La Siberia è un territorio della Russia compreso tra i monti - TopicsExpress



          

La Siberia è un territorio della Russia compreso tra i monti Urali e lOceano Pacifico con un estensione di 9.653.000 km2. La densità di popolazione è solo di 3 abitanti per Km2. La parte occidentale della Siberia è pianeggiante e quella orientale montuosa. I fiumi principali sono lOb, il Jenisej ed il Lena. Le città più importanti sono Čeljabinsk, Omsk, Novosibirsk, Krasnojarsk, Irkutsk, Habarovsk, Vladivostok e Jakutsk. Mappa delle città Siberiane La storia della Siberia può essere fatta risalire alle prime incursioni nomadi degli sciiti (Pazyryk) e Xiongnu. Entrambe avvennero prima dellera cristiana. Le steppe della Siberia meridionale videro una succesione di imperi nomadici, comprendendo lImpero Turco e lImpero Mongolo. Nel Medioevo il buddhismo lamaista si estese nel territorio al sud del lago Baikal. Un momento di svolta nella sua storia fu larrivo dei russi nel XVI e nel XVII secoli, in unopera di assimilazione simile a quella delle Americhe, ma completata più rapidamente. NellImpero Russo la Siberia fu una terra agricola, con popolazione scarsa, e servì come un luogo di esilio, ad esempio per i decabristi e Fjodor Dostojevskij. Nel XX secolo ebbero luogo la costruzione della Ferrovia Transiberiana, la scoperta delle enormi risorse minerarie e lampia industrializzazione. Le rive dei laghi siberiani che riempivano le bassure nelletà lacustrine sono piene dei resti datati al neolitico. Innumerevoli tumuli (kurgan), forni e altri artefatti testimoniano la presenza di una popolazione consistente. Durante la grande migrazione nellAsia dallest allovest molti popoli probabilmente furono spinti più al nord e costretti a migrare in Siberia. Le onde di migrazione successive li spinsero ancora più al nord, nelle terre poco fertili dove si sciolsero. Secondo Vasilij Radlov i più antichi abitanti della Siberia furono gli jenisseiani, che parlavano una lingua diversa dalle lingue uralo-altaiche. Alcuni loro discendenti (jenets o jenisseiani, sajan-ostiak e ket vivono oggi sui monti Saiani. Agli jenisseiani seguirono gli ugro-samoiedi, anchessi provenienti dagli altopiani e costretti, probabilmente durante la grande migrazione degli unni nel III secolo a.C., ad attraversare i monti Altai e Saiani e ad entrare nella Siberia. A loro devono essere attribuiti quei numerosi resti delletà del bronzo che sono dispersi in tutta la Siberia meridionale. Gli ugro-samoiedi non conobbero il ferro, ma eccelsero nel lavoro col bronzo, largento e loro. I loro ornamenti e gli strumenti di bronzo, spesso levigati, mostrano un gusto artistico significativo. I loro campi irrigati coprirono grandi aree di lotti fertili. In generale, la loro civilizzazione fu superiore a quelle successive. Otto secoli dopo popoli turchi come gli hakasi e gli uiguri giunsero nel centro della siberia meridionale. Questi invasori lasciarono tracce numerose della loro permanenza, e nei loro resti possono essere distinti facilmente due periodi storici diversi. Conobbero il ferro e impararono dalle popolazioni sottomesse larte di colata del bronzo, che utilizzarono solo per scopi decorativi, e diedero a questa arte un ancora maggiore gusto artistico. Le loro opere ceramiche sono molto più perfezionate e più artistiche di quelle delletà del bronzo, e i loro ornamenti sono annoverati nelle migliori collezioni del Museo Hermitage a San Pietroburgo. Museo Hermitage L impero turco degli hakasi durò fino al XIII secolo, quando i mongoli sotto Genghis Khan li conquistarono e distrussero la loro civiltà. Lo studio delle tombe scoperte fa osservare una drastica recessione. Il territorio raggiunse quel bassissimo livello che videro i russi al loro arrivo nel XVI secolo.
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 10:16:02 +0000

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