Al 2° Circolo Rodari di Villaricca le mamme Villaricchesi hanno solidarizzato con quelle di Giugliano e non hanno fatto mangiare i figli a Scuola ed il Comune continua a fregarsene. E dire che anche la CORTE DI CASSAZIONE ci da ragione: La Corte di Cassazione, con sentenza n. 9538/2005, ha stabilito che i comuni non possono stabilire tariffe diverse per i buoni pasto a seconda della residenza degli studenti. Un comune aveva adottato un provvedimento nel quale venivano adeguati i costi dei pasti offerti dal servizio di mensa scolastica, differenziando l’importo a seconda che i bambini fossero residenti o meno nel territorio comunale. Un genitore ha, quindi, proposto ricorso contro la delibera della Giunta comunale per violazione dell’obbligo di parità di trattamento e per inadempienza contrattuale da parte dell’ente. Secondo il comune, invece, la delibera era legittima poiché la “differenziazione delle tariffe era pienamente giustificata dall’essere solo i residenti gravati dalle imposte comunali, il cui gettito concorre al finanziamento del servizio scolastico”. I giudici della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9538/2005, hanno stabilito che l’introduzione di tariffe differenziate per i buoni pasto, a seconda della residenza dell’alunno, rappresenta un mutamento ingiustificato del contratto ed è incompatibile con l’obbligo di assicurare le stesse condizioni a tutti i fruitori di un servizio in monopolio.
Posted on: Mon, 14 Oct 2013 22:15:14 +0000
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