POTERE. In grammatica questo verbo ricade nella categoria dei - TopicsExpress



          

POTERE. In grammatica questo verbo ricade nella categoria dei verbi servili o modali (ma questa definizione è meno poetica). Sono verbi che aiutano a definire unazione, servono quindi per meglio esprimerla, spiegarla, sono un supporto, un ausilio (non degli ausiliari). Potere però non è solo un verbo che serve. Potere, un sostantivo che come il verbo indica una possibilità, in realtà indica la forza, lobbligo, la certezza. Potere indica il pugno che schiaccia, la mano che dovrebbe servire ma che in realtà reprime, spreme, zittisce o colpisce. Vedo uomini di potere sorridere per la loro condizione mentre i loro servi o meglio, i loro datori di lavoro, giacciono sotterrati, vessati dalla cattiva politica, dalle tasse e dal peso di vite troppo care per poter tirare avanti. I nuovi politicanti, comici e personaggi televisivi, sventolano spauracchi di rivoluzione, di scatolette di tonno da aprire e di cambiamento. Tutto già sentito troppe volte, puzza di rancido, di andato a male, di demagogico. Nulla di nuovo, in realtà, il nuovo che avanza, puzza di naftalina. Tutte le rivoluzioni del passato, per quanto apparentemente allinizio abbiano apportato notevoli miglioramenti, si sono rivelate poi dei fallimenti. Sono sempre state rivoluzioni del popolo, mai per il popolo. Il popolo quale accozzaglia peggiore di questa? Dal tagliagole al contadino,dal pezzente al borghesotto, dal commesso al negoziante, dalloperaio al panettiere. Tutti guidati dalla Mente, leccelso, che si impegna a migliorare i diritti di coloro che lo seguono. Peccato che poi quando è al POTERE, si dimentica di qualcuno...e qualche testa rotola. Basta con le rivoluzioni popolari, basta togliere questo per mettere quello (che il più delle volte si dimostra peggiore del precedente) è ora di una rivoluzione sì, ma dellIndividuo. Una presa di coscienza, la consapevolezza che una persona può autogestirsi, autogovernarsi, autocontrollarsi, per non danneggiare gli altri. Basta con le deleghe a politici e partiti. Non deleghiamo ad altri i nostri bisogni primari, nessuno mangia, beve, dorme, evacua al nostro posto. Sulla base di questo, nessuno dovrebbe avere la libertà di decidere sulle nostre vite, solo noi. Chi ci governa annienta listruzione, perché un popolo stupido è un popolo facile da gestire? IO STUDIO. Chi ci governa è più delinquente di chi sta dietro le sbarre? IO RISPETTO LA LEGGE. Più vogliono annientarmi, più divento forte. Le barricate, le mazze, gli scontri in piazza hanno avuto il loro tempo e purtroppo, non hanno avuto molti utili. Lo storico scozzese Thomas Carlyle affermò: «Se vuoi cambiare la società cambia prima te stesso», Gandhi disse:«Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».Sarà questa la mia rivoluzione.
Posted on: Sun, 27 Oct 2013 20:55:09 +0000

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