Le cause della profondissima crisi nella quale versa la politica - TopicsExpress



          

Le cause della profondissima crisi nella quale versa la politica italiana sono molteplici e, in molti casi, si riferiscono a scelte sbagliate fatte in un passato più o meno remoto. Tuttavia, cè un aspetto sul quale vorremmo soffermarci e che ci preme particolarmente: quello della formazione della classe politica e, più in generale, della classe dirigente nel nostro paese. E un dato di fatto indiscutibile che il livello di preparazione dei nostri amministratori pubblici, a cominciare dai parlamentari, sia bassissimo. E anche vero però che da almeno 25 anni, ossia da quando sono entrati in crisi i partiti della cosiddetta Prima Repubblica, nessuno svolge più unopera formativa della classe politica e dirigenziale. Partiti come il PCI o la DC (e, seppur in misura minore, anche gli altri) erano anche scuole di politica; certo erano scuole di partito, finalizzate ad un “indottrinamento” delle giovani generazioni, però è indubbio che si sono rivelate delle formidabili fucine di talenti politici. Innanzitutto erano meritocratiche: non importava di chi uno fosse figlio; se era capace veniva incentivato, spronato ed aiutato a raggiungere i livelli più alti nellambito politico. A controprova di quanto affermo cè il fatto che i “figli di papà” in politica sono in numero enormemente inferiore rispetto al settore economico-industriale o a quello professionale. Non solo, coloro che hanno seguito le orme dei propri genitori non hanno quasi mai raggiunto il livello del loro predecessore: è il caso dei figli di Craxi, del figlio di Forlani o di quello di La Malfa. A mia memoria solo in un caso il figlio ha fatto meglio del padre: è quello di Massimo DAlema, che è stato un importante leader politico mentre il padre Giuseppe fu più volte parlamentare del PCI ma non divenne mai neanche membro della segreteria del partito. Inoltre quel sistema formativo era anche in grado di individuare (e valorizzare) le specificità dei singoli individui, se erano più adatti ad occuparsi di sindacato o di mondo cooperativo piuttosto che fare gli amministratori. Però quel sistema è finito e non è più proponibile in un paese che è completamente mutato non solo dal punto di vista politico ma anche economico e sociale. Il problema vero è che queste scuole di partito non sono state sostituite con nulla e questo ha creato un buco che, col tempo, si è trasformato in una voragine. Proviamo ad immaginare che per 25 anni chiudessero tutte le scuole dItalia: niente più elementari, medie, niente più lezioni negli istituti superiori o corsi di laurea. Niente. Quale situazione pensate che si verificherebbe al termine dei 25 anni? Facile da prevedere: un paese percorso da orde di ignoranti analfabeti. Ecco, è quello che è successo in Italia con la classe politica e amministrativa. Sono arrivati ai livelli più alti della vita politica nazionale delle persone che, salvo pochi casi legati a percorsi personali particolari, non hanno la minima idea di cosa sia la politica, di come vada fatta, di quali sono le regole che la sovrintendono e la guidano. Analfabeti, appunto. Spesso sento dire che “la politica è servizio è quasi una missione”; la stessa cosa che sento dire dei medici. Rispondo sempre che non mi importa molto se uno fa il medico per passione o per interesse; mi importa molto di più sapere se è capace di fare il suo lavoro e ha le competenze per curarmi, perchè quella medica è prima di tutto una professione. Così è per la politica che è prima di tutto un lavoro che certo non deve durare tutta la vita ma che, quando lo si fa, bisogna farlo al meglio perchè governare una nazione, una regione ma anche un piccolo comune è un impresa complessa. Spesso le leggi e le decisioni non sono sbagliate per via di una posizione ideologica, sono sbagliate perchè sono scritte male, perchè chi la ha proposte non ha la minima idea dellargomento che sta trattando. Noi dellAccademia Pareto (accademiapareto.it) cerchiamo, con la nostra scuola di politica applicata, di fornire uno strumento flessibile, economico e di alta qualità a tutti coloro che si occupano, a tutti i livelli, di politica ma anche a quelli che vorrebbero occuparsene e non trovano nessun aiuto da parte dei partiti o delle istituzioni. Con la speranza che nasca presto una nuova classe dirigente italiana. Bruno Poggi (Rettore Accademia Pareto)
Posted on: Mon, 11 Nov 2013 12:12:51 +0000

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