ARRIGO BOLDRINI detto "BULOW" . Vorrei far conoscere meglio un - TopicsExpress



          

ARRIGO BOLDRINI detto "BULOW" . Vorrei far conoscere meglio un individuo di nome Arrigo Boldrini, che è stato il comandante della 28ma brigata Garibaldi “Mario Gordini” nel 1945, con lo pseudonimo di “compagno Bulow”, oltre che Presidente “onorario” dell’Anpi. . Dopo il diploma di Perito Agrario, nel 1939 si arruolò come volontario nella Milizia Fascista, con il grado di “capomanipolo”. . Dopo un periodo lavorativo, nel 1940/41 a Napoli, in cui venne a contatto con ambienti antifascisti, fu poi richiamato alle armi con il grado di tenente di complemento, di stanza in Jugoslavia, a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania. . Nel 1943 rientrò in Italia, per una licenza di convalescenza, e aderì al clandestino PCI, e dopo l’8 settembre entrò nella Resistenza romagnola, passando quindi da “camicia nera” a “comunista” ! . La storiografia “ufficiale” a questo punto, evita di dire accuratamente di quante e di quali nefandezze si macchiò Arrigo Boldrini durante la sua carriera partigiana, che lo portò ai vertici della famigerata Brigata Garibaldi. . Costui, in evidente delirio di onnipotenza, si arrogò il diritto, a guerra finita, di “prelevare” ed arrestare nella zona di Codevigo (Padova) centinaia di fascisti o presunti tali che avevano ripreso le loro normali attività alla fine del conflitto. . Queste persone (oltre 300, di cui 114 identificate) furono poi torturate e seviziate con ferocia inaudita, a gruppi, lungo le rive del Brenta e del Bacchiglione. . Le vittime, che furono ritenute colpevoli di aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana, furono ammassate a Codevigo e successivamente seviziate e orrendamente mutilate, oltre che depredate dei loro averi, per essere poi fucilate lungo gli argini. . Molti dei corpi, caduti in acqua, furono trasportati lontano dalla corrente. . Alcuni corpi furono invece issati su carretti e scaricati poi nei pressi dei vari cimiteri della zona. . Altri ancora furono seppelliti sbrigativamente. . A Codevigo furono ritrovati ben 104 cadaveri ( di cui 77 in un’unica fossa comune), 17 furono rinvenuti in un’altra fossa a Santa Margherita, 12 a Brenta d’Abbà, 15 a Santa Maria, 18 a Ponte di Brenta. . Furono istituiti anche processi sommari (illegali a guerra finita) in cui, spesso per motivi di rancore e odio personali venivano emessi verdetti di condanna, sotto lo sguardo compiacente di Arrigo Boldrini. . Per meglio evidenziare la ferocia messa in atto dagli “eroici” partigiani, molto bravi a infierire sulle donne, è sufficiente constatare come si accanirono contro la maestra elementare Corinna Doardo. . L’autopsia rivelò infatti che sul suo corpo era rimasto intatto solamente un orecchio, segno evidente delle ripetute percosse con cui i “coraggiosi” combattenti della Brigata Garibaldi avevano infierito su di lei, prima di fucilarla e di abbandonarne il cadavere, nudo, nel cimitero. . Oppure possiamo evincere la volontà criminale di questi “animali” comunisti senza coscienza, avidi di sangue innocente, riconoscendo i tratti criminali che si palesarono nel trattamento riservato a Mario Bubbola, il figlio del Podestà del paese. . Mario, fu prelevato da casa e sistematicamente torturato e seviziato con estremo accanimento dai “partigiani”, che rivelarono così un istinto criminale talmente elevato che solo una iena sanguinaria come “Bulow” e la sua soldataglia potevano uguagliare. . Gli assassini tentarono, senza riuscirci, di tagliargli il collo con il filo spinato, e ripiegarono sul taglio della lingua, che gli infilarono poi nel taschino della giacca. . Successivamente gli furono tagliati i testicoli, che gli furono poi messi in bocca, con evidente intento dispregiativo, rivelando un odio incommensurabile e una violenza indicibile, intollerabile, soprattutto a guerra finita. . Una delle conferme di ciò che avvenne a Codevigo tra la fine di aprile e gli inizi del mese di maggio del 1945, ci viene dal diario del Parroco del paese, Don Umberto Zavattiero. . . Il “valoroso eroe” che tollerò, e che anzi incentivò il ricorso a questa strategia del terrore, Arrigo Boldrini, fu poi insignito della Medaglia d’oro al valor militare e ricoprì a lungo la carica di Presidente onorario dell’Anpi ! . Fu eletto deputato e poi Senatore della Repubblica tra le file del Partito Comunista Italiano, e poi dopo l’evoluzione poli-metamorfica dello stesso, confluì nel 1989 nel partito risultante, il PDS. . Ciò dimostra, caso mai ce ne fosse bisogno, che i cosiddetti “Democratici” di oggi, altro non sono che una “costola” del vecchio e feroce PCI del dopo guerra, al cui interno vegetano anime diverse, ma unite dallo stesso devastante ideale comunista. . Non dobbiamo MAI dimenticare le vittime di questo eccidio, recuperando e dando linfa vitale alla memoria storica di quanto avvenuto, in nome di una Giustizia che ancora oggi non ha “presentato il conto da pagare” ai responsabili. . Va ricordato che a guerra finita, nel maggio del 1945, nella sola zona di Treviso ci furono almeno 630 esecuzioni, ed altre 391 nella zona di Udine. . La Magistratura di Padova diede corso a vari procedimenti penali, che si risolsero però in un nulla di fatto, poiché i 4 partigiani della “28ma Brigata Garibaldi” inizialmente incriminati, furono tutti assolti. . I Comandi della “28ma non furono mai soggetti a procedimenti penali, e neppure quelli della “Cremona”, nonostante il fatto che fossero presenti come forze di occupazione proprio in quegli stessi territori in cui avvennero le stragi, in cui l’ordine pubblico e l’azione di Polizia era svolta dai Partigiani del CLN. . Arrigo Boldrini è morto il 22 gennaio 2008 all’età di 92 anni, senza avere mai, in vita, pronunciato parole di cordoglio per le sue vittime, uccise a guerra finita, per vendetta. . La magistratura rossa, compiacente e collusa, lo ha sempre protetto, conscia del fatto che rappresentasse l’aspetto più bieco di uno stalinismo reiterato e consapevole. . La Giustizia divina avrà quindi provveduto a collocare nel giusto sito colui che si è reso responsabile della morte di centinaia di vittime innocenti. . Un Tribunale davanti al quale non si può mentire si sarà già occupato di lui e della sua perversa ideologia, fondata sull’uso della violenza, sull’ateismo, sulla ferocia… . Dissenso
Posted on: Sun, 14 Jul 2013 19:23:04 +0000

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