COME GESTISCO IL DEBITO BANCARIO? COME CALCOLO LA SOLVIBILITÀ? BASILEA 2 È un accordo bancario internazionale, entrato in vigore alla fine del 2006, in cui la banca si prefigge l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle imprese clienti per ponderare il costo del capitale di credito in base al profilo di rischio di ognuna. IL RATING Sono procedure di analisi e di calcolo che permettono alla banca di valutare il livello di rischio di ogni impresa cliente in base alla sua produttività futura, calcolata sul credito concesso. È bene quindi che l’imprenditore acquisisca le conoscenze economiche basilari per tenere sotto controllo lo “stato di salute” della propria azienda. I MODELLI DI AUTOVALUTAZIONE Sono principalmente indicatori patrimoniali e finanziari che consentono di migliorare la trasparenza del rapporto banca-impresa. La banca non considera più solo i bilanci annuali ma, con Basilea 2, anche: • le pianificazioni trimestrali • i prospetti di flussi finanziari • i programmi di investimenti degli impieghi • ogni possibile sviluppo delle idee imprenditoriali Di conseguenza, migliorando i canali di comunicazione e i risultati dei dati economico-finanziari con la banca, l’imprenditore può migliorare il rating assicurandosi un più conveniente tasso di interesse sul debito concesso. VERSO BASILEA 3 A causa della crisi finanziaria del 2008-2009, il Comitato per la supervisione bancaria di Basilea ha deciso di introdurre nuove regole per la gestione delle attività a rischio del sistema bancario, note come Basilea 3, che dovranno integrare o sostituire le precedenti su tre questioni fondamentali: (bancaditalia.it/vigilanza/basilea3) 1. la garanzia di liquidità a breve 2. la trasformazione delle scadenze 3. i requisiti di capitale L’applicazione di Basilea 3 prevede per le banche: • maggior capitale • “miglior” capitale (eliminazione di strumenti “ibridi”, migliore assorbimento delle perdite) • minor leva finanziaria (limiti per contenere il rischio di nuove bolle finanziarie, maggiore attenzione alle perdite attese) • maggior liquidità (introduzione di un indice di liquidità minimo, maggiore onerosità dell’attività di funding) • introduzione di un net stable funding ratio e analisi della qualità delle fonti • migliori coperture dei rischi (regole restrittive sul capitale richiesto per operazioni di securitisation o di copertura con strumenti derivati)
Posted on: Sun, 08 Sep 2013 11:41:39 +0000