Piu credito a imprese Il presidente della Repubblica, Giorgio - TopicsExpress



          

Piu credito a imprese Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, striglia le banche: le imprese devono avere piu credito. Il capo dello Stato in occasione della Giornata mondiale del risparmio, si rivolge agli istituti di credito perche i primi e incerti segnali di ripresa devono indurre a rafforzare tutte le azioni di sostegno alleconomia, in uno sforzo generale al quale non puo mancare lapporto del sistema bancario e finanziario. Per Napolitano il contributo delle banche deve partire da unadeguata espansione dei finanziamenti alle imprese, in particolare piccole e medie, in un piu solido quadro di stabilita del sistema finanziario e di efficace tutela dei risparmiatori. Sulla stesa linea il governatore della Banca dItalia, Ignazio Visco, secondo cui le banche italiane risentono di una crisi finanziaria e macroeconomica di cui non sono responsabili. Soffrono pero anche di ritardi e negligenze nelladeguare operativita, efficienza, qualita dei servizi offerti e assetti organizzativi allevoluzione dei mercati. Le difficili condizioni del credito - prosegue - rendono necessario il ricorso a canali alternativi per finanziare imprese solide e con buone prospettive di crescita. Lattuale congiuntura finanziaria deve spingere banche e imprese a superare questa situazione. A fondamento di tutto questo, il governatore ha sottolineato che i prestiti alle imprese sono diminuiti di quasi l8%, (oltre 70 miliardi di euro,) dalla fine del 2011 quando se ne registro una prima forte contrazione. Secondo Visco comunque le opinioni secondo cui il sistema bancario italiano avrebbe oggi forti necessita di ricapitalizzazione non sono fondate. Dal canto suo il ministro dellEconomia Fabrizio Saccomanni ribadisce che la crisi globale che ha cosi gravemente scosso leconomia del nostro Paese e ormai conclusa e si sta riaprendo per leconomia internazionale una fase di crescita che dovra essere sostenibile, senza ricadere negli errori del passato. E essenziale - prosegue il ministro dellEconomia - che in questa fase si tenga la barra dritta sul percorso che ci siamo dati, lItalia ha le carte in regola per agganciare questa fase di ripresa e trarne appieno i vantaggi in termini di crescita e occupazione. Importante, spiega Saccomanni, sara restare entro il 3% nel rapporto deficit/Pil anche se tale obiettivo non e sufficiente: il disavanzo strutturale deve tendere verso il pareggio, il peso del debito deve ridursi. Dal canto suo il presidente dellAcri Giuseppe Guzzetti, difende il ruolo delle Fondazioni. Non e un demerito che le Fondazioni bancarie siano azioniste delle banche, spiega evidenziando che solo a Siena si e verificata una commistione tra Fondazioni, banche e politica. (AGI)
Posted on: Thu, 31 Oct 2013 07:00:13 +0000

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