Il governo lancia qualche briciola agli italiani affamati e poi, - TopicsExpress



          

Il governo lancia qualche briciola agli italiani affamati e poi, sotto il tavolo, si frega la pagnotta. La legge di Stabilità è ancora in fasce ed è già figlia di nessuno. La maggioranza delle larghe fratture lha messa nella ruota degli esposti, si dissocia e promette profonde modifiche in Parlamento. Dopo la caramellina dello sconto sul cuneo fiscale, i 14 euro al mese della solita elemosina meglio che niente, ecco la medicina amara della possibile stangata sulle accise (benzina, sigarette...) fino a 10 miliardi nel 2017, una tagliola pronta a scattare dal 2015 se nel frattempo non arriveranno 2,2 miliardi dallennesima, sbandierata e decantata spending review, un oggetto mitico e misterioso, una landa incognita, la mitica Atlantide degli ultimi governi. Lo spread scende? Si sa che esso è determinato da un ristretto club di fondi e banche daffari che speculano sui titoli di Stato, quel club finanziario a 18 buche che difende Letta e questo sistema. Vogliono un uomo solo al comando, e questa legge è di stabilità perché punta a garantire solo la loro stabilità. Manovra della ripartenza e della crescita? Ecco perché non sarà così. - lo sconto sul cuneo fiscale da 14 euro al mese per i lavoratori dipendenti rischia di essere vanificato dal taglio alle detrazioni Irpef (19%) per spese come salute, formazione, mutui, etc...; - il modesto beneficio sul cuneo riguarda solo 16 milioni di lavoratori dipendenti. Ma il taglio al 18 e poi al 17% delle detrazioni Irpef colpirà anche pensionati o lavoratori autonomi che non beneficiano di nessun aumento della detrazione. Inoltre agiranno retroattivamente già dal 2013, alla faccia dello Statuto del contribuente; - sui redditi più bassi, anche per i lavoratori dipendenti il beneficio sul cuneo fiscale rischia di essere annullato da altre detrazioni (coniuge, figli a carico). Chi finisce in no-tax area, infatti, non paga tasse, ma non ha nemmeno benefici; - si profila una stangata clamorosa sulle accise di benzina, sigarette e altro. E la solita clausola di salvaguardia a copertura della futura spending review. Il governo non si fida mai delle proprie misure e allora è sempre pronto a un piano B che è la consueta fregatura; - lecobonus andrebbe non solo prorogato ma stabilizzato; - dentro lacronimo infelice della Trise cè la Tasi, limposta immobiliare sui servizi dei comuni che pagheranno anche gli inquilini: ma non li paghiamo già tutti con laddizionale comunale Irpef? E illegittimo tassare due volte la stessa prestazione; - Alfano aveva sbandierato: La parola Imu sparisce dai prontuari dei commercialisti. Invece continuano a pagarla le seconde case e le prime di lusso (spesso finto lusso); - il blocco del turn over fa invecchiare la Pubblica amministrazione e abbassa il tasso di innovazione ed efficienza; - è odiosa lerogazione differita del Tfr nel pubblico impiego: il neo-pensionato spesso ci ha costruito sopra i progetti di una vita; - si trovano sempre i soldi per le scuole private. E quella pubblica? - 400 milioni per lobbrobrio del Mose e appena 20 milioni per la banda larga: E questo un Paese che scommette sulla sostenibilità e sulleconomia immateriale della conoscenza? - addio al Fondo affitti attivato con la legge di stabilità del 2013. Tanto lemergenza abitativa non esiste per questo governo; - cè la solita manciata di tasse e contributi occulti come i 50 euro per laccesso agli esami da avvocato o ai concorsi per magistrati e notai. E poi 16 euro di imposta forfettaria per le istanze da e verso le pubbliche amministrazioni; - perché non inasprire la tassazione sulle rendite finanziarie? No, meglio proteggere i soliti potenti; - come farà un governo in queste condizioni a trovare gli oltre 2 miliardi che servono per cancellare la seconda rata Imu 2013? Tranquilli: inventeranno labituale scandaletto per distrarci.
Posted on: Fri, 18 Oct 2013 06:37:28 +0000

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