Nicolò fa la zucca di Halloween (tutto da sé). Scena - TopicsExpress



          

Nicolò fa la zucca di Halloween (tutto da sé). Scena prima. Nicolò va al Despar (leggi despàir) e abbranca una bella zuccotta arancione che misura con le tecniche della frenologia stabilendo che si tratta di un criminale e/o di un belga. Alla cassa scopre che sotto ottobre una zucca costa come la licenza di photoshop (che lui...uhm...possiede). Ma ormai sta pagando e non può tirarsi indietro, per evitare limbarazzo sdrammatizza con un allegro peto di Halloween scoprendo che questa tradizione esiste solo nella sua testa. Scena seconda. Nicolò sceglie un bel coltello e lo saggia con precisi calibrati fendenti aerei. Scena terza. Dimesso dal Pronto Soccorso torna a lavorare sulla zucca con rinnovato vigore. Molti artisti della zucca ignorano il giusto procedimento per sezionare il frutto affinché egli conservi ladeguata malleabilità. È necessario, in primis, eseguire un rituale di ringraziamento rivolto allortolano. Lortolano, figura indegnamente sottovalutata nel periodo dOgnissanti, racchiude in sé il vero spirito della festa. Per sua sfortuna non trova un vero ortolano da sacrificare, si accontenta di 15 cl di sangue di un Coldiretto. Con essi benedice linterno della zucca e procede allintaglio. Scena quarta. Chi lavrebbe mai detto che una zucca tiene dentro tanta acqua! Scena quinta. Torna al Despar e, con grande dignità, impara la differenza fra la zucca e languria. Scena sesta. La nuova vera zucca viene svuotata, il contenuto posto in una terrina e la terrina bruciata. È essenziale affinché il frutto non si reincarni. Scena settima. Dai suoi numerosi bozzetti, Nicolò sceglie quello che rappresenta la faccia più deforme e beota. Quando si accorge che è la foto del suo curriculum rimane appena interdetto, ma procede nel lavoro con la solerzia di un venerabile sensei. Scena ottava. Il venerabile sensei tira una bestemmia che risuona nelle valli come un comando alla festa. Sè tagliato un polpastrello mentre cercava di incidere le sopracciglia della creatura. Prima di svenire per lemorragia riesce ad accendere lincensiere rituale. Scena nona. Ohilà! Che caldo per essere ottobre! Scena decima. I pompieri lo ritrovano bendato, sanguinante e ricoperto di una grumosa sostanza arancione. Profondamente destabilizzato dai fumi dellincensiere rituale, parla in latino e prova a intagliare la faccia di uno dei soccorritori. Scena undicesima. Costretto in una casa di cura per molti anni, il caso di Nicolò e dellintaglio della zucca sarà a lungo protagonista di numerose pubblicazioni. Esperti, psicologi e analisti faranno a gara per capire cosa spinse un pomeriggio di ottobre quel ragazzo timido e equilibrato a sfidare le leggi divine sulla manualità facendosi carico di un male troppo grande. Tutto ciò che ci resta è la testimonianza degli inquirenti, una casa semidistrutta, molto sangue versato e quello che sotto ogni punto di vista rimane un melone tagliato male.
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 20:36:15 +0000

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