La chiesa dellAssunta di Capracotta. . Una canonica da - TopicsExpress



          

La chiesa dellAssunta di Capracotta. . Una canonica da costruire. Un paese in rivolta. E nel mezzo una scomunica ai danni di un imprenditore locale che guida la crociata contro lopera. A sconvolgere la quiete di Capracotta, cittadina molisana di quasi 1.000 abitanti a 1.450 metri daltitudine che Alberto Sordi ne Il Conte Max definì «una Cortina in miniatura», è stato il parroco della chiesa dellAssunta, don Elio Venditti che ha deciso di edificare una nuova canonica («opera pastorale» secondo la definizione del prelato) di 500 metri quadrati. A spese dei contribuenti. E a ridosso della chiesa costruita tra il 1749 e il 1757. LA CANONICA DA 1 MLN. Se nella ricca Germania il vescovo di Limburg Franz-Peter Tebartz-van Elst per la residenza episcopale - una reggia con cappella privata, giardino, cantina per le reliquie, stanze per il vicariato e per i suoi assistenti - aveva stanziato 5 milioni di euro, presto lievitati a 31, nellItalia schiacciata dalla crisi si prevede che la nuova canonica del parroco di Capracotta possa costare fino a 1 milione di euro. Una cifra che, nella «Chiesa povera» tanto predicata da papa Francesco, ha scatenato le proteste dei capracottesi. Anche se don Elio, interpellato da Lettera43.it ha smentito lentità della cifra, pur non chiarendo la reale spesa. E ha negato che qualcuno abbia mai contestato la sua iniziativa. VIA LIBERA DEL COMUNE. Lautorizzazione del progetto da parte del Comune è datata 2001. Ma anche in questo caso cè un giallo. Lex sindaco Pasquale Di Nucci diede il via libera alla costruzione su una zona che in passato era «unarea a verde», trasformandola in «zona edificabile». Si trattò, come ha spiegato lattuale primo cittadino di Capracotta, Vincenzo Antonio Monaco, di «un unico atto con cui si approvò il progetto e contemporaneamente la variante dellarea». Anche la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici del Molise, pur dopo cinque rinvii, ha dato il suo avallo. Così come monsignor Domenico Angelo Scotti, vescovo di Trivento, la diocesi cui appartiene Capracotta, che ha benedetto il progetto. Dalla Cei sono arrivati 400 mila euro Il sindaco di Capracotta, Vincenzo Antonio Monaco. . Il mistero riguarda i finanziatori della nuova canonica - che prevede «un piccolo oratorio e un salone per conferenze culturali» - i cui lavori, dopo un primo stop, sono iniziati prima dellestate. Dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) sono arrivati 400 mila euro prelevati direttamente dai fondi per gli edifici di culto. USATO L8 PER MILLE. Il contributo ricevuto dall8 per mille alla Chiesa, come ha spiegato monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, «non copre mai lintera spesa dei lavori, ma fino al 50%». Il sindaco ha però svelato che la «Cei si prevede paghi il 75-80% dellopera». Resta quindi da capire da dove arrivi il resto dei fondi, considerando che con i 400 mila euro don Elio, a quanto risulta, ha pagato anche il progettista della nuova canonica (50 mila euro). IL NIET DEL CONSULTORIO. Il Consultorio diocesano, lente giuridico che rappresenta tutte le parrocchie della diocesi di Trivento, è stato tra i primi a rivolgersi al parroco di Capracotta per fare chiarezza. Tutti i sei componenti, in tre distinte sedute, hanno manifestato lavversione al progetto, soprattutto a fronte del fatto che don Elio sè rifiutato di svelare la reale entità della spesa anche a chi deve controllare i conti delle parrocchie. IL VESCOVO HA 350 MILA EURO. Il Consultorio diocesano è certo che non possa intervenire la curia di Trivento. Il vescovo, infatti, amministra appena 350 mila euro, che sono necessari per coprire le spese delle 70 parrocchie che compongono la diocesi. La comunità cattolica di Capracotta non può certo sobbarcarsi il resto delle spese. Quindi il rischio è che la canonica resti unopera incompiuta. Cittadini in protesta con la raccolta di firme Il vescovo di Trivento, monsignor Domenico Angelo Scotti. . In paese, intanto, i cittadini hanno raccolto 200 firme per fermare i lavori inviandole sia al sindaco sia al parroco. I parrocchiani non solo non si spiegano per quale motivo sia necessario spendere 1 milione di euro per unopera considerata inutile - la vecchia canonica è stata in grado di ospitare, come accaduto nel secondo Dopoguerra, addirittura sette persone, oltre al parroco - ma non vogliono che il progetto di don Elio deturpi la visuale della chiesa dellAssunta. Magari restando costruito a metà per mancanza di fondi. LA CROCIATA DI DANDREA. Tra chi ha deciso di non arrendersi cè Ermanno DAndrea, imprenditore originario di Capracotta conosciuto per le numerose opere filatropiche, come il finanziamento della Residenza sanitaria assistenziale e la ristrutturazione di un vecchio edificio scolastico nel paese, ma pure per le 13 scuole in Guinea Bissau e il sostegno economico per alcune attività agricole in Africa. RICHIESTA DI SBATTEZZO. DAndrea ha deciso a metà agosto di scrivere al parroco per farsi sbattezzare. Un gesto clamoroso per protestare contro «unopera voluta solo da don Elio», spiega. E che per limprenditore «abbruttisce la chiesa dellAssunta e non serve a nessuno, perché in realtà il parroco non ha bisogno di ulteriori spazi per le sue attività». IL VESCOVO INVIA LA SCOMUNICA. Senza neppure ottenere un incontro con le autorità ecclesiastiche, limprenditore non solo sè visto sbattezzato, ma è stato pure scomunicato (leggi il documento della curia vescovile di Trivento). DAndrea, infatti, il 24 settembre ha ricevuto, da parte del vescovo di Trivento, la lettera con la scomunica firmata dallordinario diocesano Domenicantonio Fazioli. Che ha ricordato come subito dopo la missiva di sbattezzo dellimprenditore, avesse proposto un incontro chiarificatore. DAndrea, però, smentisce tutto: «Il vescovo non ha voluto mai sentire le ragioni della mia scelta». IL SINDACO SI ARRENDE. Anche il sindaco ha provato a vederci chiaro. «Ho scritto al parroco, al vescovo e alla Soprintendenza per un incontro», spiega Monaco. Ma il primo cittadino di Capracotta sè dovuto presto arrendere. «Ho avuto contatti con i progettisti, ma si tratta di unopera che ha già ricevuto lautorizzazione», è lamara sentenza. Per ora i lavori della nuova canonica proseguono. In Germania i fedeli hanno fatto la coda per abbandonare la Chiesa e non pagare la tassa. Chissà che anche a Capracotta non ci stiano già pensando.
Posted on: Wed, 16 Oct 2013 13:03:56 +0000

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