“Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le - TopicsExpress



          

“Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? È importante quel riferimento alla luna e alle stelle, manca il sole; il poeta quindi si sente nella notte e mi immagino possa essere uno come Abramo, pastore errante dell’Asia, che esce dalla sua tenda perché non riesce a dormire e vede sopra di sé un cielo meraviglioso, trapunto di stelle. Si sente piccolo piccolo e domanda al Signore: ma è possibile che tu ti prenda cura proprio di me? Conosci la mia situazione, la mia particolare situazione, tu conosci il mio problema perché questa notte non riesco a dormire. Ma come è possibile, Signore – tu che hai tante cose più importanti da fare – che ti occupi di una particella così piccola come sono io? Io considero te parte della mia vita, per questo mi prendo cura di te”.
Posted on: Thu, 08 Aug 2013 10:45:47 +0000

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