Ama il prossimo tuo come te stesso, questa è la seconda parte del - TopicsExpress



          

Ama il prossimo tuo come te stesso, questa è la seconda parte del Comando del Signore,................................................. in questo comandamento il Signore ha sintetizzato tutta la Legge, i Profeti e il suo Vangelo. Dio apre il suo cuore per la realizzazione di un amore reciproco profondo soltanto con colui o colei che vive nell´amore al prossimo. Tutti ci domandiamo: in che cosa consiste questo amore fraterno? Nei primi tempi della Chiesa nascente tutti i fedeli si sentivano uguali e volevano essere una sola famiglia, nessuno diceva suo quello che possedeva, ma tutti mettevano a disposizione della comunità quello che avevano. Il cestino che passa durante la messa per raccogliere le offerte, non è altro che un segno simbolico di quello che avveniva nella Chiesa apostolica: durante la Messa, prima della celebrazione della Eucarestia venivano raccolti i doni che i fedeli portavano da casa, pane, olio, legumi ecc. e durante la settimana i diaconi preparavano la mensa per i poveri della comunità: poveri, ammalati, vedove e orfani. L´Apostolo sintetizza la vita cristiana di quegli anni con queste parole: coloro che credevano in Cristo perseveravano nell´ascolto della parola di Dio, nella preghiera, nelle opere dell´amore fraterno. Quei tempi in cui i cristiani erano pronti a farsi uccidere per testimoniare le fede sono diventati per noi un miraggio nel deserto della vita materialista ed edonista alla quale ci siamo talmente abituati che non siamo capaci di rinunziare a nulla per il Regno dei Cieli, e tanto meno per i fratelli e le sorelle in Cristo. La crisi finanziaria, che in buona sostanza non è altro che la crisi dell´uomo, della donna e della società. Ci vuole costringere a rinunziare al benessere materiale, e noi resistiamo con violenza, non vogliamo recuperare i valori del cristianesimo che da lungo tempo abbiamo perduto. Parlando dell´amore fraterno ai cristiani di oggi posso parlare soltanto delle opere buone. L´opera buona viene decisa da colui il quale è stato investito dalla luce del Vangelo e quindi dalla volontà di fare qualcosa in concreto per amare il Signore. Nel compimento dell´opera buona costui cerca di conoscere il significato autentico della Verità rivelata che lo guida nel fare il bene e nel trovare cosi un punto di incontro con Dio. L´opera buona quindi è la sintesi della Verità che Dio ha rivelato agli uomini e del bene che qualifica la vita davanti a Dio. L´opera buona diventa luce nella coscienza nel senso che tu ti rendi conto che ti manca qualcosa, se non sei capace di amare il prossimo sei bloccato nel tuo egoismo, e la tua esistenza è rachitica, gretta e insignificante, in parole povere, la tua vita non serve né a te né agli altri, tu sei un essere da buttare nella spazzatura di coloro che hanno fatto fallimento esistenziale. Un uomo, una donna che non sanno sacrificarsi per fare del bene disperdono nel vuoto dell´inutile i giorni della loro vita. L´opera buona illumina la coscienza e fa gustare la gioia dell´amore di Dio mediante l´amore al prossimo. L´opera buona quindi è un atto di amore: “se osservi la mia Parola, tu mi ami”, dice il Signore. Il Vangelo rivela a colui che lo medita profondamente le opere che deve compiere per amare Gesù e il prossimo. Le opere buone sono principalmente la meditazione e l´osservanza della parola di Dio, le altre cose sono la preghiera, la liturgia, i Sacramenti, i doni ordinari e straordinari, tutte queste opere sono finalizzate a praticare il Vangelo. Viene a realizzarsi cosi la missione dei cristiani nel mondo: voi siete la luce del mondo, il sale della terra, il lievito che rende buono il mondo. La realizzazione, l´attuazione e la pratica del Vangelo esige la rinunzia radicale e coraggiosa, in certi casi anche l´eroismo cristiano ai propri comodi, e soprattutto al proprio egoismo dove tutto viene accentrato alla tua persona. Devi evadere da te stesso e aiutare gli altri, devi dare lo stesso aiuto di cui tu hai bisogno, devi diventare uguale a chi soffre nel corpo e nello spirito specialmente a coloro che sono peccatori come te, devi seguire l´esempio di Gesù e di Maria sua Madre. Quando avrai “rinnegato te stesso per il Regno dei Cieli” , soltanto quando avrai fatto questo tu troverai la tua fede, la tua identità e soprattutto la gioia che non stai vivendo una vita inutile. Avrai la certezza della speranza cristiana, davanti a te si aprirà l´orizzonte dell´eternità. In parole povere sarai contento anche nel furore del caos che l´egoismo degli uomini e delle donne ha creato per la distruzione del mondo. Se l´opera buona è amore, essa deve formarsi prima nel tuo cuore dove si trova l´amore di Cristo al quale stai donando la tua ubbidienza alla fede. Nell´amore di Dio troverai il desiderio e la volontà di aiutare qualcuno che ha bisogno di te. Il principio che deve illuminare la tua esistenza deve essere chiaro: devi prima cercare di amare con le opere che il prossimo richiede da te, questo però non sempre è possibile, devi perció impegnarti ad amare con le parole di conforto e di solidarietà, se anche questo non è possibile, devi aiutare il prossimo con la preghiera. Nessuno deve attraversare la strada dei tuoi doveri di cristiano senza ricevere da te qualcosa. L´opera buona si realizza in una di queste due direzioni: l´opera buona attiva e quella passiva, l´amore che viene a te da Dio infatti direttamente o indirettamente ha sempre un riferimento con il tuo comportamento riguardo al prossimo.
Posted on: Wed, 30 Oct 2013 18:38:23 +0000

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