Gli ulivi di Van Gogh - Scritto da Pierluigi Casalino - TopicsExpress



          

Gli ulivi di Van Gogh - Scritto da Pierluigi Casalino “E’un uliveto, un grande quadro completo, delicato e profondo…E’il più bello di tutti, perché non c’è niente in esso che crei il minimo disturbo”. Così si esprimeva Helene Kroller Muller, descrivendo il 13 aprile 1912 l’acquisto dello straordinario dipinto “L’Uliveto” di Vincent Van Gogh (1853-1890), ultima opera ad entrare nella sua prestigiosa collezione. “L’Uliveto”, uscì dal genio inquietante di Van Gogh nel 1889, appena un anno prima del tragico gesto suicida, che pose fine alla tormentata esistenza del pittore, minata da un “male oscuro”, allora incurabile. Lo splendido paesaggio de “L’Uliveto” conclude la mostra dedicata a Van Gogh dai Musei di Santa Giulia. I lavori esposti sono 150, tutti prestati dal museo Kroller Muller di Otterlo, in Olanda, dove la collezione di Helene confluì nel 1938: dipinti, acquarelli e disegni, eseguiti nel periodo olandese, il primo e meno conosciuto dei periodi dell’artista, ma certamente uno dei momenti più significativi nella ricostruzione dell’evoluzione di Van Gogh. Una pagina del diario intimo, rappresentazione del suo percorso di uomo e di artista. Van Gogh, infatti, aveva iniziato come disegnatore autodidatta, dopo aver invano tentato di darsi al commercio e successivamente alla religione. Diventò pittore soltanto a 30 anni, rappresentando poveri e disperati dell’Aja e di Neuen, in Olanda. La svolta si ebbe nel 1886, quando il fratello Theo, mercante di quadri, lo invitò a Parigi. E’nella capitale francese, e poi in Provenza, che Van Gogh scoprì gli impressionisti, e rende più chiara la sua tavolozza, inventando un repertorio unico di colori: gialli, ma anche verdi e blu, spremuti direttamente dal tubetto sulla tela, senza prima tracciare il contorno.“L’Uliveto”costituisce un esempio di tale scelta agitata e affascinante, autentico tema musicale dai toni freddi, dove il movimento dei rami si trasmette al cielo e al prato circostante: come un mare mosso dalla stessa onda. Forse un raro momento di tregua nella tempesta della sensibilità sconvolta dell’Autore, animato dalla ricerca di una sofferta armonia con la natura, attraverso il recupero di un mito ancestrale della civiltà mediterranea. aletheia.it/wordpress/wp-content/uploads/2010/11/uliveto.jpg
Posted on: Tue, 30 Jul 2013 08:02:37 +0000

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