La statale 67? La via dei disincanti. Chiediamo una strada degna - TopicsExpress



          

La statale 67? La via dei disincanti. Chiediamo una strada degna di un Paese civile A causa della disastrosa situazione colabrodo della strada statale 67 Forlì-Firenze del Muraglione, la valle del Montone o Acquacheta è ridotta ormai non solo alla Cenerentola della Romagna, ma addirittura a territorio da terzo mondo. Il viaggio sulla 67 si trasforma in un rischioso percorso “on the road”. Profonde buche e fondo sconnesso per chilometri, frane storiche e recenti abbandonate da mesi o anni a segnaletica o barriere arrugginite, cunette piene di terra, foglie, rami ed erba sfalciata durante l’estate e abbandonata lì, fango, melma e acqua quando piove che invadono la carreggiata per centinaia di metri, barriere penzolanti o inesistenti su scarpate o precipizi sul fiume sottostante, sono i protagonisti di quella che sulle cartine stradali dovrebbe essere “la strada dei due mari” o delle città d’arte Ravenna-Firenze via Forlì e il Muraglione. Invece è ridotta a mulattiera impercorribile e pericolosissima per l’incolumità di chi la percorre ogni giorno, specialmente nel tratto Castrocaro-San Benedetto in Alpe, strada dimenticata da Dio e dagli uomini. Anche noi sindaci della valle, che da anni segnaliamo la ormai insostenibile situazione all’Anas, alla Prefettura, al Ministero delle Infrastrutture e a tutte le istituzioni e ai politici romagnoli e nazionali, non troviamo più nessuno che ci ascolta. Una strada così malridotta, a differenza per esempio delle consorelle provinciali delle valli parallele, sta mettendo in ginocchio la già difficile situazione economica e sociale della valle, come dimostrano le continue segnalazioni a noi sindaci di imprenditori, operatori turistici cittadini, camionisti, automobilisti e perfino motociclisti e ciclisti. Quella che negli anni Settanta doveva diventare una superstrada, con tanto di traforo del Muraglione per collegare in poco tempo la Romagna con la Toscana, è diventata dopo pochi decenni un impervio percorso rischioso per le carrozzerie ed i pneumatici dell’auto, per frane e smottamenti, evitata dal traffico. L’incanto sta divenendo disincanto e rassegnazione. Parafrasando a rovescio il filosofo Nietzsche, secondo il quale “la strada per la grandezza passa attraverso il silenzio”, noi della valle del Montone, se non vogliamo finire nell’irrimediabile bassezza o chiusura della valle, dobbiamo rompere il silenzio e urlare ai quattro venti il diritto ad avere una via di comunicazione degna di un Paese civile. Rosaria Tassinari Sindaco di Rocca San Casciano
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 07:06:42 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015