titolo: il furto Cos’è il venerdi’ ve lo siete mai chiesto? - TopicsExpress



          

titolo: il furto Cos’è il venerdi’ ve lo siete mai chiesto? Io fino pochi giorni fa non potevo avere quesito che me ne fregasse di meno. Era un venerdi’ come tanti altri, cosi’ vicino al week end e comunque cosi’ lontano. Un giorno ambiguo… non Giovedi’ ma neanche Sabato. Del Venerdi,per ora, sappiamo soltanto ciò che non è… come la storia del cane lupo Balto… non cane e non lupo… ma torniamo alla storia e fanculo ai segugi. Era un cazzo di Venerdi’ qualsiasi ed io, ricolmo d’impegni, mi dilettavo nel lancio della bresaola sudando sette camicie tra un esthatè e l’altro. La giornata mi apparve propizia ai fini della stesura della mia tesi e quale posto migliore,pensai, se non l’aula studio per l’ardua impresa…? Ad ora mi verrebbe di dire che sarebbero andate bene anche le fogne comunali, ma sul momento ritenni che l’idea maturata fosse tra le migliori mai avute dai tempi del codice di Hammurabi. Alchè orgoglioso della geniale intuizione volli esagerare e ritenni opportuno e necessario sfoderare il mio pc portatile, il quale doveva ancora vedere il primo spiraglio di luce. Figo come non mai e con una latente punta di spocchiosità, che affiora quando hai un pc fra le mani, mi diressi verso il luogo oggetto della mia grande pensata. Una volta giunto a destinazione rimasi interdetto dalle fattezze difficilmente decifrabili del posto. Era un connubio tra una galera ed una ludoteca, senza indugiare dell’altro decisi di addentrarmi e mi misi prontamente alla ricerca di un posto che potesse soddisfarmi in toto. Dopo ore di ricerca,svariate pause e calcoli complicatissimi, inspiegabili a persone ragionevoli di mente, trovai il posto perfetto. Intorno al tale oasi risplendeva una luce meravigliosa,splendente,oserei dire divina ed io,attratto come i navigatori dalle sirene mi diressi verso quella postazione. Purtroppo come quelle bellissime creature marine, che prima ti attraggono e poi ti affondano, anche quel posto avrebbe poi mostrato la sua vera natura, porgendomi un conto assai salato. Scattante e prestante come un colibri’ contro vento cominciai il mio prefissato impegno. Furono i 20 min più intensi che quel computer avesse mai provato, forse per meriti miei o semplicemente per il fatto che erano i suoi primi 20 min, chi sono io per dirlo…??? Mi piace pensare alla prima opzione, indubbio fu però l’impegno profuso al suo interno e l’anima data in quel lasso di tempo. Disidratato dal ritmo serrato del mio lavoro e spinto dalla voglia,sita nel più profondo del mio animo,di cazzeggiare abbandonai la mia postazione come uno Schettino qualsiasi abbandona la propria nave. Sapete cosa accomuna l’azione di alzarsi dalla mia postazione con la decisione di permettere a Flavia Vento di entrare in politica..? Entrambe, nel futuro immediato, si sono rivelate essere 2 enormi stratosferiche ed inimmaginabili cazzate di proporzioni bibliche. Io però ignaro dell’infausto destino riservatomi, presi l’errata decisione dirigendomi in una zona, seppur vicina alla postazione, dove il mio occhio non sarebbe potuto essere vigile e reattivo. Infatti, come quando ti pieghi per raccattare un soldino in prossimità di un gay pride, l’inculata era dietro l’angolo. Una volta esaurite le scorte di cazzate feci ritorno alla base e con somma sorpresa mi accorsi dell’assenza dell’unico oggetto,di mia proprietà, che risiedeva su quel banco tanto cercato ed agognato. Solitamente ci vuole del tempo prima di realizzare di essere vittima di un furto. Prima vi è il dubbio poi la paranoia poi lo sgomento ed infine il tutto a sfocia in una serie di moccoli coloriti ed offese a chiunque ti si palesi dinanzi. Io poiché soggetto estroso e poiché sentivo essere già a corto di tempo saltai le prime tre fasi mi muni’ di calendario dei santi ed uno per uno li offesi come fossero loro gli artefici del misfatto. Dopo essermi conquistato il ripudio futuro dai celesti celi ,senti’ la rabbia lentamente esaurirsi, ma quando pensi di aver raggiunto il picco massimo e che più di cosi’ non sia umanamente possibile adirarsi, arriva il Fenomeno, ovvero quell’individuo, inutile come mettere le catene da neve ad una tinozza in mezzo al pacifico, che pur vedendo il furto non si è mosso in quanto legato come l’arista di fronte a cotanto scempio. L’incontro con tale soggetto ha comportato lo spedire a fondo scala il mio ARRABBIOMETRO rendendomi incapace di emettere suoni che non fossero, ruggiti risalenti al periodo giurassico. Se ben ricordate quando la novella stava principiando ci chiedevamo cosa fosse il venerdi’, bhè signori alla fine dei salmi posso attestare in tutta franchezza di aver capito che il giorno in esame è una discreta giornata di merda.
Posted on: Tue, 02 Jul 2013 13:00:28 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015