Croce Verde Villa, una storia di radicamento nel - TopicsExpress



          

Croce Verde Villa, una storia di radicamento nel territorio. Intervistato il Presidente comm. Elvio Ivo Sassi, appena insignito di Benemerenza sanitaria da Giorgio Napolitano dopo diciotto anni di servizio Ed è pieno di soddisfazione e spirito di servizio, Sassi, quando lo incontriamo per la nostra chiacchierata. Da 18 anni nella sua carica (è il presidente di assistenza pubblica più longevo della provincia di Reggio Emilia), racconta con immutata energia il programma dell’iniziativa, fresco della Benemerenza sanitaria conferitagli il 19 luglio dal Presidente della Repubblica per il suo pluriennale impegno. Sassi ha ben chiara la chiave nevralgica dei risultati positivi ottenuti in questi decenni a Villa-Minozzo «La festa è dedicata ai nostri sostenitori che sono i cittadini residenti e quelli migrati nelle città, senza i quali tutto questo non sarebbe mai stato possibile. Ogni anno facciamo il punto della situazione con loro». E la popolazione risponde, sa quanto vitale per il territorio sia la realtà della Croce Verde, che non esaurisce i propri compiti quotidiani rispondendo alle necessità di carattere sanitario dei residenti, ma interviene anche nelle emergenze della protezione civile, abbracciando per competenza un territorio che va da Ligonchio a Civago. E quest’anno proprio sulla Protezione civile è incentrato il tema della festa. «Vogliamo mostrare che non siamo solo assistenza sanitaria e che operiamo nelle emergenze anche in stretta collaborazione fruttuosa con le consorelle di “altri colori” - puntualizza -. Presenteremo anche i cani da ricerca, utilissimi nelle prime 48 ore in casi di eventi sismici o slavine e più in generale nella ricerca di persone disperse, casistica questa non infrequente nel nostro territorio, che è montano e a vocazione turistica». Veicoli 4x4, ammodernamento del parco auto, una sede costruita in dieci anni di volontariato e aiuti cospicui con il 5x1000. Sassi è chiaro anche nel rivolgersi alle amministrazioni pubbliche: «Chiediamo ci sostengano nella ricerca dei volontari, nella sensibilizzazione della cittadinanza che è la nostra linfa; il nostro lavoro non sarebbe possibile senza tutti loro. Dobbiamo mantenere la gratuità dei servizi, che comportano costi altissimi e questi valori si conservano partecipando. Chiunque può pensarsi come nostro interlocutore, non c’è bisogno di salire necessariamente su un’ambulanza, ci aiutino con il loro tempo, con le loro professionalità diverse, con le donazioni. Fino a oggi è stato così e non possiamo che ringraziare di cuore la popolazione, l’Ospedale S. Anna con le proprie competenze e il 118…».
Posted on: Tue, 30 Jul 2013 20:36:10 +0000

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