Ecco il mio intervento in Consiglio Regionale avente come - TopicsExpress



          

Ecco il mio intervento in Consiglio Regionale avente come argomento: "Riduzione dei costi della politica in attuazione." Innanzitutto io volevo, essendo anche stato il relatore in Commissione, di questo provvedimento, ringraziare il relatore, che ora vedo assente, soprattutto i funzionari e il gruppo di lavoro, perché, secondo me, abbiamo fatto un ottimo lavoro, e la legge che andiamo oggi ad approvare è una legge equilibrata. E’ una legge, sì, equilibrata, però non vi nascondo che, in realtà io non volevo, signor Presidente, neanche intervenire, perché questo è un argomento decisamente abbastanza specioso, difficile da trattare, non mi appassiona più di tanto. Perché anche se noi avessimo messo le nostre prebende a 1.000 euro al mese, anche questo sarebbe stato considerato un costo, “la casta”, troppo, “voi siete dei lazzaroni”, “magari anche, soprattutto, chi viene dalla precedente legislatura”, “un gruppo di cialtroni che nulla ha a che fare con la politica, e quindi perché anche pagarvi?”. Quindi è difficile entrare nel dettaglio, secondo me, su quanto è giusto debba prendere un Consigliere regionale, perché tanto non ne verremo mai ad una, è un argomento troppo... agli occhi dell’opinione, ma anche agli occhi, forse, tra di noi, non ci crediamo più di tanto. Qui, in realtà - e, ahimè, essendo medico, mi piace sempre fare un po’ esempi da medico - c’è veramente un malato, non dico che è moribondo, ma grave, che in qualche modo si sta cercando, non dico di resuscitare, quantomeno di curare nel miglior modo possibile. E’ un po’ la democrazia. Tant’è che, giustamente, Parolini ha definito questa legge “la legge sulla democrazia”, “una legge di democrazia”, e ti ringrazio che tu l’abbia detto. Ma non solo il malato è la democrazia, ma la politica. E’ la politica tutta. Perché io non vi nascondo, quando partecipo, magari, anche ad altri convegni medici, o con le persone con le quali normalmente mi sono rapportato in questi anni, anche per la mia professione, il fatto di dire che sei politico, in fondo, ancora oggi, la gente ti guarda con sospetto, ed è indubbio che tutto quello che è accaduto, anche in questi anni, da Fiorito in poi, non ha aiutato questa visione della politica, che io credo che, realmente, sia - diceva prima, giustamente, Galli -, non è proprio la citazione dell’ultimo Papa, ma di un Papa precedente, che io vedo, ancora oggi, la politica come la più alta forma di carità. Io credo ancora fortemente nella politica, e credo ancora fortemente nel lavoro che noi facciamo, anche in modo più o meno silenzioso, nelle Commissioni, nei lavori, perché quando uno vuole essere serio, nella propria vita, se è serio anche nel piccolo, come può essere nei lavori di Commissione, sarà serio anche nel grande. E credo che l’impegno che ciascuno di noi debba assumere, di fronte ai nostri cittadini, sia, innanzitutto, una serietà nel lavoro in cui fa. Io questo realmente rivendico, perché io non mi sento un cialtrone, perché ho fatto tre anni della precedente legislatura. Io non mi sento, cari colleghi, un cialtrone, anche se ci sono delle inchieste in corso per i presunti scandali che sono accaduti nella precedente legislatura, che poi dovranno essere verificati, poi c’è la magistratura che sta indagando, faccia il suo corso, faccia quel che deve fare, chi ha sbagliato è giusto che paghi, però io vi assicuro che non mi sento un cialtrone per tutto quello che è accaduto, né io, veramente, mi viene proprio l’allergia, il ribrezzo ad essere considerato sempre un cialtrone per quello che è accaduto, che deve essere ancora tutto dimostrato, perché di lavoro, vi assicuro, anche nella precedente legislatura, ne abbiamo fatto, e ne abbiamo fatto tanto e tanto e bene, checché risolini uno possa fare. Vi dicevo, c’è un malato grave, che è la democrazia. Ma io credo che i nostri cittadini ci giudichino non tanto sugli scontrini, se portiamo gli 8.000 euro a 7.000, a 6.000, a 5.000, a 4.000, a 2.000, a 3.000, a 1.000 euro, anzi, forse un giorno dovremo pagare, noi, per fare la politica, ma io credo che la gente aspetti delle risposte serie e concrete, da noi, ma riguardo il tema soprattutto dell’occupazione, del lavoro. E’ giusto dare un segnale, sono il primo a dirlo, per l’amor di Dio, è giusto, e anche certi stimoli che anche voi avete dato ben vengano, non dico nulla, ma io credo che la gente ci giudichi e giudichi il nostro lavoro e la serietà del nostro lavoro ma proprio su queste tematiche, sul lavoro, l’occupazione. Ma chi se ne frega, fino ad un certo punto, degli scontrini. Adesso, ovunque vado in vacanza, mi tengo anch’io gli scontrini. Ma alla gente non gliene frega più nulla. Non gliene frega più nulla. E vedete anche l’ultimo dato elettorale, quello che noi stiamo uccidendo è la democrazia. Il 30% - adesso è il 40, poi sarà il 30 - della gente andrà a partecipare al voto, perché ha una nausea generalizzata, di quello che è la politica. E su questo noi dobbiamo tornare, veramente, a testa alta, ad essere politici veri, non tanto... Sì, noi possiamo aumentare, scusate, ma io lo cito sempre, perché ce l’ho qua, la tazzina del caffè da 0,70 a 1 euro, che sono quei provvedimenti, sì, insomma, simpatici, giusto, ma non è su quello che ci giudica la gente, la gente ci giudica, sì, anche, parzialmente su questo, ma ci giudica soprattutto: ma voi, come vi impegnate a trovare nuovi posti di lavoro? Ma voi come vi impegnate per l’occupazione? Ma voi che cosa fate per il nostro sistema socio-sanitario? Per i nostri disabili, che devono avere più fondi? E’ su questo che la gente ci giudica. E’ su questo che soprattutto noi dobbiamo impegnarci, affinché i nostri cittadini lombardi possano avere realmente un futuro e non - e non - su quanto noi paghiamo o la tazzina del caffè o se noi abbiamo portato il nostro stipendio da 5, 6, 7, 8, tanto non sarà mai sufficiente. Ma secondo voi è giusto che un Presidente di Regione Lombardia, che ha la gestione di 23 miliardi di euro all’anno, guadagni sicuramente un ottimo stipendio, se non sbaglio, 1.000 più, 1.000 meno, 9.000 euro netti al mese? Secondo voi è una cosa giusta? E’ un ottimo stipendio, certo, ma io credo che per le responsabilità che uno ha, per i rischi professionali che uno ha, ma qualsiasi manager di una grande azienda, di una grande non solo multinazionale, di qualsiasi grande azienda, anche pubblica, ma 9.000 euro netti al mese ma li guadagna un dirigente, pur bravo, ma normale, ma un Presidente di Regione Lombardia, che ha l’amministrazione - giusto, Assessore Garavaglia? - di 23 miliardi di euro all’anno, ma in qualsiasi Paese altro al mondo guadagnerebbe ben di più. Allora, cos’è che voglio dire, sostanzialmente? Cari colleghi, noi dobbiamo tornare ad essere un po’ con i piedi per terra, credo che la gente sicuramente apprezza e apprezzerà quello che abbiamo fatto e, ribadisco, questa legge è una legge assolutamente equilibrata. Però dobbiamo realmente, scusate la ripetizione, perché io credo che la situazione, soprattutto nella nostra Regione, sia assolutamente drammatica, le vere risposte che noi dobbiamo dare sono ben altre. Questa è una legge che comunque porterà ad avere, sostanzialmente, i nostri Consiglieri, non torno su tutte le cifre, che sono già state, giustamente, dette, come dicevi tu Galli “5 centesimi all’anno per cittadino lombardo”, quindi assolutamente irrisorio, andremo a guadagnare circa la metà, rispetto ad un Parlamentare, di tutte le correnti politiche dei Parlamentari, perché nessuno, a Roma, di nessuna corrente politica, si è ridotto lo stipendio. L’unica Regione che ha ridotto più delle altre, è vero, è giusto ricordarlo, è solo la Regione Lombardia. Ultima cosa, però, mi consenta, Consigliere Brambilla, lei ha accusato la maggioranza che noi abbiamo gettato discredito all’immagine della politica. Chiudo. Non sono propriamente d’accordo, c’è chi ha i mazzi di fiori, c’è chi ha i pranzi o altro. Io credo che il discredito ma, soprattutto - non mi piace parlare di discredito - il fatto di rilanciare un’attività politica, seria, onesta e trasparente, dobbiamo essere tutti a farlo, Consigliere Brambilla. Possiamo fare, anche qui, la rincorsa a chi ha dato più o meno discredito, ripeto, la magistratura poi guarderà e sta guardando, ma questa è una corsa... c’è chi corre a chi - mi scuso con le signore - ce l’ha più duro e c’è chi corre a chi, invece, è più cattivo con l’avversario. Io credo che l’unica corsa, vera, che noi dobbiamo fare, è sulle risposte ai nostri cittadini lombardi. Chiudo dicendo: io spero che questa legge venga approvata, essendo, appunto... anzi, sono sicuro che verrà approvata, e sarà una legge che sarà modello, anche in questo caso, anche per tutto il nostro Paese, però la legge vera è quella che noi dovremo fare, ciascuno di noi - ovviamente “legge” lo dico in termine assolutamente metaforico - in modo serio, laddove saremo chiamati a svolgere la nostra attività politica, rispondendo realmente ai veri bisogni reali dei nostri cittadini.
Posted on: Wed, 19 Jun 2013 07:56:51 +0000

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