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Campo di sterminio Da Wikipedia, lenciclopedia libera. La recinzione del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz I. Un campo di sterminio è un campo di concentramento il cui scopo unico o principale è quello di uccidere i prigionieri che vi giungono. Questi centri di annientamento furono creati dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale per attivare la cosiddetta soluzione finale del problema ebraico, che consisteva nelluccisione di tutti gli ebrei dEuropa compresi nella sfera dinfluenza politico-militare del Terzo Reich. Creati sulla base di un complesso e efficiente programma organizzativo, i campi di sterminio nazisti causarono la morte di circa tre milioni di ebrei e costituiscono lunico caso nella storia di struttura detentiva studiata appositamente, secondo tecniche scientifiche e pianificazione di tipo industriale, per distruggere unintera popolazione sulla base di concezioni ideologico-razziali. Lattività di annientamento dei campi di sterminio rappresentò la fase culminante e più tragica dellOlocausto. Luso dellespressione campo di sterminio per descrivere realtà differenti dai centri di sterminio nazisti della soluzione finale, è materia di dibattito e non trova ampia diffusione nella storiografia. Indice [nascondi] 1 Vernichtungslager e (soluzione finale) 1.1 Definizione 1.2 Costruzione ed attivazione dei centri di sterminio 1.2.1 Processo decisionale 1.2.2 Bełżec 1.2.3 Chełmno 1.2.4 Sobibór e Treblinka 1.2.5 Majdanek 1.2.6 Auschwitz 1.3 Meccanismo dellannientamento nei campi di sterminio 1.3.1 Deportazioni nei centri di annientamento 1.3.2 Organizzazione del campo di sterminio 1.3.3 La macchina della morte 1.3.4 Esperimenti medici e confische 1.4 Occultamento e chiusura dei centri di sterminio 1.5 Bilancio 1.5.1 Elenco 1.6 Condanna delle SS 2 Campi della morte cambogiani 3 Gulag sovietici 4 Note 5 Bibliografia 6 Voci correlate 7 Altri progetti 8 Collegamenti esterni Vernichtungslager e (soluzione finale)[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Olocausto e Lager. I sei centri di sterminio, secondo la nomenclatura adottata dallo storico Raul Hilberg. Definizione[modifica | modifica sorgente] Raul Hilberg, storico dellOlocausto di nazionalità statunitense e di origine ebreo-austriaca, ha definito centri di sterminio sei campi costruiti e attivati nella massima segretezza dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale in cui raggiunse il culmine organizzativo e tecnico il processo di distruzione degli ebrei dEuropa, perseguito sistematicamente dalle gerarchie e dallapparato militare, poliziesco, e burocratico-amministrativo del Terzo Reich. In circa tre anni, dal dicembre 1941, i questi sei campi di sterminio vennero deportati e uccisi circa tre milioni di ebrei con un complesso procedimento tecnico-organizzativo accuratamente predisposto da un numeroso gruppo di specialisti della morte. Secondo Hilberg il meccanismo della distruzione, dalla notevole complessità organizzativa e tecnica, funzionò con efficienza e rapidità raggiungendo i suoi macabri obiettivi con procedure simili a quelle di una moderna fabbrica. In questo senso Hilberg definisce i centri di sterminio nazisti un fenomeno senza precedenti, lunico in cui vennero studiate e attivate procedure per la morte a catena di milioni di uomini, donne, vecchi e bambini[1]. Costruzione ed attivazione dei centri di sterminio[modifica | modifica sorgente] Processo decisionale[modifica | modifica sorgente] Rudolf Höss testimoniò durante il processo di Norimberga che nellestate 1941 Heinrich Himmler, dopo averlo convocato a Berlino, gli parlò per la prima volta della decisione presa da Adolf Hitler di procedere allannientamento totale degli ebrei dEuropa e gli rivelò che il campo di concentramento per prigionieri di guerra di Auschwitz, di cui Höss era il comandante, avrebbe avuto un ruolo centrale nella soluzione finale del problema ebraico[2] Sempre nellestate 1941 Himmler si consultò con il medico capo responsabile delle SS, il Reichsarzt-SS-und Polizei dottor Grawitz sulle modalità più opportune per procedere allo sterminio di massa e Grawitz propose ladozione delle camere a gas. Queste tecniche erano già state studiate ed adottate nel corso del programma di eutanasia (Aktion T4), dipendente dallufficio di Philipp Bouhler alla Cancelleria del Reich e diretto concretamente da Viktor Brack e dal responsabile operativo Christian Wirth, kriminalkommissar proveniente dalla polizia criminale di Stoccarda[3]. Heinrich Himmler, capo supremo delle SS, principale promotore e organizzatore dello sterminio ebraico. Odilo Globocnik, capo delle SS e della Polizia del distretto di Lublino e responsabile della Aktion Reinhard. Nellottobre 1941 Reinhard Heydrich durante una riunione con i dirigenti dellRSHA, riferì di una decisione di Hitler di liberare il Terzo Reich di tutti gli ebrei in ogni modo entro la fine dellanno, e prospettò la loro deportazione allest in campi del Ostland, ipotizzando possibili localizzazioni a Riga e Minsk. Nello stesso periodo anche Erhard Wetzel, esperto razziale del ministero dei territori dellest di Alfred Rosenberg, scrisse del probabile utilizzo delle tecniche studiate da Brack per la aktion T4 (il cosiddetto strumento di Brack, Brackschen Hilfsmittel[4]), nei territori dellest per finirla con questi ebrei[5]. In realtà era già stato deciso che il programma per lannientamento degli ebrei non sarebbe stato attivato, in ragione delle difficoltà tecnico-organizzative di trasporto in regioni glaciali dei territori occupati e dellopposizione dei commissari del Reich del Ostland Hinrich Lohse e Wilhelm Kube[6], allest ma direttamente nel Governatorato Generale. In questo territorio erano già in azione le procedure di annientamento degli ebrei del cosiddetto programma sterminio mediante il lavoro, portate avanti con crudele energia dai capi delle SS e Polizia di Lublino, Odilo Globocnik, e della Galizia, Friedrich Katzmann; nei campi della DG IV (strada di transito IV) morirono per le terribili condizioni di lavoro oltre 70.000 ebrei. Inoltre Globocnik il 1º ottobre 1941 sollecitò misure ancora più dure contro gli ebrei del Governatorato: leliminazione degli inabili al lavoro e limmediata evacuazione degli ebrei per liberare spazio nel suo distretto al reinsediamento di tedeschi etnici. In luglio 1941 il capo della SD di Poznań, Heinz Höppner, aveva già scritto ad Eichmann che, a causa dellimpossibilità di nutrire tutti gli ebrei del Governatorato, la soluzione più umana sarebbe stata quella di liquidare gli inabili con qualche mezzo rapido ed efficace[7]. Alla fine dellanno 1941 tuttavia non sembra che fosse stata ancora presa una decisione definitiva da parte delle autorità supreme a favore di uno sterminio sistematico degli ebrei; anche due settimane dopo la conferenza di Wannsee, il 4 febbraio 1942 Heydrich tornò nuovamente a parlare di possibili deportazioni in massa nelle regioni artiche[8]. In realtà i piani e i progetti concreti già iniziati nellautunno del 1941 divennero operativi dal marzo 1942 con la decisione di sterminare gli ebrei del Warthegau per fare posto ai reinsediamenti e con linizio del processo di annientamento nei distretti di Lublino e Leopoli sotto la pressione dellestremismo di Globocnik e Katzmann. Il 13 e 14 marzo Himmler incontrò Globocnik e Friedrich Wilhelm Krüger, capo di SS e Polizia del Governatorato; in questa occasione vennero verosimilmente discussi i problemi tecnici della deportazione, dello sterminio nei nuovi centri di distruzione in fase di completamento, e di sostituzione dei lavoratori ebrei[9]. Himmler compì un secondo viaggio di ispezione nel luglio 1942; dopo aver visitato Auschwitz, si recò anche nel distretto di Lublino e il 19 luglio, pienamente soddisfatto dei risultati raggiunti, ordinò a Krüger di completare entro il 31 dicembre 1942 il trasferimento di tutta la popolazione ebraica del Governatorato. In estate iniziarono i rastrellamenti dei ghetti in Polonia ed Eichmann poté dare inizio ai suoi programmi di deportazione allest degli ebrei di tutta Europa[10]. Bełżec[modifica | modifica sorgente] Memoriale del campo di sterminio di Bełżec. Sotto la direzione del Amt Haushalt und Bauten, lufficio del bilancio e delle costruzioni di Oswald Pohl che nel marzo 1942 sarebbe confluito, insieme allispettorato dei campi di concentramento, nel WVHA, Wirtschafts und Verwaltungshauptamt, era in corso la pianificazione di un primo campo di sterminio a Bełżec a cui sarebbero seguiti nella prima metà del 1942 i campi di Sobibór e Treblinka. Christian Wirth, primo comandante del campo di Bełżec e ispettore dei centri della Aktion Reinhard. Il 13 ottobre 1941 Himmler aveva autorizzato il SS-Brigadeführer Odilo Globocnik, capo della Polizia e delle SS del distretto di Lublino, a procedere alla costruzione del campo di Bełżec, e lo stesso Globocnik costituì un gruppo di lavoro, più tardi noto con il nome in codice Reinhard, diretto dal suo sostituto, Hermann Höfle, per la direzione del programma di annientamento degli ebrei nelle nuove strutture di sterminio. Anche Adolf Eichmann, capo della sezione IVB4 del RSHA, partecipò attivamente allo sviluppo del programma, visitò Bełżec nellinverno 1941-42 e ispezionò Lublino e Minsk, facendo pressioni per attivare le deportazioni degli ebrei del Reich, del Protettorato e del Warthegau[11]. La costruzione del campo di Bełżec, nel distretto di Lublino, andò avanti piuttosto lentamente dal novembre 1941 ad opera di operai polacchi sotto la direzione di un kommando di costruzione delle SS, a dicembre vennero posati i binari a scartamento ridotto. Dopo Natale, dopo lallontanamento degli operai polacchi e la loro sostituzione con manodopera coatta ebraica, arrivò il dottor Helmut Kallmeyer, chimico di Berlino, per linstallazione degli impianti del gas (Vergasungsanlagen). A febbraio vennero costruite le torrette di guardia, vennero quindi eliminati nelle camere a gas gli operai ebrei ed il 16 marzo 1942 venne attivato il campo, sotto la direzione di Christian Wirth, inviato in precedenza insieme ad un centinaio di esperti del programma Aktion T4, a Lublino da Viktor Brack per collaborare con Odilo Globocnik[12]. Questultimo, personalità fortemente ideologizzata, veterano del nazismo austriaco, assunse un ruolo centrale nella direzione del programma di annientamento nel Governatorato Generale e poté agire, godendo della piena fiducia di Himmler, in autonomia rispetto al suo superiore diretto, il capo delle SS e della Polizia in Polonia Friedrich Wilhelm Krüger[13]. Dopo qualche contrasto iniziale di autorità tra Wirth e Globocnik, in una riunione a Berlino vennero stabilita la preminenza direttiva del capo della SS e della Polizia di Lublino, mentre Josef Oberhauser, già presente a Bełżec in ottobre, assunse il ruolo di collegamento tra Wirth e la direzione SS a Lublino[14]. Chełmno[modifica | modifica sorgente] Deportati del campo di sterminio di Chełmno. In realtà fin da dicembre 1941 era già attivo un primo programma di annientamento di massa mediante autocarri a gas (Gaswagen) nel campo di Chełmno (Kulmhof, nella documentazione tedesca); il sistema, già sperimentato dai nazisti in Unione Sovietica e in Serbia, era stato sviluppato dal referat tecnico del RSHA e venne attivato su sollecitazione del Gauleiter del Warthegau, Arthur Greiser che ottenne lautorizzazione di Himmler a sterminare 100.000 ebrei presenti nel suo territorio o trasferiti dalla Prussia occidentale nel ghetto di Łódź[15]. Lattivazione del campo, costruito in una villa con parco al centro del modesto villaggio di Chełmno abitato da solo 250 persone, fu opera del Sonderkommando Lange, diretto dal hauptsturmführer Herbert Lange a cui successe Hans Bothmann. Il personale del Sonderkommando incaricato delle gasazioni, dieci-quindici uomini, venne fornito dal capo delle SS e della polizia del Warthegau, Wilhelm Koppe, mentre le guardie, circa ottanta uomini, provenivano dalla ORPO locale, diretta da Oskar Knofe. Agli inizi di novembre arrivò a Kulmhof il primo autocarro a gas, equipaggiato con monossido di carbonio in bombole e, dopo che era stata sistemata una palizzata intorno al campo per mascherare le operazioni, l8 dicembre 1941 ebbero inizio le gasazioni; a gennaio 1942 arrivarono altri due autocarri dotati di impianti di convogliamento dei gas di scarico allinterno dellabitacolo sigillato[16]. Adolf Eichmann visitò il campo nel gennaio 1942 e assistette ad un carico di ebrei su uno degli autocarri che utilizzavano i gas di scarico; il capo dellufficio IVD4 ne trasse unimpressione poco favorevole; la tecnica dello sterminio prevedeva che lautocarro, che poteva ospitare fino a 150 vittime, si dirigesse con il suo carico di condannati fuori dal villaggio a circa quattro chilometri fino al cosiddetto campo del bosco (Waldlager) dove un Sonderkommando di ebrei si occupava del macabro compito di scaricare e pulire il mezzo, e seppellire in grande fosse i cadaveri[17]. Anche Christian Wirth criticò il meccanismo di annientamento sviluppato a Chełmno, irregolarità nel rilascio del gas poteva ridurne la letalità e prolungare lagonia delle vittime; inoltre il sistema non poteva trattare più di 1.000 persone al giorno[18]. Sobibór e Treblinka[modifica | modifica sorgente] Disegno schematico del campo di sterminio di Treblinka. Nel marzo 1942 iniziò la costruzione di un secondo campo nel distretto di Lublino, sempre nel quadro del programma di sterminio diretto da Odilo Globocnik, denominato Aktion Reinhard[19][20]; i lavori a Sobibór furono molto più veloci che a Bełżec e proseguirono sotto la direzione del Hauptsturmfüher Richard Thomalla che si avvalse della manodopera ebraica presente nel territorio e della supervisione di un esperto tecnico, Baurat Moser. Un terzo campo di annientamento, localizzato nel distretto di Varsavia, sorse a Treblinka, la costruzione venne diretta dal dottor Irmfried Eberl che impiegò due ditte di Liegnitz e di Varsavia, mentre la manodopera e i materiali erano forniti dagli stessi ebrei del ghetto della capitale. Il campo di Sobibór venne attivato nellaprile 1942 sotto la direzione di Thomalla, a cui seguirono Franz Stangl e Franz Reichleitner, mentre Treblinka, sorto in origine nellagosto 1941 come campo di lavoro forzato, entrò in funzione come centro di sterminio a luglio 1942, al comando di Eberl e poi in successione di Schemmerl, Stangl e Kurt Franz. Il 1º agosto 1942 Christian Wirth, che aveva avuto contrasti con Globocnik ed anche con Rudol Höss che aveva criticato lefficienza dei suoi metodi, cedette il comando di Bełżec al Haupsturmführer Gottlieb Hering e divenne lispettore generale dei tre campi della Aktion Reinhard[21][22]. I resti del campo di sterminio di Sobibór. Il personale presente nei campi di sterminio del Governatorato era costituito da un piccolo nucleo di specialisti tedeschi delle SS, in genere provenienti dalla Aktion T4, addetti agli aspetti tecnici del meccanismo, e dalle guardie del campo; questultime erano volontari ucraini, vestiti di nero, ed equipaggiati con fucili, carabine e fruste di cuoio, addestrati nel vicino campo di formazione di Trawniki. Ogni campo disponeva di una compagnia di guardie ucraine, mentre Kulmhof aveva una compagnia di polizia tedesca della ORPO[23]. La struttura dei tre campi della Aktion Reinhard era simile: si trattava di complessi di piccole dimensioni, isolati in territori boscosi, costituiti da alcuni edifici per le guardie, da una baracca dove venivano radunati gli ebrei, una dove si spogliavano e da uno stretto percorso, largo due o tre metri (lo schlauch, il manicotto) con protezione laterale di filo spinato che le vittime dovevano percorrere per raggiungere le camere a gas. Queste erano stanze di medie dimensioni dove gli ebrei venivano ammassati per la gasazione: mentre a Bełżec si utilizzò allinizio monossido di carbonio in contenitori (Flaschengas), Sobibór e Treblinka disponevano di grandi motori Diesel che emettevano monossido e diossido di carbonio. Inizialmente i centri disponevano solo di tre camere a gas ciascuno e, non essendo dotati di forni crematori, i cadaveri dovevano venire bruciati in fosse improvvisate con risultati non soddisfacenti[24]. Per superare le carenze tecnico-organizzative evidenziatesi ed il rischio di sovraccarico delle installazioni, di fronte alla massa crescente dei deportati destinati allo sterminio, tra luglio e settembre 1942 si procedette ad un vasto ampliamento dei tre centri del Governatorato; vennero quindi edificate grandi e solide costruzioni in pietra o in mattoni al posto del baracche ed ogni campo fu dotato di sei camere a gas allineate sui lati di un corridoio centrale, mentre la stanza con il motore Diesel era situata in fondo al corridoio[25]. Nel periodo di massima attività il processo di annientamento si sviluppava con rapidità ed efficienza; i tre campi controllati dallispettorato di Christian Wirth riuscirono a sterminare più di 25.000 vittime al giorno[26]. Majdanek[modifica | modifica sorgente] Nel marzo 1942 lObergruppenführer Oswald Pohl divenne il responsabile del nuovo Ufficio centrale economico-amministrativo delle SS (SS- Wirtschafts-Verwaltungshaptamt, WVHA) che inglobava i precedenti Ufficio del bilancio e delle costruzioni e Ufficio amministrazione ed economia; diviso negli Amtsgruppe A, B, C, D e W, accumulava e gestiva un enorme potere amministrativo, burocratico ed economico dellapparato delle SS. In particolare il WVHA, oltre a gestire i settori: amministrazione delle truppe (Amt A, Brigadeführer Fanslau), economia (Amt B, Gruppenführer Georg Lörner), costruzioni (Amt C, Gruppenführer Kammler) e imprese economiche (Amt W, Obergruppenführer Hans Lörner), accorpava anche il vecchio Ispettorato dei campi di concentramento che divenne lo Amt D sempre sotto la direzione di Richard Glücks[27]. La doppia recinzione esterna del campo di concentramento e sterminio di Majdanek. Al massimo della sua espansione (1944) il sistema dei campi dello Amt D del WVHA di Pohl comprendeva, senza considerare i campi autonomi creati localmente dai capi delle SS e della polizia di distretto, venti campi di concentramento principali e 165 campi satelliti[28]; i tre campi di sterminio della Aktion Reinhard organizzati da Odilo Globocnik e Christian Wirth in realtà non rientravano amministrativamente e gerarchicamente nelle competenze della sezione di Richard Glücks che invece dal settembre 1942 attivò come centro di annientamento degli ebrei il campo di Majdanek, denominato nella documentazione tedesca campo di concentramento di Lublino, attivo fino a quel momento come campo per prigionieri di guerra sotto il controllo delle SS[29]. Furono attivate tre camere a gas allinterno di un edificio a forma di U, dotate di dispositivi con monossido di carbonio in contenitori e di acido cianidrico; la prima di queste installazioni venne denominata con macabra ironia Rosengarten (giardino di rose). Per un anno, dal settembre 1942, vi furono uccisi 500-600 uomini, donne e bambini la settimana, deportati principalmente dal distretto di Lublino e da Varsavia, ma in parte anche dal Reich, dal Protettorato e dalla Francia[30]. Il campo di Majdanek era una struttura molto più complessa dei centri di sterminio della Aktion Reinhard, con una organizzazione gerarchica guidata dal comandante del campo, prima lo Standertenführer Karl Otto Koch, quindi Max Kögel, Hermann Florstedt, Martin Weiss e infine Arthur Liebehenschel; vi era poi uno Schutzhaftlagerführer, responsabile del controllo dei detenuti, a questo incarico si succedettero Hermann Hackmann, Wimmer e Thumann; infine un capo amministrativo, prima Heinrich Worster e poi Michel. Le guardie del campo di Majdanek erano comandate dallo Sturmbannführer Walter Langleist e poi dallo Hauptsturmführer Martin Melzer ed erano costituite da reparti provenienti dai Totenkopfstandarten (le unità Testa di morto, che designavano i reparti di guardie dei campi) e da un battaglione di Schutzmannschaft (Schuma, reparti di ausiliari reclutati nelle regioni occupate) lituano[31]. Auschwitz[modifica | modifica sorgente] Accanto alle metodiche di annientamento degli autocarri a gas di Chelmno e delle camere a gas con monossido di carbonio della Aktion Reinhard lapparato della distruzione delle SS organizzò un terzo sistema più efficiente e complesso. In una regione boscosa e paludosa dellAlta Slesia, tra i fiumi Vistola e Soła, in un ambiente umido e nebbioso, sarebbe sorto il più grande, importante e micidiale centro di sterminio[32]. Auschwitz era una cittadina di circa 12.000 abitanti, nelle cui vicinanze erano ancora presenti baracche in rovina di ununità di cavalleria austriaca; lesercito tedesco vi stabilì inizialmente un reparto di truppe logistiche, ma lIspettorato dei campi di concentramento individuò questo posto isolato e il 21 febbraio 1940 Richard Glücks scrisse ad Himmler in termini favorevoli delle caratteristiche del luogo[33]. A primavera arrivarono le SS, guidate dal comandante designato del nuovo campo, Obersturmführer Rudolf Höss; inizialmente i detenuti erano prigionieri politici polacchi impiegati nel lavoro forzato per le SS, le quali estesero la loro giurisdizione in una vasta area circostante designata zona di interesse (Interessengebiet) in vista di ampliamenti delle strutture[34]. Lentrata del campo principale di Auschwitz (Auschwitz I). Allinizio del 1941 si verificò un fatto nuovo di grande importanza: dopo alcune discussioni, il 6 febbraio i dirigenti economici del Reich ed i responsabili della IG Farben, Fritz ter Meer, capo del comitato tecnico-produttivo, e Otto Ambros, vice direttore della industria di Ludwigshafen che dirigeva il programma Buna, decisero che la quarta fabbrica per la produzione della gomma sintetica (Buna IV) sarebbe stata costruita ad Auschwitz. Carl Krauch, plenipotenziario dellindustria chimica e massimo dirigente della IG Farben, e Hermann Göring chiesero la collaborazione di Himmler per la costruzione degli impianti e per la manodopera, ed il Reichsführer decise di evacuare la popolazione della cittadina e trasferirvi gli operai; inoltre tutti i prigionieri presenti nel campo sarebbero stati a disposizione della Buna IV per il lavoro coatto in condizioni estreme; il capo del Amt C (costruzioni) del WVHA di Pohl, Gruppenführer Hans Kammler, decise ledificazione di baracche per 18.000 prigionieri[35]. Sorse così dalla primavera del 1941 la IG Auschwitz, diretta dal dottor Walter Dürrfeld, con due impianti industriali: il Buna IV ed una fabbrica di acido acetico; la IG Farben e le SS collaborarono strettamente per lefficienza e lorganizzazione delle fabbriche e del campo dei lavoratori forzati annesso (Monowitz), le SS stesero le recinzioni, costruirono le baracche, organizzarono i corpi di guardia insieme con la polizia di fabbrica (Werkschutz)[36]. Il campo di lavoro di Monowitz, Auschwitz III. Una nuova iniziativa di Himmler e delle SS portò ad un terzo ampliamento del campo di Auschwitz; dopo linizio delloperazione Barbarossa le SS richiesero la disponibilità di una parte del gran numero di prigionieri di guerra sovietici e, dopo accordi con la Wehrmacht, venne quindi deciso di costruire un grande campo per prigionieri a Birkenau, unarea vuota in parte paludosa a circa due chilometri dal campo principale, dove vennero raccolti inizialmente circa 10.000 soldati sovietici catturati; Höss seppe che Hitler aveva dato incarico di preparsi ad accoglierne oltre 100.000[37]. In realtà dallestate 1941 era stata presa una decisione per la soluzione del problema ebraico che avrebbe coinvolto in modo decisivo il complesso concentrazionario in continua espansione di Auschwitz[38]. Dopo il colloquio tra Himmler e Höss in cui il capo delle SS motivò il ruolo centrale assegnato ad Auschwitz anche con la sua vicinanza ad importanti reti ferroviarie, Eichmann visitò il sito e studiò insieme a Höss i problemi dei trasporti. Nel frattempo il vice di Höss, Karl Fritzsch, sperimentò ad Auschwitz, in una cella del bunker, limpiego di acido cianidrico, disponibile nel campo per la disinfestazione da parassiti, su alcuni prigionieri russi; poco dopo Höss assistette ad un secondo esperimento organizzato nellobitorio del campo principale; il comandante di Auschwitz si convinse dellefficienza del metodo e così da febbraio 1942 lobitorio divenne la prima camera a gas con due forni nel crematorio[39]. In autunno era arrivato ad Auschwitz lingegnere Kurt Prüfer, esperto delle SS di crematori, dipendente della società J.A. Topf und Söhne di Erfurt che si incaricò della progettazione e costruzione degli impianti di gasazione[37]. Ben presto, di fronte alle crescenti richieste, Höss ed Eichmann individuarono due piccole fattorie a Birkeneau che vennero, dopo importanti modifiche strutturali, attivate per le gasazioni a marzo e a giugno 1942; le due nuove costruzioni furono denominate Bunker I (sul luogo della fattoria nota come la casa rossa) con due camere a gas e Bunker II con quattro camere a gas[40]. Himmler assistette alla procedura di annientamento con il gas nel Bunker II nel corso della sua visita al campo il 17 e 18 luglio 1942; pienamente soddisfatto annunciò a Höss che Eichmann avrebbe potenziato i trasporti e che Auschwitz doveva prepararsi a deportazioni in massa di ebrei da utilizzare come manodopera coatta per lindustria tedesca, gli inabili al lavoro sarebbero stati eliminati nelle camere a gas (gesondert untergebracht, sottoposti al trattamento speciale)[41]. La SS-Zentralbauleitung di Auschwitz (sezione centrale delle costruzioni), diretta dallo Sturmbannführer Karl Bischoff, si incaricò, in stretta cooperazione con numerose imprese private, dei grandi lavori di ampliamento del centro di sterminio; dopo linstallazioni dei cavi elettrici e delle condutture, furono costruite numerose baracche primitive a Birkenau, fu edificato un imponente sistema di torrette di guardia, venne steso ed elettrificato il filo spinato; soprattutto a Birkenau vennero progettate e costruite quattro grandi strutture (Bauwerke, progetti di edificio, numerati 30, 30a, 30b, 30c) per le nuove e più moderne camere a gas[42]. La costruzione di questi grandi complessi procedette dal luglio 1942 al aprile 1943; i quattro Bauwerke divennero i crematori II e III, entrambi con due camere a gas sotterranee e cinque fornaci, entrati in attività nel marzo e giugno 1943; il crematorio IV, con una camera a gas in superficie, doppia fornace e otto crogiuli, attivato per primo nel marzo 1943, e il crematorio V, con una camera a gas di superficie, doppia fornace e otto crogiuli, attivo dallaprile 1943. Queste strutture di annientamento permettevano di bruciare subito i cadaveri, che invece nei Bunker I e II dovevano essere sotterrati in fosse comuni con risultati deplorevoli. Nei crematori II e III lacido cianidrico in cristalli (Zyklon B) veniva gettato nei sotterranei attraverso gli sfiatatoi, mentre nelle camere di superficie dei crematori IV e V i cristalli venivano immessi attraverso le mura laterali nelle stanze, dove passavano allo stato gassoso[43]. Lentrata del campo di sterminio di Birkenau (Auschwitz II). Nella primavera del 1942 venne presa in considerazione lesigenza di costruire una stazione ferroviaria a Birkenau; venne progettata una linea ferrovia che attraversasse ledificio delle guardie allentrata, connessa con la linea che giungeva alla stazione preesistente di Auschwitz. Questo scalo dipendeva dalla Reichsbahndirektion Oppeln dellAlta Slesia, diretta prima da Wilhelm Pirath e poi da Hans Geitmann, subordinata a sua volta alla Generalbetriebsleitung Ost guidata da Ernst Emrich. I lavori per la nuava tratta ferroviaria proseguirono con molte difficoltà tecniche ed organizzative e furono completati solo nella primavera del 1944 quando la linea venne utilizzata per il trasporto degli ebrei ungheresi a Birkenau[44]. Rudolf Höss diresse lampliamento del centro di sterminio e condusse il programma di annientamento degli ebrei fino al novembre 1943, quando passò alla guida dello Amt D-I (lufficio centrale della sezione della WVHA responsabile dei campi) e venne sostituoito da Arthur Liebehenschel a cui successe nel luglio 1944, dopo un breve ritorno di Höss, Richard Baer. Il complesso quindi venne diviso in tre parti: il vecchio campo di Auschwitz (Auschwitz I, lo Stammlager, il campo originario), diretto prima dallo stesso Liebehenschel e poi da Baer; il centro di sterminio di Birkenau (Auschwitz II), guidato dallo Sturmbannführer Fritz Hartjenstein e poi dallo Hauptsturmführer Josef Kramer; il campo della IG Farben (Auschwitz III o Monowitz), sotto la direzione dello Hauptsturmführer Heinrich Schwarz[45]. Lapparato delle guardie dei tre campi era guidato dallo Sturmbannführer Hartjenstein che disponeva di cinque compagnie Totenkopfsturmbann ad Auschwitz I, di quattro compagnie più una compagnia di guardie con cani (Hundelstaffel) a Birkenau, e di una compagnia rinforzata dalla polizia di fabbrica a Monowitz; in totale le guardie SS, reclutate anche tra tedeschi etnici e tra personale di seconda scelta, raggiunsero il numero massimo di 3.500 uomini nel dicembre 1943 a fronte di una popolazione media di detenuti di circa 70.000 persone[46]. Ad Auschwitz la macchina dellannientamento raggiunse la sua massima efficienza. Rudolf Höss, non molto convinto dei metodi adottati da Christian Wirth con il monossido di carbonio nei campi della Aktion Reinhard, adottò invece lo Zyklon B che si rivelò molto più efficiente, manifestando il suo effetto letale in un tempo più breve (3-15 minuti); inoltre le camere a gas di Birkenau potevano contenere fino a 2.000 vittime per volta contro solo 200 a Treblinka; nellultimo periodo il centro di sterminio divenne in grado di sterminare fino a 6.000 persone al giorno[47]. Rudolf Höss, comandante del campo di sterminio di Auschwitz. Lo Zyklon era un prodotto chimico utilizzato per la lotta contro i parassiti per disinfestazioni industriali, disinfezione di abiti e disinfestazioni da pidocchi, prodotto dalla Degesch (Deutsche Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung mbH, Società tedesca di lotta contro i parassiti), unazienda di proprietà della IG Farben (42,5% del pacchetto azionario), della Degussa (42,5%) e della Goldschmidt (15%). In realtà la Degesch si limitava alla distribuzione dello Zyklon che era invece prodotto concretamente dalla Dessauer Werke a Dessau e dalla Kaliwerke a Kolín (vicino Praga), mentre lo stabilizzatore del composto chimico proveniva dalla IG Farben di Uerdingen. A sua volta due altre società si occupavano della vendita al dettaglio dello Zyklon: la Heli e la Tesch und Stabenow (Testa); era la Testa che assicurava le forniture alle strutture governative. La ripartizione dei quantitativi dello Zyklon era decisa da una sezione del ministero degli armamenti e della produzione di guerra di Albert Speer, la cosiddetta Commissione di lavoro disinfezione e lotta contro le epidemie che stabiliva lassegnazione del prodotto chimico tra espostazioni, ditte private e forze armate; le forniture alla SS dipendevano dal Deposito centrale dIgiene delle SS, diretto dal capo dellIgiene delle SS, Joachim Mrugowski[48]. Lo Zyklon era prodotto e venduto a varie concentrazioni in relazione al suo utilizzo, distinte da lettere dellalfabeto; la formulazione B, adoperata normalmente per la disinfezione dei vestiti, era quella impiegata ad Auschwitz. Le richieste dei quantitativi dello Zyklon B da parte del centro di sterminio partivano dal responsabile della disinfestazione, Obersturmführer Kurt Gerstein, e arrivavano allufficio di Mrugowski; lordinazione poi arrivava alla Testa, alla Degesch e alla Dessauer, da Dessau il prodotto veniva quindi inviato direttamente alla Divisione di disinfestazione e disinfezione di Auschwitz; le consegne venivano effettuate ogni sei settimane a causa dei problemi di deterioramento del prodotto e delle notevoli esigenze quantitative per le procedure di annientamento nelle camere a gas[49]. Meccanismo dellannientamento nei campi di sterminio[modifica | modifica sorgente] « Noi abbiamo avuto il coraggio di intraprendere questa grande e necessaria opera » (Affermazione di Odilo Globocnik, capo delle SS e della polizia del distretto di Lublino e responsabile della Aktion Reinhardt[50]) « E la punizione del cielo per tutti i miei crimini! » (Hermann Höfle, vice di Globocnik, dopo la morte per malattia dei suoi due bambini gemelli di pochi mesi nella primavera 1943[51]) Deportazioni nei centri di annientamento[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 22:51:49 +0000

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