Uno è grasso non perchè mangia. Uno è grasso perchè - TopicsExpress



          

Uno è grasso non perchè mangia. Uno è grasso perchè l’ambiente che lo circonda l’ha portato a diventarlo. La natura è ben organizzata. Ti fa nascere con dentro una roba che si chiama orologio biologico. Questa roba dice tutto quello che devi fare, e quando lo devi fare per stare bene. Ti fa aver sonno quando è il caso, fame quando è ora di mangiare, sazietà quando è ora di smetterla. Anche altre cose, ma ora ci interessa la fame. Questa macchina perfettamente calibrata che è l’uomo si ritrova a vivere in una società, che quando è un bimbo può ad esempio essere la sua famiglia. E già lì, nella famiglia, l’orologio biologico è bell’e che fottuto. Colazione alle 7 e mezza, pranzo alle 12,30, cena alle 20 in punto! Alle 16 merenda, e se non hai fame un bell’imbuto in bocca e mandi giù perchè devi crescere. Poi, con il passare del tempo, se la famiglia ha sbagliato calibrazione, cresci troppo e diventi grasso. E allora cosa succede? Che i tuoi familiari, che finora hanno passato la loro vita a riempirti come un tortellino antieconomico, iniziano a guardarti con la faccia con cui si guarda una cacca di cane incastonata nella propria scarpa, e a dirti: “Ma sei proprio grasso! Ma la smetti di mangiare?” e se ti azzardi a prendere anche solo un biscotto dopo pranzo ti picchiano sulle mani . Questo meccanismo fa sì che tu, normalmente non goloso e propenso a mangiare solo quello che ti viene dato per non fare sprechi, inizi a maturare insani pensieri. Pensieri dovuti all’amore per il rischio che procura il divieto: Se ti vietano di mangiare biscotti diventa interessantissimo procurarseli. Se iniziano a nasconderli quando notano che hai superato del 40% il tuo peso corporeo consigliato, la caccia ai biscotti diventa il tuo sport preferito. Qualsiasi cibo calorico diventa la tua preda, non tanto perchè ti piaccia, ma solo per violare i divieti impostiti dalla famiglia. Vai a stanare nelle profondità della cantina odorosa di muffa perfino lo stinco di maiale , che prima rifiutavi a costo di fingere di mangiarlo e mettertelo in tasca, per poi camminare con le tasche gocciolanti di grasso. Quando trovi il pacco da 18 kg di lardo di colonnata che in condizioni normali ti farebbe venire il voltastomaco solo a guardarne il biancore adiposo, lo addenti senza nemmeno scartarlo, e lo finisci fino al collasso al suolo . Per non parlare delle piramidi di Ferrero Rochers, delle scatole famiglia di gelato da 10 kg l’una. Il divertente non è la pappatoria in sè, che ti ha crea tra l’altro un aumento del 10% del tuo peso corporeo all’anno, ma due cose, che diventano in breve due bisogni basali della tua personalissima piramide di Mashlow, in sostituzione a “sonno” e “sesso”: la ricerca del cibo. Arriverà infatti un giorno in cui, arrivato al limite del movimento umano, sarai talmente disgustato dalla straalimentazione, ma non dai due punti su indicati, che trasferirai direttamente quello che trovi nella pattumiera, dopo aver soddisfatto il tuo bisogno numero 1. Il bisogno numero 2 è invece molto più fine, direi quasi un’arte, soprattutto in ragione del fatto che qualsiasi manipolazione sarà per te resa quasi impossibile dall’enorme quantità di adipe avvoltolato nelle tue dita. L’arte consiste nel simulare i prodotti intatti quando in realtà il contenuto non ci sarà più, perchè l’avrai sottratto tu per mangiarlo o eliminarlo. Il gioco diventa triplo! Primo gusto, scovare il cibo; secondo gusto, svuotare il contenente; terzo gusto, ricostruire il contenente in modo che sia identico a prima dello svuotamento. I due ultimi gusti rientrano nel secondo bisogno. Quando devi riprodurre la piramide di Ferrero Rochers e ci infili trenta noci per poi riavvolgerle nella carta che avrai precedentemente scartato con ogni cura, e rimetterli nel vassoietto tondo in carta marrone, ti senti veramente un artista. L’importante è che a nessuno venga in mente di assaggiare i dolcetti prima che tu abbia potuto rimpiazzarli con quelli veri. Sorge spontanea una domanda: perchè non comprarsi direttamente quelli veri, e scofanarserli in santa pace quando se ne ha voglia, senza profanare le scorte familiari? Ma ovviamente perchè non avrebbe senso, in quanto il gioco sta proprio in quanto su descritto. Che dite? Da pazzi? No, da grassi.
Posted on: Sat, 28 Sep 2013 08:29:24 +0000

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