IL DECANO DEI TIFERNATI COMPIE 108 ANNI!... «Dante Parlani è - TopicsExpress



          

IL DECANO DEI TIFERNATI COMPIE 108 ANNI!... «Dante Parlani è nato il 23 novembre 1905 in località Chimafucci nel comune marchigiano di Apecchio, in Provincia di Pesaro e Urbino. Dopo aver svolto il servizio militare nella Cavalleria leggera di Pisa, si sposò nel 1932 con Maria Angori, una Maestra di Carlano, piccolo borgo rurale poco distante da Apecchio. Nel 1933 la passione per l’agricoltura e la particolare predisposizione ai contatti umani indussero l’Ingegner Palleri a nominarlo Amministratore di due poderi, il Cancello e la Gambina. Cinque anni dopo due possidenti, Giuffrè e Di Bartolo, gli affidarono l’azienda del Piano. La sua fama di buon fattore era tale che il Commendator Benvenuti nel 1939 lo nominò amministratore prima di dodici, poi di ventinove poderi, per un totale di 1.470 ettari. Gestì inoltre i poderi della Scuola operaia di Città di Castello, l’azienda degli eredi Buitoni e la tenuta di Caifirenze - Carlano di 1.200 ettari, formata da 30 poderi: in cinquant’anni di attività, dal 1933 al 1983, ha amministrato fino a 110 poderi. Nel 1945, durante la guerra, mentre si trovava nei pressi del Piano di Velluto, podere da lui amministrato, si salvò miracolosamente da un aereo americano precipitato in Voc. Careccia. Nel 1950 è stato nominato Cavaliere Ufficiale dell’Ordine di San Giorgio d’Antiochia; un anno dopo è Presidente del Sindacato Coltivatori del Comune di Apecchio e viene eletto alla carica di Consigliere comunale; ricopre poi l’incarico di Consigliere della Cassa di Risparmio locale. Ottiene dei riconoscimenti anche per la sua attività professionale di fattore: viene premiato dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste per aver contribuito con il suo lavoro ad incrementare la produttività agraria, e nel 1982 la Fattoria Autonoma Tabacchi di Città di Castello gli riconosce con un premio il merito di aver favorito, con la sua opera, lo sviluppo della tabacchicoltura nell’Alta Valle del Tevere; dallo stesso anno entra a far parte del Collegio dei probiviri della stessa F.A.T. Nel 1984 si cimenta anche nel ruolo di attore partecipando al film di RAI Tre dal titolo “Dopo il tramonto”, girato nelle campagne tra Apecchio e Città di Castello con la partecipazione di numerosi altri cittadini apecchiesi e tifernati: qui Parlani, guarda caso, impersona proprio il ruolo del padrone. A lui il destino ha voluto riservare lo straordinario regalo di poter vivere tutti i suoi anni in splendida forma fisica e mentale: la sua figura asciutta, i suoi occhi vivaci, il sorriso cordiale, il portamento elegante, una incredibile lucidità e prontezza nell’eloquio induce a pensare che forse il segreto della sua longevità potrebbe risiedere proprio nella serenità interiore, determinata dalla convinzione di aver vissuto una vita operosa sorretta da onesti principi e saggi pensieri, da una fede e una moralità alle quali non ha mai rinunciato nonostante il mutare dei tempi. Notizie biografiche su Dante Parlani sono state pubblicate il 12 agosto 2004 in un articolo pubblicato sul Resto del Carlino intitolato Il fattore più saggio ha 99 primavere»... Fin qui alcune note biografiche riassunte da “TRG media” e “Sistema Archivistico Nazionale”; nonno di alcuni miei amici e amiche, del Cavalier Parlani ricordo un piccolissimo episodio che descrive però benissimo il suo tratto signorile e generoso: in una tarda serata di ottobre degli anni ’80, coi fratelli Franchi (Mario “Saso” e Franco “Mezzalira”) e altri amici della Mattonata eravamo impegnati a sistemare i festoni per il Corso Vittorio Emanuele, in vista dell’imminente festa del Rione; il Cavaliere, di ritorno dalla rituale serata trascorsa al Bar Tre Bis, ci vede, ci saluta, poi sale in casa e di lì a poco ne ridiscende con una bottiglia di buon vino e dei bicchieri, invitandoci a bere alla sua salute... “Ad multos annos”, Cavaliere!...
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 23:44:47 +0000

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