(5/15) Domenica 7 marzo 2004, ore 12.51.17. Buon giorno! Qui - TopicsExpress



          

(5/15) Domenica 7 marzo 2004, ore 12.51.17. Buon giorno! Qui nella padania nevica, e da voi cosa butta giù il cielo? Ho sentito Paolo Fox parlare dei Pesci dicendo che la settimana entrante non sarà delle migliori. Visto che lui non è poi questo gran astrologo, voglio rassicurarti, con la mia previsione per voi del segno dei pesci. Pesci: Lunedì al lavoro partirete col piede sbagliato, ma solo perché quando sarete sul luogo di lavoro, vi accorgerete che l’abbinamento scelto non rispecchia il vostro desiderio. Mentre le colleghe appariranno ai vostri occhi delle modelle. Vi consiglio di non dare peso a questa sensazione, perché il loro abbigliamento è una preparazione alla caccia Primaverile, col difetto di non aver previsto il persistere della neve come avete fatto voi. Solo in serata troverete la pace, nonchè la risposta che vi ho appena dato. Per la sfera dell’Amore, direi che son cazzi vostri, proprio nel vero senso del termine. Martedì vi troverà un pò più reattivi, perciò terrete testa nella discussione con una vostra collega che tra l’altro odiate da sempre. Peccato che perderete tempo che potevate dedicare ai vostri compiti, nel spiegarle che la Primavera casca il ventun Marzo, e la neve fuori in giardino non è solo un gioco per bambini, ma anche un invito a vestirsi coerenti col bianco stesso. Non vi consiglio di continuare la discussione in mensa con la cuoca, dal momento che lei oltre ad avere il coltello dalla parte del manico, è l’unica capace di servire il piatto freddo della vendetta senza che possiate accorgevene, se non quando siederete sulla tazza del cesso. In serata il vostro uomo vi accoglierà col muso, perché essendo arrivato per primo a casa, si è sbadilato cinque metri cubi di neve. Perciò di conseguenza il musone gli servirà per coprire la mancanza di forze atte a scaldarvi a letto. La fortuna sarà che, nemmeno voi eravate intenzionati in esibizioni sessuali, perché il trattenervi il rospo da sputare in faccia alla cuoca, vi ha messo di male umore. Mercoledì, vi consiglierei di starvene a casa, ma se non siete state capaci di farvi venire due linee di febbre lasciando la vostra auto a duecento metri da casa, pur di non impazzire nelle manovre sulla neve e sicure che rincasando in ritardo, ci avrebbe pensato il vostro lui a spalarla, non saprei proprio quale scusa suggerirvi. Così al lavoro vi troverete la collega che è stata sveglia tutta la notte per trovare le parole giuste e prendersi la rivincita. Mentre a voi inizierà a salire la febbre. Per la serata vi consiglio, latte, miele e una supposta di Buscopan. E solo se vi fosse passato il nervoso, vi consiglio di recuperare il sesso non fatto la notte di Martedì, che fa bene quando l’influenza da i primi segni della propria presenza. 14.01.35. Mò mi rilasso un pò, ci sentiamo più tardi, ciao! 14.02.37. 19.08.50. Porcamiseria, qui ancora nevica ed io domani mattina debbo andare in Toscana. Ma torno all’oroscopo lasciato in sospeso. Giovedì, finalmente il sole vi sorge dentro, rafforzandovi lo spirito. Così il lavoro lo riuscirete ad affrontare lasciandovi alle spalle litigi e stronzate varie, mentre sembra solcare l’aria il profumo di una gratificazione professionale. In mensa la cuoca non sembra avere ritorsioni nei vostri confronti, anzi, troverà in voi una persona dalla quale sia saggio prendere come riferimento. La serata conclude la giornata positiva con un regalo da parte del partner, sia in scatola fioccata che sopra al letto. Venerdì, al lavoro tutto regolare, come la noia dentro ai vostri pensieri, ma peggio, un ricordo d’Amore sembra tornato per tormentarvi. Così la giornata vi andrà di traverso come il fumo delle sigarette fumate per il nervoso e svogliatamente. La sera a casa non avrete voglia di dare spiegazioni, mentre i figli sentiranno la vostra tensione e prenderanno le distanze. Quelle che dovreste prendere voi dall’alcol. Sabato, paradossalmente mentre il sole darà una tregua a tutti gli Italiani, dentro di voi calerà il buio dei dubbi. Vi consiglio di stare con i figli o gli amici e trarre da loro la forza e il sorriso, tanto i problemi grandi non si risolvono in quattro e quattr’otto. Organizzatevi una serata diversa, dove la famiglia è il centro del mondo. Domenica, penserete di ripartire dalla serata precedente, passata in una quiete fantastica tra le mura familiari. Così la giornata sarà solare come le vostre intenzioni. La serata seguirà a ruota. Ettore, adesso debbo uscire per lavoro, poi ti spiegherò se non avrò i coglioni troppo girati. Ciao! 19.57.19. 22.10.39. Arieccomi....,.... . Mi hai appena messaggiato, ed io ti ho risposto mandandoti un bacino indirizzandolo però con il tuo nuovo nome Ettore. Ma che dici Ettore, la Rob che sei capirà? Spero di si, sennò dovrà attendere questo diario. Alla fine sono riuscito a raggiungere la casa della mia capa, ti dirò che anche questa volta mi sono cagato in mano per tutto il viaggio. Per domani mattina ci ha pensato l’inquilino che ha preso il posto di Antonio a rincuorarmi. Si chiama Angelo e fa il camionista, perciò sa il fatto suo, visto che guida un TIR. La spiegazione che ti dovevo dare riguardava al modo di fare e pensare dei miei capi, non mi piace molto, ma per ora preferisco sorvolare, perché ho altre pugnette per la testa. Tutte le volte che ho un problema mi senti dire che ho altre cose a cui preoccuparmi, passando per uno che non vuole affrontare i problemi, ma credimi per la majore (tentativo di dire “maggiore” in latino) è vero, come è vero che non affronto il problema di petto, ma cerco di prenderlo alle spalle, e solo perché non ho più il fisico rampante. Ora proverò a continuare il fuori tema lasciato in sospeso, tu nel mentre potresti mandarmi dell’energia positiva direzionata, in modo che possa al più presto sfogare il testosterone che mi viene fuori dalle orecchie da tanto che non ciulo. E scusami la volgarità, ma tra uomini questo parlare sporco credo sia permesso. ..... Ho sempre preferito le bionde, però non posso negare la qualità delle rosse, soprattutto se a doppio malto. Arrivano a farti sbandare il cervello senza bisogno di assumerne in gran quantità. Il barista sembra avermi in simpatia, perché il terzo boccale me l’ha offerto lui. Altra birra altra donna, devo spedirmi più spesso nella terra straniera, non ho mai cuccato tanto in vita mia. Guarda il destino che giocherellone che è, questa nuova avventura che si prospetta è una rossa di quelle al naturale, ma per fortuna non è doppia, anzi è al bacio e non sono ancora ubriaco per scazzare il giudizio. Questa volta voglio godermi i preliminari, anche perché mi ricorda una persona lasciata in Trentino con quasi tutto il mio stupido cuore. Si siede al mio tavolo sbattendo la birra e pronunciando “ .. hai qualche problema se siedo qui? “ con uno sporco inglese. Io mi guardo attorno per prendere fiato e tempo utile a trovare una risposta ad effetto. Lei aspetta di rincrociare il mio sguardo e poi sbotta instizzita,.... “ Hei! non c’è bisogno di farla difficile, tra Italiani dovremmo intenderci non credi? “ Cavolo! Ho pensato di tutto fuori che ad una situazione simile, e adesso che posso parlare liberamente con una connazionale non ho un punto da dove partire per intavolare un discorso. Lei non mi sembra così sprovveduta infatti capisce al volo la mia situazione ed inizia a parlare a ruota libera. Non mi sono mai goduto tanto una birra e l’essere quello che ascolta come questa volta. Se penso che mi sono dovuto trovare all’estero per provare questa sensazione di pace, mi scappa da ridere. Però ora mi scappa e basta, così le lancio un sorriso a tenerle compagnia il tempo che mi serve per andare a discutere in ufficio di liquidità passiva. Carina la rossa, al ritorno mi ha stupito facendomi trovare il tavolino pieno di altre due birre. Ho provato ad arrivare al giro seguente pur di offrirlo io, ma lei esplicitamente mi ha fatto capire che avrebbe preferito avermi il più sobrio possibile per la nottata che ci attendeva in camera da letto. E così è stato, ..... è stato bello scoprire che le Italiane sono veramente le migliori come quando tra amici le si mette a paragone con le straniere, tanto per fare le solite chiacchere da uomini vogliosi di sesso. Quello che mi ha roso è stato che non ha voluto dirmi il suo nome e ne sapere del mio. Il mattino seguente, al posto suo c’era un bigliettino infilato sotto la tazzina di caffè,... con sopra scitto...”... Se non fossi una Donna matura ti verrei a cercare in Italia, perché penso che avremmo molte informazioni da scambiarci ancora, ma come avrai capito abbiamo in comune molte cose oltre a viaggiare alla stessa frequenza intellettiva e spirituale. Così come avresti tentato di fare tu ci penso io ad esser decisa nel mettere un muro tra noi. Dove solo il destino potrà aprirvi un varco. Sei una persona meravigliosa, anche se non hai ancora le ali possenti come l’energia che emani da tutti i sensi. Questa volta ti lascio io in compagnia di un sorriso che devi immaginarti. Però non mi vedrai tornare dal bagno, te lo lascio per sempre o per un chissà.... . smack! “ Direi che anche questa volta mi ha lasciato senza parole, e scherzo del destino, mi ha lasciato di tutta lei, .....mi ha lasciato con la voglia di sperare di rivederla e di non poter far nulla perché ciò accada di mia volontà. Allora dico addio a Londra, tanto sono pure scaduti i giorni di soggiorno, come del resto non potrei passarci una vita, nemmeno fegato permettendo. All’aereoporto di Milano c’era Stefano ad attendermi a braccia aperte, con stampato in faccia un sorriso sornione. Quasi a darmi d’intendere che sapesse tutto del mio trascorso in Inghilterra. Ho provato a chiedergli se questo fosse vero, se per caso mi avesse osservato a mia insaputa, ma lui ha sorvolato l’argomento dicendomi che l’importante è che mi sia svagato senza riportare danni ulteriori. Poi nel mentre si ritornava a vestire lo stesso abito mi ha guardato per un attimo dentro agli occhi, bisbigliandomi all’orecchio,.... “ tranquillo! Nessun nome, nessun indirizzo per il dolore. “ Cazzo! Ma allora abbiamo risparmiato nei biglietti,...... però che bastardo e geloso l’altro di me, ancora non si fida a lasciarmi volare da solo. Se non fosse che mi è mancato per un certo verso, gli direi la prima poesia che vorrei scrivesse per la rossa, obbligandolo a stare sveglio tutta la notte. Ma questa volta è giusto che sia lui a dormire sonni tranquilli, ho apprezzato il suo regalo e poi so aspettare un giorno migliore. Come del resto è meglio restare uniti nell’affrontare il destino, ...quel bastardo senza un volto, ma dalle infinite espressioni e incognite. Good bay! life. Ritorno alla non quiete dell’ordinario e come puoi immaginare nutro la speranza che il mio fuori tema ti sia piaciuto. Tieni presente ch’è nato di sana pianta, partendo solo dalla frase,.... “ Mi sono spedito a Londra.... . “ e basta. Certo! potrai trovare i tempi sbagliati, ma come avrai notato anche nel viaggio sbagliai i tempi di spedizione. Al mio bambino Etienne sembra esser piaciuto, a me non so, debbo rileggerlo poi ti dirò. E tu mi farai mai sapere se ti sarà piaciuto? Uhm! Penso proprio di no. E’ ora che mi lascia andare ai sogni, domani mi aspetta una giornata di duro lavoro. Stò già in paranoia. ‘Notte Ettore. 23.51.42. Lunedì 8 marzo 2004, ore 19.44.01. Ciao! Ettore, scusami se non ti ho fatto gli auguri tramite “sms”, ma ho finito il credito, pensa che non sono riuscito a farli nemmeno alle Donne della mia famiglia. Accetali in ritardo, tanto tu mi capirai come sempre. Veniamo ad oggi, tu dovresti essere in forma, almeno così dice il tuo oroscopo che ho letto sul “Carlino”, mantre io invece continuo a dargli torto da un bel pò di tempo. Sì! Perché secondo l’oroscopo a me dovrebbe andar bene dall’inizio dell’anno, ma a quanto sembra riesco bene nel provare l’essatto contrario di ciò che scrive. Okkey! Sappiamo che quello che si legge sul giornale bisogna prenderlo con le molle e molto per scherzo, eppure guardandomi attorno sento di Scorpioni che veramente stanno raccogliendo successi clamorosi. A parte questo, oggi il viaggio a Prato non è stato tutto rose e fiori e nemmeno mimose, tanto per fare la battuta, con la neve per le strade continuo a guidare con l’ansia e una buona dose di cacca nel culo, per fortuna solo aforisticamente parlando. Volevo dirti del mio stato d’animo generale, poi come sempre quando mi metto a scrivere per la testa mi passa altro. Questa testa dovrei sbatterla contro un muro, qui lo dico e qui lo nego, ma solo perché non vorrei mi succedesse mentre sto guidando. Inizio a sentire tediante ai livelli la mancanza di gnocca, sì! Hai letto bene caro Ettore, gnocca che qui da noi in Emilia è sinonimo di Donna, ma quella versione tendente alla puttanesca. Non che vorrei incocciare in una di quelle, ma una alla quale passi per la testa la voglia di sesso più della voglia di affetto. Ho messo su il tuo CD tanto per dare un senso alla mia stupida apatia globale. Mi fermo per fumarmi una o più paglie, tanto non saprei cos’altro scriverti, e qui sto mentendo spudoratamente, la verità è che sono anche stanco oltre che scazzato, perciò prima d’arrivare a scrivere qualcosa che possa saperti di acido se non patetico, preferisco auto spegnermi. Ci si sente appena torno ad un regime regolare e magari tendente al positivo. Mi raccomando Et, stasera dacci dentro, ma solo perch’é la tua festa. Riciao!!! 20.04.49. 20.06.44. Ps: Mi stavo dimenticando i fiori..... . ..... Non ho trovato di meglio.... . 20.15.57. Mercoledì 10 marzo 2004, ore 0.26.45. Ettore stai già dormendo? Io sono rientrato ch’è poco, e volevo scriverti qualcosa prima di addormentarmi. Ieri sono stato sul lago di Garda e non è la prima volta che ci vado, però anche questa non mi sono fermato ad ammirarlo, troppa fretta di ripartire per la consegna successiva. Tra qualche ora riparto, vado verso Bergamo e Bergamo centro, spero di riuscire a trovare i posti senza diventare matto più di quello che sono di mio. Il pensiero che ti ho spedito l’altro giorno a regola ed intenzione dovrebbe essere l’ultimo che ti scrivo, ma per la precisione l’ultimo che ti spedisco, perché se proprio dovessi scriverne altri, è mia ferma intenzione non inoltrarlo al mittente. Così almeno, mi sono impegnato con me stesso di procedere. Quel pensiero chiuderà il diario, figurando nel retro copertina. Probabilmente questo mio modo di fare non lo capirai, ma col tempo ci farai l’abitudine. E’ vero che questo non è il primo tentativo di chiudere il discorso, però ti prometto e mi riprometto che sarà l’ultimo. Il Diario che molto probabilmente ti spedirò con assicurata, sarà tutto quello che ti resterà di me nella versione cartacea. Anche se mi ero ripromesso di consegnartelo di persona, alla fine ho cambiato idea, dal momento che non reggerei la tua presenza, ed andrebbe a farsi benedire tutto il lavoro che mi stò imponendo pur di dare un taglio a questa, se pur piacevole e non decisa, sofferenza. Solo perché ho bisogno di vivere una vita normale con questo mio corpo non più smagliante. In parole povere caro Ettore, ho bisogno di copulare, più che di amoreggiare da eccelso. Sono e stò diventando, un tipo sempre più strano, più logorroico, più apatico, svogliato, incorreggibile, insostenibile e solitario. Ora spengo, perché debbo riposare se voglio esser lucido per le sei e mezza, quando mi sveglierò. Un bacio silenzioso per non svegliarti se dovessi essere già nei sogni. smack! ‘Notte Et. 0.53.00. 23.31.27. Ettore, eccomi qui a sbraitarti la giornata appena conclusa. Come hai già capito, oggi per me è stato un giorno veramente del C.... piffero (buona la prima però) dal principio sino a sera. A Treviglio ho preso la multa che, da quando ho iniziato questo lavoro (poco più di un mese) è già la terza, poi un telefono pubblico mi ha fottuto un euro senza farmi telefonare, poi mi son perso per trovare un paesino che praticamente avevo a portata di naso. Ho preso la pioggia, ho bestemmiato per un anno intero. Per fortuna che un mio amico e collega mi ha raggiunto e ha fatto tre mie consegne, sennò ero ancora lì a sparare delle M...... . Sono stufo marcio, pensa che mentre i bastardi mi stavano multando, ho chiamato il capo intenzionato a darglierla su, poi tutto si è risolto alla bene e meglio così mi è passata, o quasi. Mo sarà meglio che mi metta a dormire, domattina mi devo svegliare presto solo per incontrare il capo che mi deve dare i soldi per le spese di viaggio. Viaggio che potrei fare con comodo, visto che devo andare a Prato ed Empoli. Capisci la sfiga? Mi alzo presto per i soldi, quando il viaggio da fare mi permetterebbe di dormire almeno sino alle nove. ... E come direi io in queste circostanze..... , ........ “ e iniziamo bene “ .... , ..... ma vaffanculo! Bona non connetto più mollo il colpo. Pensa che sono così stressato che quando mi sveglio non ricordo più i sogni, se non un qualcosa di mischiato e vago. ‘Notte Et. 23.50.39. Venerdì 12 marzo 2004, ore 21.01.36. ........... il giorno deve ancora giungere, lo farà in punta di piedi scalzo di prospettive, svogliato nei gesti e appena unto d’oro deluderà gli intenti. Io resterò sino all’ultimo aggrappato al sogno per quanto fatichi nell’identificarne il volto, lasciando ai sensi accesi, vivere ogni istante entusiasta e fiducioso all’unisòno. Il sapere che m’attende un periodico incerto con precisa cadenza distoglie a tratti l’armonia dell’emozione, ........... così accantonerò le smorfie dei dubbi fissandole di pensiero nelle sue stesse ferite, e ancora di spalle al sole in un abbandono di corpi amanti lascierò l’alba maturarci negli occhi di sorriso audace e fiorente. “ ....Poi l’alba si svegliò “ Ciao! Et, ci ho messo un tot per partorire questo pensiero. Ti dirò che questo non è un frutto di Etienne, lui mi ha dato solo lo stimolo, poi io ho voluto continuare di testa mia usando le parole cercando di farlo come lui. Certo! non ne sono perfettamente capace, però ci ho provato, tanto per cambiare un pò. Adesso esco a bere, perché voglio andare su di giri e poter riprendere questo diario con più slancio. Ps: Ho scoperto perché fatico a scriverti, e appena riuscirò a fare mente locale proverò a spiegartelo. Ps2: Il pensiero lo metto assieme agli altri, tanto nessuno se ne accorgerà. Se tutto andrà per la meglio, cioè nessuna donna cozzerà contro a stò sfigato, ci sentiremo più tardi. Ma tu non andare subito a dormire. Ciao! 22.14.29. Sabato 13 marzo 2004, ore 1.58.59. Perdonami Ettore, se son stato brusco nel messaggio che ti ho appena inviato. L’ho fatto perché credo sia meglio così, ho bisogno di allontanarti da me. E’ da quando mi hai telefonato l’ultima volta che stò attendendo una tua lettera. Ed invece niente, solo messaggini ogni tanto, e questi mi fanno un male tremendo. Da una parte non vedo l’ora passino i mesi che mi sono imposto per portare a termine questo diario, mentre dall’altra ti desidero al punto tale di salire appena mi è possibile economicamente. Pur di vederti di persona, e tutto ciò che ne consegue. Alla fine però pago entrambi gli stati d’animo, ed io non posso permettermelo ancora per molto. Non ho nemmeno una donna con la quale soddisfare una parte di me, della mia voglia di vivere che ormai si stà lacerando pian piano. Buona notte Ettore, scommetto che risponderai al mio messaggio con un semplice “O.K.!”, tanto per dare ragione alla bestia di me che vuole convincermi che tu mi hai già messo in una posizione ben definita e gestibile dei tuoi pensieri. Anche se io come il solito coglione, ora cercherò il sonno pensandoti ferita, e che il messaggio di risposta colerà del tuo sangue in una richiesta d’aiuto. Sogna sogna Flipper, la prossima volta bevi di più. 2.15.12. 23.02.51. Già dormi Ettore? Io non ci riesco per alcuni motivi che poi ti spiegherò. Adesso proverò a delucidarti sul motivo del perché non riesco a scriverti ciò che vorrei, come ti avevo promesso qualche giorno fà. I miei pensieri si perdono nel percorso quando provo a fissarli ordinati nella veste di china, qualcuno fugge l’esatto senso scapigliato da parole che la memoria non morde. Ancor più si sgretola il discorso nel passaggio ai polpastrelli lenti di riflessi, quel mio voler dare un’altro smalto affidandoli alla fredda consolle. Il peggio lo si trova nei tempi mai in linea con la reazione, ............ e sempre in ritardo arriverò al traguardo, mentre tu sarai ancora in movimento quasi come un pensiero infinito che non da tregua plasmando un canto in lamento. “ Mi perdo per strada, ma tu non ti fermi mai “ Ps: Che dici, sarà meglio che ti spieghi a gesti? O hai capito? Ps2: Ci ho messo troppo nel buttare giù il pensiero, che ora sento di non poterti scrivere altro. ‘Notte Et. 23.59.51. Lunedì 15 marzo 2004, ore 16.08.47. Ciao! Ettore, sono qui che bestemmio mia madre perché per il suo egoismo mi ha lasciato in stò mondo di merda. Non sono nato con le palle e per giunta ho vissuto gran parte della vita partendo da meno dieci. Se fossi nato Donna allora forse adesso mi troverei in cima alla montagna del successo, invece gardami qua, che merda che sono, e pure solo. Ho perso un’altra volta il lavoro, dopo un mese e mezzo che mi son fatto il culo. Devo ripartire da zero per la millesima volta, con mio fratello che m’ha dato la scadenza. Perché lui a Luglio se ne torna a Bologna. Perciò se non dovessi trovare lavoro entro poco, dire d’essere nella merda sarebbe dire niente. Oggi mi sono lasciato prendere dal nervoso, così attaccato alla speranza ho buttato via quasi 100 dollari al video poker. Certo! Che puoi darmi dello sfigato, ne hai tutti i diritti, ma che ci posso fare, io da solo mi perdo per strada e il periodo mi ha troppo stressato. Cosa vuoi che faccia? Non posso togliermi la vita. Ieri ho passato una bellisssima giornata con la mia Principessa, e lei mi ricorda quanto sia bella la vita. Peccato io senta fortemente il bisogno di soddisfare la mia parte di animale uomo.Non ce la faccio più, mi conosco, sono alla deriva da troppo tempo e non so che pesci pigliare. La testa non risponde più ai semplici comandi legati alla coerenza, i sogni iniziano a fare l’effetto contrario. Inizio a pensare d’avere il mal’occhio, ma sarà una delle mie solite stronzate, il mio accusare qualcuno per ciò che di negativo accade. Ma dov’è che sono maturato? E la mia vita non sarà mica tutta questa qua? Adesso mi fumo una sigaretta ascoltando il tuo E.C., tanto volevo scriverti i fatti ricorrenti in un altro modo, poi come puoi notare sono caduto in basso con questo sfogo di merda, perciò provo a ritirarmi nel silenzio per un pochettino. Tu Ettore continua a non scrivere miraccomando, che ti viene benissimo, e poi così mi dai modo di esser sincero quando dico d’esser solo soletto. Dedico questo momentaneo silenzio al mio destino, che si goda questa mia sconfitta, almeno lui sembra fare un buon lavoro. Ma andatevene a fanculo tutti quanti valà. 16.26.57. Martedì 16 marzo 2004, ore 9.20.21. B u o n g i o r n o! ..... Almeno qualcosa di grande ci vuole. Tutto il resto va a rotoli e di gran fretta. Ieri mi doveva telefonare il capo per farmi sapere cosa sia successo, perché non si lavora più. Tu l’hai sentito? Sì! Vabbè tu stai troppo lontano per poter sentire, ma fidati di me non ha chiamato. Nel mentre devo ancora smaltire la tensione di ieri, con le mie cacchiate fatte per colpa di questo carattere da bambino stupido. Dovrei andare nell’azienda per la quale lavoravo e chiedere direttamente a loro cosa sia successo, ma ho paura di una brutta risposta e di fare la figura del cavolo. Dovrei fare tante cose come sempre, invece guardami sono qui a parlare con te. Proverò ad organizzarmi così.... . Metto su il tuo CD che, tra l’altro è già nello stereo, mi farò una sana doccia, vado a far colazione, e poi nel pomeriggio vado a sentire prima alla Bozzoli ( che è l’azienda per la quale lavoravo per i miei capi ), poi dopo vado in ufficio dai miei capi. Così avrò le due versioni,..... tanto prima o poi ci devo sbattere contro alla verità, e se voglio poter ripartire, devo prima chiudermi una porta dietro. Giusto? A Trento non cercano nessun magazziniere? L’importante è che quando sarò al bar, non metta mano al video poker, se non vorrò fare la fine del pollo per la seconda volta. Dovrei sperare d’incontrare una donna che mi tenga in conversazione. Okkey! Inizio a prepararmi, ci si sente questa sera, ti farò un riepilogo. Ps: Ci sarebbe anche un sogno del quale avrei voluto parlarti, anche s’è un pelo volgare e strano. A più tardi Et, ciao! 9.42.03. ore 17.02.03. Guarda Ettore, non mi sono fatto un cannone, ma è da qualche minuto che stò sparando a zero con il cervello e le parole fuori dalla bocca. Dò la colpa allo stress, o a chi ca... di me, che in questo momento fa si che butti in questo modo. Come italiano andiamo male vero? Mi appello alla tua solerte comprensione. Tra poco mi riprendo e mi riporto al bar, perché queste mure fanno peggio della gente che incontro di solito, alla quale sembro non andar giù. Mi ha telefonato la Patty, perciò capisci che questo disordine mentale che stò pagando è dovuto da una parte alla difesa che mi pongo nei suoi confronti, e dall’altra il sentimento cocciuto che non sente ragione. Sono stato da Bozzoli e mi hanno assicurato che non ho colpe per quello che è successo, nel mentre i miei (a questo punto) ex capi non si sono ancora fatti sentire. Anche questa volta passo la palla, e mi ritiro nel buio dei pensieri. Mi dispiace perché vorrei dirti e dirti e dirti, ma prenderesti solo la mia negatività. Scusami Ettore se ho iniziato il discorso senza nemmeno salutarti. Ciao! 17.13.42. 20.20.33. Mercoledì 17 marzo 2004, ore 0.43.43. .. ... avrei voluto scriverti d’aver capito tutto, ........... avrei voluto scriverti che lei è più meravigliosa di te, ........... anche solo che c’è, ........... avrei voluto scriverti senza pagare il coma etilico ........... tanto per dirti niente, o solo chiederti come stai. .. ... Avrei voluto scriverti dopo averti letto, ........... e non come adesso che mi tremano gli occhi ........... nella confusionale incoerenza ........... tanto per tenermi compagnia, .. ... ........... sparando addosso ai miei voli assurdi e sgraziati ........... che tentano di lambire la notte della tua pelle, ........... capace solo in parte per poca convinzione ........... a ferirli con trattenute articolazioni scordinate. .. ... ........... Avrei voluto non ricordare la strada di casa ........... e trovare un’altro bar aperto, ........... tanto per sfinirmi da miserabile ........... alzando l’ultimo calice alla tua salute, .. ... sapendo solo del pianto e una sigaretta come scusa. “........... forse l’ultima. “ Ps: Tu Ettore stai sicuramente già dormendo, mentre io rinnego la promessa fatta, scrivendoti ancora un pensierino. Non cambierò mai, e un pò mi vergogno di me, ma non trovarmi una scusa, forse domani riuscirò a crescere. Buona notte Et. 1.25.44. 10.41.09. Buona giornata Ettore, qui il sole splende ch’è una meraviglia. Aver perso il lavoro mi ha tolto l’ennesima possibilità di venire a trovare Trento, anche per questo stò ingrippato. Torno al cruciverba cercando di finirlo entro Pasqua, ma che dico (?) entro Primavera. Okkey! Ettore, per le definizioni Verticali ci vediamo quando torno dal bar,... Ciao! 12.17.04. 15.58.45. Sono tornato Et, Dopo aver fatto colazione al bar “Antica Roma” con tutta calma, sono passato al centro commeriale “Marcolfa” per navigare in internet. Sono un fracco di mesi che non leggo i messaggi E-Mail sul mio sito. Per fortuna dopo novanta giorni che non navighi tengono bloccati i messaggi in arrivo oltre quella data di scadenza. Così non mi sono trovato una caterba di messaggini inutili da scartare. Perché per la maggiore ricevo quelli informativi spediti da parte di “Super Eva”, cioè tutta pubblicità. Poi sono entrato in “incontri” scoprendo che d’ora in poi se vuoi messaggiarti con altri devi fare l’abbonamento. Ed io ho risposto contando le dita della mano destra fermandomi a..... dire, fare, baciare. Intendito? Nel navigare su incontri mi sono visto alcune foto di probabili prede femminili. La mia curiosità si è fermata su TIGREBIANCA, trentacinque anni, separata...ecc...etc. Così ho provato a buttare un amo spedendole un messaggio di risposta alla sua attenzione. Certo! Con la foto non si può aver certezze. Prendo te Ettore come esempio, a guardare la foto sembravi uno da favola, poi quando ti ho incontrato,....ciao! Mi ci sono voluti giorni per convincermi che non eri un sogno. Sei la più bella favola che abbia mai incontrato nella realtà, come del resto anche l’eccezzione che in questo discorso salva la regola. Basta, con i complimenti, ora torno al cruciverba. A parte una sola definizione da controllare sul primo dizionario che mi viene a tiro, il cruciverba è terminato. Mò mi fumo una paglia poi proverò a mettermi d’impegno nel fare le pulizie. A più tardi,......... Ciaoooooo!!! 17.15.49.
Posted on: Sat, 24 Aug 2013 22:58:36 +0000

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