Gianluca Colucci L’idolatria – Dio per mezzo d’Israele ha - TopicsExpress



          

Gianluca Colucci L’idolatria – Dio per mezzo d’Israele ha insegnato che l’idolatria è un rito inutile, che offende il Creatore. Egli ha severamente imposto ad Israele di rifuggire dagli idoli: "Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite né statue, e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa, perché io sono l’Eterno, l’Iddio vostro" (Lv 26:1). E Dio maledice chiunque si costruisce "immagine scolpita": "Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di getto, cosa abominevole per l’Eterno…" (Dt 27:15). Dio ordina la distruzione dell’idolatria: "Tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi, e non servirai loro. Non farai quello ch’essi fanno; ma distruggerai interamente quegli dèi e spezzerai le loro colonne" (Es 23:24);"caccerete d’innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di getto e demolirete tutti i luoghi alti" (Nm 33:52);"Distruggerete interamente tutti i luoghi dove le nazioni che state per cacciare servono i loro dèi" (Dt 12:2). Queste prescrizioni, descritte dalla Bibbia, mostrano che Dio non tollera l’idolatria, e un giorno, al ritorno di Cristo, tutta l’idolatria, di qualsiasi specie, sarà distrutta: "L’alterigia dell’uomo del volgo sarà abbassata, e l’orgoglio dei grandi sarà umiliato; l’Eterno solo sarà esaltato in quel giorno. Gl’idoli scompariranno del tutto… In quel giorno, gli uomini getteranno ai topi ed ai pipistrelli gl’idoli d’argento e gl’idoli d’oro che s’erano fatti per adorarli" (Is 2:17-20). Il Piano di Dio non prevede di estirpare l’idolatria in questo tempo. Egli è paziente (2 Pt 3:9) per attuare ciò che ha predisposto: questo non è ancora il tempo della salvezza, lo sarà quando tutti gli uomini potranno giungere alla conoscenza della verità (1 Tm 2:4). Poi Dio ha codificato i Comandamenti contro l’idolatria, inserendoli nel Decalogo, che consegnò ad Israele. E Israele è stato accomunato al popolo cristiano (Ef 2:14-16): la Chiesa di Dio. Ecco unito, in un solo popolo, il popolo di Dio, avendo una sola Legge, la Legge di Mosè (At 15:21), depurata di quelle cerimonie che dovevano durare fino a Cristo. I Dieci Comandamenti – Questi comandamenti sono la base del Cristianesimo: ognuno di essi è un pilastro del fondamento di Cristo; l’osservanza integrale è l’ossatura portante del Cristianesimo; ma se uno solo venisse a mancare (Gc 2:10), crollerebbe l’equilibrio del fondamento di Cristo (1 Cor 3:11). Come vedremo più avanti, il Cristianesimo ha fallito, perché se ne è allontanato, mancando di osservare tre punti che riguardano Dio: Il Primo: "Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ha tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù. Non avere altri dèi nel mio cospetto"; Gesù Cristo, per maggiore precisione anche se è già chiaro il Comandamento, aggiunge: "Adora il Signore Iddio tuo, e a Lui solo rendi il tuo culto". Il culto dei ‘santi’ e delle reliquie è da considerarsi idolatria. Inoltre, la Bibbia insegna che neppure agli angeli è dovuto il culto (Ap 19:10; 22:8-9) e ribadisce che il culto è dovuto solo a Dio. Il Secondo: "Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro…"; la Bibbia insegna di adorare Dio in spirito e verità (Gv 4:23), il Comandamento stigmatizza il culto delle statue ed immagini, un rito prettamente pagano. Il Quarto: "Ricordati del giorno di riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fai in essi ogni opera tua; ma il settimo è giorno di riposo [Sabato], sacro all’Eterno"; nel IV secolo, l’Imperatore Costantino impose l’osservanza del riposo nel primo giorno della settimana, dedicato al dio Sole (oggi ne conserva ancora il significato: SUNDAY e SONNTAG). Con la violazione di questi tre Comandamenti, il Cristianesimo ha cancellato il culto dell’unico Dio, introducendo dottrine. I santuari o luoghi di culto – I "gran segni e prodigi" dei nostri tempi potrebbero sviare dalla verità, invece di essere di monito, come Gesù Cristo raccomanda: "Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là’, non lo credete; poiché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto" (Mt 24:23-25). Certi MIRACOLI o APPARIZIONI o MESSAGGI (gran segni e prodigi) vengono attribuiti a Dio, ma Cristo ha prevenuto questo inganno, avvertendo di non credere. Tuttavia questi "prodigi bugiardi" avvengono. Qual è la spiegazione? Perché Dio li permette? È la stessa Parola di Dio a fornircene la soluzione: "La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi; e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per essere salvati. E perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità siano giudicati" (2 Ts 2:9-12). La Bibbia insegna che Dio non abita nei santuari o luoghi di culto: 1) una fonte sicura, Gesù Cristo, dice: "Ecco ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; eccolo è nelle stanze interne, non lo credete" (Mt 24:25-26). 2) Il martire Stefano, dice: "L’Altissimo però non abita in templi fatti da mani d’uomini…" (At 7:48). 3) Paolo conferma e dice: "L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti d’opera di mano; e non è servito da mani d’uomini" (At 17:24-25). Questa verità della Bibbia fa giustizia, annullando la dottrina che vorrebbe affermare che Dio è presenza vivente, sostanza materiale, che risiederebbe nei ‘templi’. Ma Dio lo esclude: è Spirito e la sua dimora è il terzo cielo: "… Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi…" (Is 66:1). Triste conclusione: Dio odia l’idolatria ma, nell’èra cristiana, si è limitato solo a proibirla; ma "l’iniquità sarà moltiplicata" (Mt 24:12) ed il peccato, che è la violazione della Legge di Dio (1 Gv 3:4), giudicherà il Cristianesimo. Pietro disse che "gli uomini ignoranti e instabili" torcono le Scritture a "propria perdizione" (2 Pt 3:16): ed è avvenuto!
Posted on: Fri, 16 Aug 2013 23:36:50 +0000

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