Dal punto di vista personale, io devo molto a Costanzo Preve. Grazie al suo pensiero, ho avuto la possibilità di aprirmi la mente e liberarmi dalle gabbie mentali delle ideologie novecentesche. Quando facevo politica soffrivo molto, senza saperne il motivo. Mi sentivo emarginata, incompresa, a volte derisa o giudicata per i miei interessi artistici o per i miei gusti musicali. Alle assemblee non intervenivo mai, non parlavo mai. Io amputavo tutto ciò alla mia timidezza. Sì, è ovvio, io sono timida, ma non era questo il vero problema. Mi sono detta allora: “i rapporti di forza sono troppo duri per una donna ipersensibile come te. Non hai la stoffa per fare politica. E meglio che ti occupi di pittura e disegno”. Ed è quello che ho fatto. Poi ho capito che il mio silenzio era in realtà lesternalizzazione di un disagio profondo, che io percepivo solo a livello istintivo, ma che non ero in grado di razionalizzare. Grazie anche al pensiero di Preve ho potuto capire che quello che non andava era, come lo ha definito lo stesso Preve, il “nichilismo della sinistra”. Ciao Costanzo. Sono convinta che i semi che hai lanciato daranno tanti frutti!
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 20:57:32 +0000