica veneziana si è sviluppata nei secoli in modo singolare e anacronistico, rispetto al resto dellEuropa, seguendo un percorso di originalità e di lenta elaborazione degli influssi esterni. Nata come città bizantina, Venezia è stata a lungo condizionata artisticamente dai suoi rapporti con il modo arabo.[62] Se il precursore della pittura veneta è stato certamente Paolo Veneziano (1300-1365), a cui va attribuito il ruolo di mediatore tra il gusto bizantino e le nuove influenze di Giotto, il pittore Giovanni Bellini (1433-1516) fu lanello di congiunzione tra il Rinascimento italiano e gli sviluppi della pittura lagunare. Oltre a Bellini, tra i massimi esponenti della scena artistica veneziana del XV-XVI secolo si ricordano Giorgione (1478 circa-1510), Tiziano Vecellio (1488 circa-1576) e il Tintoretto (1518-1594). Ancora Palma il Vecchio (1480-1528) esaltato dal Vasari, il ritrattista Lorenzo Lotto (1480–1556) o il manierista Paolo Veronese (1528–1588) ed ancora Sebastiano del Piombo (1485-1547), amico e collaboratore di Michelangelo.[63] Nel XVIII secolo, Venezia è uno dei centri culturali e artistici più importanti al mondo. Ai pittori veneziani di questo periodo vengono commissionati moltissimi lavori, che vanno dalla pittura sacra per le chiese alla decorazione dei numerosi e sontuosi palazzi che sorgono in città. Tra di loro troviamo il Canaletto, al secolo Giovanni Antonio Canal (1697–1768), autore di vedute della città e Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770) che dipinge in Italia ed in Europa.[64] Verso la fine del 1700 lo scultore Antonio Canova lavora esclusivamente a Venezia influenzando larte dellepoca tanto da essere ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo.[65] Numerosissime sono le chiese della città che conservano le opere di questi grandi artisti del Rinascimento veneziano; tra le pinacoteche cittadine principali: le Gallerie dellAccademia, il museo Correr e Pinacoteca Egidio Martini ospitata a Ca Rezzonico. Con la caduta della Serenissima e la successiva dominazione austriaca del XIX secolo, la vita artistica della città si spegne fino al Risorgimento. Tra gli artisti contemporanei si cita il veneziano dadozione Virgilio Guidi (1891-1984), autore di vedute della laguna.[66] Letteratura[modifica | modifica sorgente] Libro stampato da Aldo Manuzio Tra i veneziani più conosciuti vi è Marco Polo (1254 - 1324) autore del il Milione, divenuta lopera più famosa per la conoscenza del mondo asiatico e della Cina nellEuropa del Medioevo. Venezia è una città legata a filo doppio alla scrittura, da un punto di vista tecnico innanzitutto poiché è stata sede della prima tipografia italiana, condotta da Aldo Manuzio (1449-1515) e restò importante centro tipografico tanto che nel Settecento vi si stampava la metà dei libri prodotti in Italia. A Venezia hanno scritto: Maffio Venier (1550-1586), poeta erotico, Carlo Goldoni (1707 –1793), tra i principali autori della commedia dialettale, e Giacomo Casanova (1725–1798), scrittore prolifico ricordato soprattutto per la sua autobiografia Histoire de ma vie (Storia della mia vita), che si identifica con Venezia anche per la fama libertina che la città aveva nel Settecento, già cantata anche dal poeta Giorgio Baffo. Ugo Foscolo (1778 – 1827) nato a Zante allora Repubblica di Venezia, famoso poeta e patriota del risorgimento. Di Venezia si è scritto moltissimo, basti ricordare Shakespeare (1564-1616) che vi ambienta lOtello ed Il mercante di Venezia. Thomas Mann è lautore del romanzo La Morte a Venezia (1912). Venezia ha ospitato e ispirato la poetica di Ezra Pound, il quale pubblicò e scrisse nella città la sua prima fatica letteraria A Lume Spento. Sempre a Venezia, Pound morì nel 1972 e i suoi resti sono tuttora seppelliti al locale cimitero dellisola di San Michele. Lo scrittore francese Philippe Sollers ha passato gran parte della sua vita a Venezia ed ha pubblicato un Dizionario per gli amanti di Venezia (2004). Musica[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Scuola veneziana. Ritratto di Antonio Vivaldi Le prime testimonianze musicali a venezia si hanno intorno al VI secolo durante il periodo bizantino, ma il periodo di massima attività fu tra il XV e il XIX secolo quando si la scuola veneziana si impose come una delle realtà musicali più importanti del mondo.[67] Centro della scuola veneziana era la basilica di San Marco con i suoi due organi che accompagnavano i cori a cappella in polifonia vocale. La figura del Maestro di Cappella nasce nel 1436 con Johannes de Quadris e si stabilizza con Pietro de Fossis (1491-1525) succeduto dal fiammingo Adrian Willaert (1527-1562) che ebbe il merito di aver reso la città un centro formativo e innovatore nel campo musicale, arrivando a definire lo stile veneziano. Se in questo periodo la produzione di musica profana è dominante, la musica sacra ha come validi esponenti Andrea (1533-1588) e Giovanni Gabrieli (1557-1612) che ne rappresenteranno le espressioni più alte. Il compositore Claudio Monteverdi (1567-1643) segnò il passaggio dalla musica rinascimentale a quella barocca, abbandonando la forma a cappella per quella concertale, i madrigali.[68] Tra gli altri esponenti della scena musicale veneziana del XVI secolo possiamo ricordare lorganista Claudio Merulo (1533-1604), il compositore Giovanni Croce (1557-1609) e il teorico musicale Gioseffo Zarlino (1517-1590). La scuola veneziana accolse anche musicisti di altri paesi, tra i quali Hans Leo Hassler e Heinrich Schütz, il padre della musica tedesca.[67] Nel 1637, a Venezia, venne inaugurato il primo teatro pubblico, il celebre San Cassiano dove, grazie al contributo di Francesco Mannelli, viene organizzato in occasione del carnevale la prima stagione lirica pubblica. Negli anni successivi verranno aperti numerosi nuovi teatri, Venezia diventò così un importante centro propulsivo del melodramma in concorrenza con Roma.[68] Nel secolo successivo, lo stile musicale della città lagunare iniziò ad essere influenzato da contaminazioni estere. Il dramma giocoso fu predominante sulla scena musicale e il suo maggior esponente fu il compositore Baldassare Galuppi (1706-1785). In quegli anni Venezia fu la città natale anche del celebre violinista Antonio Vivaldi (1678-1741), grande esponente della musica dinsieme, a cui si affiancarono i compositori Tomaso Albinoni (1671-1751) e Giuseppe Tartini (1692-1770).[67] Da ricordare anche Benedetto Marcello (1686-1739) a cui è intitolato il Conservatorio di Musica della città La Cappella Marciana è ancora in attività, diretta da Marco Gemmani viene considerata, insieme a quello della Cappella Sistina, uno dei due cori liturgici storicamente più importanti dItalia. Ininterrotamente fin dal 1490 a San Marco vi è sempre stato un Maestro e un organista.[69] Nel XX secolo, ricordiamo: Ermanno Wolf-Ferrari (Venezia, 12 gennaio 1876 – Venezia, 21 gennaio 1948), il compositore Luigi Nono (1924-1990) e il direttore dorchestra Giuseppe Sinopoli (1946-2001). Il 14 luglio 1989, la città ospitò un contestatissimo concerto gratuito e trasmesso in mondovisione della rock band britannica Pink Floyd che si tenne su di un palco galleggiante di fronte Piazza San Marco.[70] In quegli anni è attivo in città un gruppo reggae, iPitura Freska. La Biennale di Venezia organizza i Festival di musica contemporanea.[71] Cucina[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi cucina veneziana. Baicoli La cucina veneziana è ovviamente caratterizzata da pescato ma non solo: i prodotti degli orti delle isole, il riso della terraferma, la cacciagione, la pesca nellalto adriatico, la polenta. Venezia mescola tradizioni locali a influenze lontanissime che vengono dai millenari contatti commerciali. Le sarde in saor, sarde marinate in grado di conservarsi nelle lunghe navigazioni. I risi e bisi, il fegato alla veneziana, il risotto nero con le seppie, i cicchetti bocconcini raffinati e prelibati, antipasti o da gustarsi tutto il giorno con un bicchierino di prosecco. Non solo: Venezia è famosa per languilla (in veneziano bisàto) marinata; per i biscotti ovali e dorati chiamati baicoli, e per i vari tipi di dolci come il pan del pescatore, con mandorle e pistacchi; la crema fritta veneziana; i bussolai dellisola di Burano (biscotti al burro e pasta frolla fatti ad S o ad anello); le chiacchiere dette anche galani, o bugie, o crostoli; la fregolotta (una torta friabile alle mandorle); il budino di latte chiamato rosada e i biscotti di semolino giallo chiamati zaléti Personalità legate a Venezia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Personalità legate a Venezia. Sono numerose e varie le persone che, nei secoli, hanno legato il proprio nome alla città di Venezia o per esservi nate o per avervi vissuto. La città ha dato i natali a 5 papi: Alessandro VIII (1610-1691), Clemente XIII (1693-1769), Eugenio IV (1383-1447), Gregorio XII (1326-1417) e Papa Paolo II (1417-1471). Nella letteratura spicca certamente il nome di Carlo Goldoni (1707-1793), considerato uno dei padri della commedia moderna, della poetessa Veronica Franco (1546-1591), di Marco Polo (1254-1324) e dellumanista Pietro Bembo (1470-1547), Ugo Foscolo (1788-1837), poeta e scrittore romantico. Andando ai nostri giorni si possono citare lo scrittore romanziere Tiziano Scarpa (1963) e Hugo Pratt (1927-1995) famoso autore di fumetti. Impossibile nominare tutte le personalità legate alla città ed operanti nel campo delle arti. Tra i principali esponenti della pittura rinascimentale troviamo: Giovanni Bellini, (1433 circa-1516), Giorgione (1478-1510), Lorenzo Lotto (1480-1556) e Tintoretto (1518-1594), uno degli ultimi grandi pittori del movimento. Più tardo vi è Giovan Battista Tiepolo (1696-1770), pittore e incisore Nella scultura: Alessandro Vittoria (1525-1608) e Antonio Canova (1757-1822), ritenuto questultimo il massimo esponente del neoclassicismo. Nel campo della musica, oltre al famoso Antonio Vivaldi (1678-1741), compositore e violinista, si possono ricordare Andrea Gabrieli (1533 circa-1585), organista, Baldassare Galuppi (1706-1785) e il compositore di musica contemporanea Luigi Nono (1924-1990). Nel campo della politica non si può non citare il patriota Daniele Manin (1804-1857), nelle scienze il matematico Luca Pacioli (1445-1517) e infine nellarchitettura Carlo Scarpa (1906-1978) designer e architetto. Eventi[modifica | modifica sorgente] Maschere al Carnevale di Venezia Venezia ospita un gran numero di eventi e manifestazioni a valore internazionale. Nel campo culturale levento di maggior rilievo è la Biennale di Venezia, nata come società di cultura nel 1895, che comprende al suo interno varie esposizioni multidisciplinari suddivise in settori tra cui: lesposizione internazionale darte (tutti gli anni dispari), la mostra internazionale di architettura (tutti gli anni pari) e la prestigiosa mostra internazionale darte cinematografica che si tiene annualmente tra la fine di agosto e linizio di settembre. Tra gli eventi folcloristici il celebre Carnevale di Venezia, che si svolge dal tredicesimo giorno di quaresima al giorno precedente il Mercoledì delle ceneri. Esso risulta essere uno dei carnevali più antichi del mondo, famoso per le sue maschere attira oggigiorno moltissimi visitatori. La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare è una rievocazione storica, istituita nel 1955, che si tiene ogni quattro anni in un giorno compreso tra la fine maggio e linizio di luglio, mentre la prima domenica di settembre di ogni anno si tiene la Regata storica che mischia folclore con levento sportivo. Tra le ricorrenze religiose, la Festa della Madonna della Salute (21 novembre) che costituisce festività locale, la Festa della Sensa in occasione dellAscensione, la Festa del Redentore (terza domenica di luglio) e la Festa di San Marco che si tiene ogni 25 aprile. Tra gli appuntamenti fieristici di notevole imporanza vi è il Salone Nautico Internazionale in primavera.[72] Un popolare appuntamento di primavera è inoltre la marcia non competitiva Su e zo per i ponti che si snoda per le calli e i ponti del centro storico. Geografia antropica[modifica | modifica sorgente] Urbanistica[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Piazze e campi di Venezia. Panorama del Canal Grande Il territorio comunale di Venezia può essere diviso in centro storico, a cui appartiene il primo nucleo della città ed è costituito da un insieme di isole poste nel centro della Laguna di Venezia e la parte posta sulla terraferma che si estende per 130,03 km². Il centro storico è sempre stato isolato dalla terraferma (cosa che in più occasioni ha rappresentato un efficiente sistema difensivo) fino al 1846, quando fu ultimato il ponte ferroviario, affiancato, nel 1933, dal Ponte della Libertà, aperto al traffico stradale. Il corpo principale della città visto dallalto ha laspetto di un pesce[73], con la coda rivolta verso est. Il centro storico di Venezia è stato suddiviso nellXI secolo in sei sestieri: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, Santa Croce, San Marco e San Polo. Dal punto di vista ecclesiastico, Venezia è suddivisa in 70 parrocchie. I sestieri si sviluppano su 118 isolette collegate da 354 ponti e divise da 177 tra rii e canali. A Venezia si possono inoltre trovare diversi ambienti urbani caratteristici della città, quali la calle, il sotoportego, la ruga, la corte, il campo, il campiello, la riva, la fondamenta e la salizada. I nomi delle calli e dei campi sono dipinti sui muri (si tratta dei cosiddetti nizioleti) eccezion fatta per Corte Cappello, a Castello. Il canale della Giudecca I canali principali della città sono il Canal Grande ed il Canale della Giudecca. Il primo taglia in due la città tracciando una S (divide Venezia in due zone nettamente distinte: de ultra, al di là dellacqua, e de citra, al di qua, distinzione ancora corrente, molto sentita dalla popolazione), il secondo, disponendosi a sud della città, separa il centro storico propriamente detto dallisola della Giudecca ed è molto trafficato dalle grosse navi da carico e passeggeri che vanno ad attraccare alla Stazione Marittima. Anticamente le vie maggiormente usate erano proprio quelle dacqua, che fornivano la visione principe della città: questo spiega perché alcune facciate importanti di palazzi diano su rii anche non molto larghi. Nel tempo hanno avuto luogo discussioni sul futuro di Venezia. Già nel Cinquecento cera chi, il proto Cristoforo Sabbadino, progettava il mantenimento dellacqua e chi, lo scrittore Alvise Cornaro, auspicava il riscatto dal passato eliminando i canali. Lacqua ha sempre dato preoccupazioni. Richiede cure, investimenti cospicui per evitare limpaludamento quanto lallagamento. Lacqua nello stesso tempo, però, attrae e affascina e, senza di essa, Venezia perderebbe senso. La conformazione ed il terreno su cui sorge Venezia hanno richiesto la soluzione a diversi problemi nella costruzione degli edifici e nellurbanistica della città[74]. La Punta della Dogana Il consolidamento delle fondamenta, ottenuto piantando nel terreno instabile delle isole lagunari dei pali di legno. Lassenza di fonti di acqua potabile ha portato allo sviluppo dei campi e campielli, dove la stessa area urbana veniva usata come una enorme cisterna, isolata dalle infiltrazioni della laguna con argilla e riempita di sabbia per la raccolta ed il filtraggio dellacqua piovana, infine un pozzo al centro del campiello permetteva lapprovvigionamento di acqua potabile. Spesso le vere da pozzo sono vere e proprie opere darte in marmo bianco, al giorno doggi se ne contano 600 circa ma, prima della costruzione dellacquedotto nel 1858, ne esistevano 6782 in tutta la città.[75][76] Ladeguamento delle abitazioni con ingressi via acqua per laccesso delle persone e dei magazzini per il carico scarico delle merci. Architettura, a Venezia, significa anche architettura del paesaggio e dellambiente. Il delicato equilibrio della laguna, che risente dellapporto di sedimenti e di acqua dolce dai fiumi, dellinvasione dellacqua marina in base alle maree e al vento, ha reso necessario lattento controllo del regime delle acque nel corso dei secoli, in ciò Venezia è stata maestra nel passato modellando la laguna con interventi idraulici e di gestione ambientale e trovando un equilibrio tra laguna e città. Tale equilibrio si è rotto nel corso del XX secolo a causa dellintervento umano portando allaggravamento del fenomeno dellacqua alta[77]. Il progetto MoSE, ormai deciso da parte del Governo Nazionale per salvare Venezia dalle acque alte[78] è contestato da alcuni ambienti cittadini.[79] Un elemento tipico dellarchitettura di Venezia è la patera. Sestieri di Venezia: ██ Cannaregio ██ Castello ██ Dorsoduro ██ San Marco ██ San Polo ██ Santa Croce Come già accennato, il primo nucleo della città, ergo, il centro storico, è costituito da un insieme di isole poste nel mezzo della laguna di Venezia, sulla costa adriatica nord-occidentale (golfo di Venezia), per un totale di circa 60.000 abitanti. A queste si aggiungono la maggior parte delle isole dellestuario (circa 30.000 abitanti) e la terraferma (circa 180.000) che con i suoi 130,03 km² di estensione, rappresenta l83% delle superfici emerse del territorio. Il centro storico è sempre stato isolato dalla terraferma (cosa che in più occasioni ha rappresentato un efficiente sistema difensivo) fino al 1846, quando fu ultimato il ponte ferroviario, affiancato, nel 1933, dal ponte della Libertà, aperto al traffico stradale; lungo 4 km collega Mestre a piazzale Roma. Dista circa 37 km da Treviso e 40 km da Padova. Suddivisioni storiche[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Terraferma veneziana, Laguna Veneta, Isole della Laguna Veneta e Località di Venezia. Venezia è tradizionalmente divisa, fin dal XI secolo in sei sestieri: Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello. I confini territoriali comunali subirono però, dopo lunità dItalia, numerose variazioni. Nel 1883 vennero annessi i comuni di Lido e Malamocco. Successivamente entrarono a far parte del comune di Venezia Marghera (1917), Pellestrina (1923), Murano, Burano e Ca Savio (1924) ed infine Chirignago, Zelarino, Mestre, Malcontenta e Favaro (1926). Vista del Lido Vista di Burano Vista di Piazza Ferretto a Mestre Negli anni settanta si accese il dibattito sulla separazione dal comune di Venezia di tutta la zona della cosiddetta terraferma. Nei tre referendum consultivi del 1979, 1989 e 1994 la maggioranza della popolazione si espresse contro la separazione. La zona di Cavallino-Treporti divenne invece comune autonomo nel 1999 a seguito del risultato positivo del referendum svoltosi il 13 dicembre 1998. A seguito dellesperienza positiva del comune di Cavallino-Treporti, nel 2003 venne riproposta per la quarta volta alla cittadinanza la tematica della separazione dellarea di Mestre e della terraferma dalla Venezia insulare; anche questultima consultazione referendaria ebbe esito negativo. Suddivisioni amministrative[modifica | modifica sorgente] Il comune di Venezia è amministrativamente suddiviso nelle seguenti municipalità[80][81]: Municipalità di Venezia-Murano-Burano (altrimenti detta Venezia insulare) (69.679 ab. e 211 km²) (ex Quartieri n.1 San Marco - Castello - SantElena, n.2 Cannaregio, n.3 Dorsoduro - S.Polo - S.Croce, n.4 Giudecca - Sacca Fisola, n.7 Murano e n.8 Burano) Municipalità di Lido-Pellestrina (altrimenti detta Venezia litorale) (21.691 ab. e 72 km²) (ex Quartieri n.5 Lido - Malamocco - Alberoni e n.6 Pellestrina - San Pietro in Volta) Municipalità di Favaro Veneto (23.376 ab. e 45 km²) (ex Quartiere 10 Favaro) Municipalità di Mestre-Carpenedo (altrimenti detta Mestre centro) (88.181 ab. e 24 km²) (ex Quartieri n.11 Carpenedo Bissuola, n.15 Piave 1866, n.13 San Lorenzo 25 aprile, n.12 Terraglio) Municipalità di Chirignago-Zelarino (altrimenti detta Mestre ovest) (37.629 ab. e 26 km²) (ex Quartieri n.14 Cipressina - Zelarino - Trivignano e n.16 Chirignago - Gazzera) Municipalità di Marghera (28.285 ab. e 35 km²) (ex Quartiere 17 Marghera - Catene e n.18 Malcontenta) Le municipalità furono istituite il 7 febbraio 2005 e divennero operative dal 21 aprile dello stesso anno. In precedenza, il territorio comunale era diviso in 13 quartieri (18 fino al 1997)[82]. Economia[modifica | modifica sorgente] Venezia è stata per quasi un millennio una città di commerci, diventata potente grazie ad essi e modellatasi nelle sue istituzioni ad uso dei mercanti. Dopo la decadenza ottocentesca, nel Novecento la città ha trovato nuove risorse nel turismo. Agricoltura[modifica | modifica sorgente] Lagricoltura conta sulle aree rurali della terraferma, in particolare quelle che si estendono a sud di Marghera e a est di Mestre. Degna di nota è anche lorticoltura ancora praticata in varie isole della laguna che, più per la quantità, spiccano per la qualità e la specificità dei prodotti (tipico il carciofo violetto di SantErasmo). Nel 2007 si contavano 917 imprese agricole nel territorio comunale (compreso Cavallino-Treporti), in netto calo rispetto al quinquennio precedente[83]. La pesca si basa su 366 imprese[83]. La Vongola filippina (Tapes philippinarum), differente dalla Vongola verace italiana (Tapes decussatus)[84], detta in veneziano caparòssoło, introdotta nel Mediterraneo negli anni settanta e recentemente diffusasi in laguna[85], ha influito sulle forme di pesca tradizionale, la pesca del novellame e la pesca della mołéca; la mołéca è il granchio in una fase dello sviluppo (ovvero, durante il cambiamento della muta) in cui mancano parti dure ed è completamente molle, è una prelibatezza gastronomica e la sua pesca, compiuta ormai da pochi, si svolge secondo una tecnica immutata da secoli, trasmessa di padre in figlio e che richiede una decina di anni per la formazione del pescatore[86]. Negli ultimi anni si sono verificati episodi di criminalità legati alla pesca illegale di vongole in terreni inquinati[87][88]. Secondo il Censimento dellIndustria e dei Servizi del 2001[89], al settore primario partecipavano 760 addetti, pari al lo 0,5% della forza lavoro occupata nel comune. Artigianato[modifica | modifica sorgente] Vista limportanza del turismo, lartigianato tipico è ben vivo in città. Tra i prodotti più noti, si ricordano i vetri di Murano e i merletti di Burano. È ancora attivo qualche squero, il cantiere dove si costruiscono e si riparano le imbarcazioni veneziane, come le gondole, secondo i metodi tradizionali. Industria[modifica | modifica sorgente] La nave da crociera Costa Favolosa in costruzione a Porto Marghera Lindustria del comune si basa sul polo di Porto Marghera, notevolmente ridimensionato rispetto a qualche decennio fa. Linquinamento dellaria è un problema ben conosciuto e che coinvolge tutta larea della pianura padana, anche se è praticamente inesistente il traffico veicolare nella città storica si registrano gli stessi livelli di particolato Pm10 che si registrano sulla terraferma[90]. Il polo petrolchimico di Marghera genera una emissione di inquinanti nellaria e nellacqua della laguna. Una recente indagine ha rilevato le quantità per una serie di sostanze emesse in atmosfera distinte per settore di attività, leggiamo che in un anno (dati relativi al 1999) vengono emesse 23.000 tonnellate di ossidi di azoto, 27.000 t. di ossidi di zolfo, 1500 t. di particelle sospese e ancora metalli come 9 t. di ferro, 3 t. di rame, 1, 5 t. di piombo e così via[91]. Se in un primo tempo, allinizio del Novecento, il polo industriale era visto come fonte di progresso e di benessere economico, nel corso dei decenni nella popolazione si è sviluppato un atteggiamento sempre più critico, fino a sfociare nel celebre, e tormentato, mega processo al petrolchimico che ha visto fronteggiarsi come parte civile i lavoratori e familiari di lavoratori del petrolchimico, le autorità civili (tra queste la Regione Veneto, la Provincia ed il Comune di Venezia insieme alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dellAmbiente) associazioni ambientaliste e sindacali contro ventotto imputati e responsabili civili le maggiori aziende chimiche (Edison, Syndial (ex EniChem), Eni e Montefibre), il processo si è chiuso nel maggio del 2006 con la sentenza di Cassazione.[92][93][94]. i Al settore energetico(acqua, elettricità, gas) fanno capo 2.214 lavoratori. Gli addetti delle industrie estrattive e chimiche sono 7.176, quelli delle industrie metallurgiche 9.203; gli addetti alledilizia sono 7.144. Le altre industrie riguardano 4.983 lavoratori[89]. Porto Marghera al tramonto Importante lindustria navale presente con la Fincantieri. Servizi[modifica | modifica sorgente] Il settore trainante della economia veneziana è quello dei servizi. Nel commercio operano 35.629 unità, nei trasporti e comunicazioni 7.346; credito e assicurazioni riguardano 22.262 lavoratori, mentre gli addetti ad altri servizi e alla pubblica amministrazione sono 37.070[89]. Turismo[modifica | modifica sorgente] È la città con il più alto flusso turistico in Italia[95]: 29.326.000 presenze in provincia nellanno 2002, rispetto a Roma (19.486.000) e a Firenze (9.540.000). Nella sola città si contavano 8.245.154 presenze e 3.496.160 arrivi, con una netta prevalenza di turisti stranieri sugli italiani e un netto incremento del turismo dai paesi asiatici (dati 2006[96]). Il flusso è abbastanza costante, anche se i periodi più intensi sono durante il Carnevale e fra maggio e ottobre. Compreso il comune di Cavallino-Treporti, il turismo conta su 3.496 imprese[83] Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica sorgente] Traffico in Canal Grande Per la sua particolarità di svilupparsi sia sulla terraferma sia sulla laguna, la città di Venezia ha sviluppato un complesso sistema di trasporti sia per via terrestre sia acquea, in grado di permetterle di assolvere a qualsiasi necessità di collegamento, approvvigionamento o di servizio, sia pubblico sia privato. Una simile peculiarità si rende evidente nel centro storico della città e nelle isole dove qualunque spostamento di persone o cose avviene o tramite imbarcazioni o per via pedonale. La navigazione allinterno della gronda lagunare, sebbene ricada sotto diversi regolamenti e giurisdizioni (Comune di Venezia, Capitaneria di Porto di Venezia, Provincia di Venezia, Magistrato alle Acque, Comune di Chioggia, Capitaneria di Porto di Chioggia, Comune di Cavallino-Treporti) è stata in tempi recenti regolamentata in modo univoco con lapplicazione di un unico regolamento stabilito da unautorità commissariale governativa e lapplicazione di limiti di velocità, zone a traffico limitato e in generale di un sistema di cartellonistica simile a quella in uso sulle strade. Tale azione di riordinamento del traffico acqueo è volta in particolare alla riduzione del moto ondoso provocato dalle imbarcazioni a motore che causa difficoltà di navigazione per le imbarcazioni tradizionali a remi e danni alle rive, costantemente sottoposte ad un intenso fenomeno erosivo. Strade[modifica | modifica sorgente] Il sistema autostradale di Venezia La terraferma veneziana è importante snodo anche viario, in particolar modo per il traffico da e per lEuropa orientale e centrale, principali collegamenti autostradali e stradali sono: A4 Torino - Trieste: per Milano e Torino (oltre al centro-sud Italia da Padova con lA13) e Trieste e la Slovenia; A27 Mestre - Pian di Vedoia: Belluno e larea dolomitica; A57 Tangenziale di Mestre SR 11 Padana Superiore: per Torino, via Milano. SS 13 Pontebbana Terraglio: per lAustria, via Treviso, Pordenone, Udine. SS 14 della Venezia Giulia: per il litorale, Trieste e la Slovenia. SS 309 Romea: per Ravenna. Lintera rete è collegata al centro storico attraverso il ponte della Libertà, che congiunge la terraferma con i due terminali stradali della città: lisola del Tronchetto, destinata al flusso turistico e privato, dotata di parcheggi e interscambi con le linee traghetto per il Lido e le linee di navigazione urbana. Dal Tronchetto dallaprile del 2010 è più veloce raggiungere la città pedonale grazie al people mover; piazzale Roma, capolinea delle linee di autobus urbani ed extraurbani e polo di interscambio con le principali linee di navigazione urbana. Ferrovie[modifica | modifica sorgente] Venezia è un importante snodo ferroviario per lItalia nord-orientale in cui convergono le linee: Milano-Venezia: collega il capoluogo lagunare allItalia nord-occidentale. Anche i treni diretti verso lItalia centro-meridionale percorrono questa linea fino a Padova, da dove proseguono sulla linea Padova-Bologna Venezia-Trieste: è il collegamento con la Slovenia e lEuropa orientale e balcanica. Venezia-Udine: permette collegamenti con il Veneto settentrionale (a Conegliano si collega con la linea per Ponte nelle Alpi) e con lAustria e lEuropa centrale e settentrionale. Trento-Venezia attraverso la Valsugana passando per Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto Adria-Mestre Lo smistamento dei treni avviene presso la stazione di Venezia Mestre, da dove la ferrovia prosegue verso il lungo ponte della libertà fino ad arrivare alla stazione terminale di Venezia Santa Lucia, posta allestremità occidentale del Canal Grande e luogo di interconnessione con i trasporti urbani lagunari. Venezia è una delle mete servite dal famoso Venice-Simplon Orient Express. Porti[modifica | modifica sorgente] Nave da crociera in Bacino San Marco Il porto di Venezia è il sesto porto in Italia per volume di traffico commerciale. Il movimento merci vede transitare il 6% del traffico totale nazionale, con 29.000 migliaia di tonnellate circa (dati 2004).[97] Relativamente basso invece il traffico passeggeri: il movimento complessivo tra sbarchi e imbarchi di 1.365.375 unità rappresenta il 3,06% del totale nazionale (dati 2005).[98] È da notare però che il 70% circa del traffico passeggeri è dato dal settore crocieristico: il più ad alto valore aggiunto. Oltre a ciò, il trend di crescita di questo settore è stato rapidissimo: in dieci anni è passato da meno di mezzo milione a 1.453.513 passeggeri (dati 2006),[99] facendo di Venezia il primo porto crocieristico italiano ed uno dei primi al mondo: su un parco mondiale di 282 navi da crociera, ben 80 toccano lo scalo veneziano.[100] Le navi accedono in laguna attraverso le due bocche di porto del Lido e di Malamocco. I moli e le banchine sono dislocati su unampia porzione di territorio e ripartiti per funzione: sulla terraferma, a Porto Marghera, si concentra il traffico commerciale, specialmente con navi portacontenitori e petroliere che alimentano linterporto e la zona industriale; nel centro storico, alla Stazione Marittima, attraccano invece le navi traghetto per la Grecia e la Turchia e le grandi navi da crociera; sempre in centro storico, prevalentemente lungo la riva dei Sette Martiri, trovano ormeggio invece i grandi yacht privati. Aeroporti[modifica | modifica sorgente] Vista dellAeroporto Marco Polo Sulla terraferma, in località Tessèra, è ubicato lAeroporto Marco Polo, terzo in Italia per volume di traffico passeggeri, con 1.983.745 passeggeri su voli nazionali pari al 4,0% nazionale e 3.809.586 su voli internazionali pari al 6,6% nazionale; quarto per movimenti totali, con 73.458 voli equivalente al 5,7% del totale nazionale (dati 2005). Nel trasporto merci, Tessera è il secondo scalo in regione dopo laeroporto di Treviso-SantAngelo, il traffico merci movimenta 12.341 migliaia di tonnellate, pari al 1,5% del totale nazionale (dati 2005).[101] Dal 2004 laeroporto utilizza la nuova aerostazione, dotata di finger per aeroplani e progettata per operare con 15 milioni di passeggeri lanno; ma attualmente[quando?] è sui 7 milioni, con crescite annuali del 5% grazie ad un costante aumento dei voli e delle tratte[senza fonte]. Per laviazione privata e amatoriale è attivo inoltre laeroporto turistico Giovanni Nicelli (ex Venezia-San Nicolò) che si trova al Lido di Venezia. Mobilità urbana[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi People Mover di Venezia, Imob e ACTV. Esempi di mezzi pubblici veneziani, in senso orario: pontile del servizio pubblico, vaporetto, battello foraneo, taxi acqueo Oltre alle normali reti di trasporto pubblico urbano (autobus e tram), che servono la terraferma e le isole del Lido e di Pellestrina, il centro storico e le isole lagunari sono collegate da una fitta rete di linee di navigazione operate dallazienda ACTV per le quali è utilizzata unampia gamma di mezzi, differenziati a seconda delle esigenze: Vaporetti, utilizzati nelle linee interne urbane che percorrono il Canal Grande, hanno una capienza di circa 250 persone. Motoscafi, utilizzati nelle linee urbane di circumnavigazione per la loro superiore velocità e minore altezza dato il passaggio sotto ponti bassi, hanno una capienza di circa 150 persone. Battelli foranei, utilizzati nei collegamenti minori e maggiori con le isole, hanno una capienza di circa 250-350 persone. Motonavi, utilizzate nei collegamenti maggiori con le isole per la loro alta capacità e funzionalità in ogni condizione atmosferica grazie ad apparati radar, hanno una capienza di circa 1200 persone. Sono gli unici mezzi abilitati a navigare nei canali maggiori con forte nebbia. Nonostante ciò nel 2000 una motonave è stata urtata, provocando solo feriti, da un cargo estero che si è dato alla fuga. Motozattere, noti anche come ferry boat, utilizzate per il trasporto di autoveicoli e autotreni, circa 70, da e per lisola del Lido. Tra lido e lisola di Pellestrina vi è unulteriore spola di ferry con ridotte capacità, circa 40 mezzi, che lavora allunisono con la linea di autobus che percorre interamente le due isole. People mover nei pressi di la Zirada Tali mezzi acquei dispongono di approdi, i cosiddetti pontili, costituiti da pontoni galleggianti ormeggiati a robuste palificazioni e collegati alle rive tramite passerelle: ne esistono quasi un centinaio di vario genere e grandezza sparsi per la città e la laguna. Nellambito del trasporto pubblico di linea opera dal 1999 Alilaguna, società privata con una partecipazione pubblica del 30% di Actv, che garantisce il collegamento via acqua tra laeroporto di Venezia e il centro storico. Le tariffe Alilaguna non sono integrate con le tariffe ACTV. Presso Venezia-Piazzale Roma e Lido-Santa Maria Elisabetta avviene linterscambio tra il trasporto pubblico acqueo e quello su gomma, sono inoltre presenti collegamenti da e per il terminale di Fusina, laeroporto e Punta Sabbioni, nel comune di Cavallino-Treporti. Relativamente ai collegamenti pubblici, è in corso di realizzazione la linea tramviaria di collegamento tra Venezia e Mestre. È attivo un people mover che collega Piazzale Roma al Tronchetto. Dal 1º maggio 2008 è entrato in funzione il sistema di bigliettazione elettronica Imob. Sempre nellambito del trasporto pubblico, nella città storica è attivo un servizio taxi su imbarcazioni funzionante esattamente come qualsiasi altro servizio di auto pubbliche del mondo. Imbarcazioni lagunari[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Imbarcazioni veneziane. Gondola a Venezia Per la sua caratteristica di essere sempre stata una città in cui le vie dacqua sono state usate come principale via di trasporto, a Venezia esistono numerosi tipi di imbarcazioni per diversi usi. La più caratteristica delle imbarcazioni lagunari è certamente la gondola. Per le sue caratteristiche di manovrabilità e velocità essa è stata, fino allavvento dei mezzi motorizzati, limbarcazione veneziana più adatta al trasporto di persone. Storicamente veniva costruita e ricoverata in rimessaggio in piccoli cantieri detti squèri, come ad esempio lo squero di San Trovaso, oggi questa imbarcazione è usata soprattutto a scopi turistici, ma anche per cerimonie come matrimoni e funerali oppure per avvenimenti sportivi, come la celebre Regata Storica. Alcuni esempi di imbarcazioni da lavoro veneziane Alcuni esempi di imbarcazioni da lavoro veneziane Da in alto a sinistra in senso orario: Carabinieri, idroambulanza, Polizia, Vigili del Fuoco Da in alto a sinistra in senso orario: Carabinieri, idroambulanza, Polizia, Vigili del Fuoco Per il trasporto privato esiste unamplissima gamma di imbarcazioni, delle più svariate forme e dimensioni, le più numerosi delle quali sono perlopiù imbarcazioni tipiche veneziane. Per tale naviglio privato esiste una fitta rete di servizi, con rimesse per lalaggio e il varo, cantieri per la costruzione e manutenzione, distributori di carburante e ormeggi privati, sia temporanei sia dati in concessione. Così come per le persone e i servizi pubblici, anche le merci seguono, nella città storica, un doppio percorso acqueo e terrestre, snodo principale di tale sistema è lisola del Tronchetto, dove le merci vengono scaricate dai camion e trasbordate sulle imbarcazioni che provvedono poi a distribuirle in tutta la città (e viceversa). Analogamente qualsiasi altra attività lavorativa, dai trasporto-valori alle imprese edili, sono dotate di propri mezzi acquei atti a consentire lo svolgimento delle loro occupazioni. Nel centro storico tutti i servizi di pubblica utilità e le amministrazioni pubbliche sono dotate di proprie imbarcazioni per le più svariate attività, dal servizio di rappresentanza allemergenza sanitaria, si incontrano così imbarcazioni della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, idroambulanze del Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica, imbarcazioni antincendio dei Vigili del Fuoco, pattuglie della Guardia Costiera, della Polizia Locale, Provinciale, di cui è presente il distaccamento Lagunare, barche della Polizia Penitenziaria, del Servizio Postale, della nettezza urbana o addette ai servizi funebri. Molte delle istituzioni utilizzano imbarcazioni progettate esclusivamente per la laguna Veneta. Amministrazione[modifica | modifica sorgente] Ca Farsetti e Ca Loredan. Le due Ca sono sede comunale Ca Farsetti e Ca Loredan. Le due Ca sono sede comunale Ca Farsetti e Ca Loredan. Le due Ca sono sede comunale Gonfalone cittadino Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Sindaci di Venezia. Gemellaggi[modifica | modifica sorgente] Venezia è gemellata con le seguenti città:[102] Azerbaigian Baku, dal 1991 Germania Colonia, dal 1997 Turchia Istanbul, dal 2007 Portogallo Lisbona, dal 1995 Francia Nizza, dal 1986 Croazia Ragusa (Croazia), dal 2012 Bosnia ed Erzegovina Sarajevo, dal 1994 Cina Suzhou, dal 1980 Estonia Tallinn, dal 1998 Armenia Yerevan, dal 2011 Esistono accordi di cooperazione con:[102] Grecia Kedke, dal 2000 Germania Norimberga, dal 1999 Cina Qingdao, dal 2001 Grecia Salonicco, dal 2003 Russia San Pietroburgo, dal 1997 Israele Tel Aviv, dal 1992 Sport[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Sport a Mestre. Vogatori su mascarete Allinizio del Novecento, da una delle più antiche società sportive in Italia, nasce il Venezia Calcio che nel 1907 prenderà i colori nero e verde, la società militerà per più di un ventennio nella massima serie. Nel 1987 dopo lunione con la squadra di Mestre aggiunse al nero e verde larancione. Venne fondata una nuova squadra chiamata F.B.C. Unione Venezia che prese parte al campionato di Serie D 2009/2010 in seguito al fallimento della vecchia squadra che era l S.S.C. Venezia Calcio.[103] Nel campo del rugby al 1986 risale la Venezia Mestre Rugby. Nel campo della pallacanestro al 1872 risale la Reyer Venezia. A San Marco ha sede la Compagnia della Vela, fondata nel 1911 e vincitrice della Louis Vuitton Cup nellambito della XXIII Americas Cup con Il Moro di Venezia. Oltre a sport acquatici, nuoto e pallanuoto, è assai praticata a livello agonistico la voga veneta: in città si tengono numerose regate per imbarcazioni tipiche durante tutto il corso dellanno e che hanno il loro culmine nelle competizioni che si svolgono in occasione della Regata Storica. Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 18:06:00 +0000

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