A causa della grave carenza di combustibile ed energia elettrica nella Striscia di Gaza, il Ministero della Sanità palestinese sta avvertendo della possibilità di una cessazione nei servizi sanitari, se la crisi continuerà, afferma un portavoce del ministero. Il portavoce Ashraf Al-Qedra ha spiegato che il suo ministero ha già annunciato tagli nei servizi della maggior parte dei settori della sanità, affermando: Potremo occuparci solo dei casi urgenti. Ha commentato che la maggior parte delle apparecchiature mediche potrebbe presto andare fuori servizio se la crisi di energia elettrica e di combustibile dovesse continuare. Secondo un comunicato inviato al Middle East Monitor, 88 dispositivi di dialisi renale smetteranno di funzionare, 45 sale attrezzate per i casi urgenti dovranno essere chiuse, sarà impossibile praticare terapia intensiva nellospedale principale di Gaza, e anche cinque banche del sangue e decine di laboratori medici saranno chiusi. Inoltre, nel comunicato si avverte che tre frigoriferi per conservare i vaccini per bambini e 113 nurseries chiuderanno, così come i frigoriferi per farmaci deperibili e centri per radiografie. In realtà, tutti i reparti di servizio sono a rischio di chiusura. Al-Qedra ha chiesto alla comunità locale e internazionale di intervenire con urgenza al fine di salvare la vita dei pazienti palestinesi al più presto possibile. Gaza ha sempre sofferto di crisi di energia elettrica e di combustibile dal 2006, quando Israele ha imposto un assedio draconiano sulla Striscia. Il mese scorso, loccupazione israeliana e il governo golpista egiziano hanno ulteriormente ostacolato lingresso di carburante a Gaza. Ogni famiglia, ospedale o panetteria ha elettricità solo per sei ore al giorno. Tuttavia anche questa situazione non durerà ancora a lungo, dicono fonti ufficiali di Gaza, se non sarà tolto lembargo sullimportazione di carburante a Gaza
Posted on: Sun, 10 Nov 2013 16:29:38 +0000
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