Dopo aver ribadito una volta di più che Orgoglio Amaranto non ha - TopicsExpress



          

Dopo aver ribadito una volta di più che Orgoglio Amaranto non ha mai voluto, e non vuole nemmeno adesso, entrare nel merito di decisioni di natura tecnica che non riguardano le competenze di questo Comitato, il Direttivo intende chiarire alcuni aspetti strettamente connessi alle attività che ci stanno a cuore e che rappresentano una parte fondamentale della nostra “mission”. OA è nato con la convinzione che una società di calcio è un’azienda atipica, in cui a fronte di una proprietà materiale dell’azionista di maggioranza, esiste la proprietà morale che appartiene alla città intera e ai suoi tifosi che c’erano in passato, ci sono oggi e ci saranno in futuro. Quella di Arezzo è una piazza passionale che negli ultimi anni ha subito delusioni e vessazioni sportive di ogni tipo e che a volte manifesta il proprio disappunto in maniera focosa e sanguigna. Ma sempre nel rispetto dei canoni di civiltà. In qualsivoglia tipo di spettacolo, comprese le manifestazioni sportive, chi paga il biglietto e/o l’abbonamento ha diritto di criticare e dissentire. Fra l’altro una società, fra le poche in Italia, in grado di annoverare al suo interno un socio di minoranza che rappresenta un azionariato popolare vero, alimentato da tifosi che, specie nei momenti difficili, hanno sostenuto la società stessa, lo staff e i giocatori, invece di chiudersi a riccio dovrebbe confrontarsi serenamente e cercare quelle soluzioni condivise che possono portare l’Us Arezzo a raggiungere l’obiettivo dichiarato in estate. Il Direttivo di OA, a tal proposito, non può non constatare con rammarico che il Comitato è stato tenuto ai margini, o addirittura scavalcato, riguardo decisioni importanti che un socio di minoranza ha il diritto di conoscere, anche solo per il rispetto che si deve a chi fa parte dello stesso team di lavoro. Inoltre un maggior dialogo e un coinvolgimento fattivo di OA avrebbero probabilmente evitato le incomprensioni che purtroppo si stanno creando fra società, staff e squadra da una parte e tifosi dall’altra. A noi pare che continuando a immaginare subdoli complotti e nemici nascosti nell’ombra, si rischi di perdere di vista la situazione reale, senza affrontare e dunque risolvere i problemi che ci relegano in questo momento a –5 dalla vetta della classifica. Nello sport bisogna accettare anche le sconfitte se gli avversari si dimostrano più forti, ma farsi del male da soli è masochismo fine a se stesso. Orgoglio Amaranto resta al suo posto, con tutti i doveri e i diritti che gli competono, con inesauribile entusiasmo e aspetta di fare la sua parte solo ed esclusivamente per il bene della nostra amata squadra del cuore. Forza Arezzo. Consiglio Direttivo Orgoglio Amaranto
Posted on: Wed, 04 Dec 2013 16:43:52 +0000

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