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CERSOSIMO (PZ) Punto nevralgico del più vasto bacino del Sinni la località Castello di Cersosimo è ricca di testimonianze archeologiche note dal secolo scorso. ntorno alla fine dellOttocento M. Lacava per primo ne descrisse la fortificazione pubblicandone una descrizione nelle Notizie degli Scavi. Lo studioso paragonava I andamento delle mura ad un ettagono irregolare con un perimetro di circa 905 m., sosteneva che alla sommità della collina, cinta dalle mura, vi fosse una acropoli, a sua volta chiusa da una propria cinta trapezoidale, lunga m. 570, ed avente due lati in comune con la prima. Allinterno dellarea fortificata, il Lacava inoltre segnalò la presenza di resti di edifici antichi e di numerosi frammenti ceramici. Particolari sono le vicende storiche di Cersosimo. Il luogo risulta abitato già nellera antica e il paese ha subito i tre maggiori processi di colonizzazione di tutta la parte meridionale della Basilicata. Di origine greca, è diventato casale agricolo nel medioevo per via dellinsediamento di un convento basiliano, per poi essere trasformato in borgo rurale soltanto nel 1500 in conseguenza della politica condotta dal feudo di Noia. Nel IV sec. a.C., alcuni coloni greci, risalendo dalle coste ioniche verso linterno, fondarono un centro fortificato sulla sommità del colle a 720 m. s.l.m., in quella località che ancora oggi si chiama Castello. Linsediamento si trovava in posizione strategica, sul percorso che attraversava l’altopiano del monte Carnara (m. 1283) per raggiungere Alessandria del Carretto e quindi la piana di Sibari. Mutate le condizioni socioeconomiche il Centro fu abbandonato fino a scomparire del tutto. Nel 1034, poco distante dalla fortificazione cioè a mezza costa delle pendici occidentali del Giansilio, la contrada si popolò nuovamente per la costruzione di un Monastero basiliano dedicato alla Vergine Maria. A quel tempo, Cersosimo era lunico centro abitato della Val Sarmento. Oltre dai servi del Convento fu abitato da una comunità rurale, come si può desumere dal resoconto delle ruberie di greggi e armenti fatto dal signor di Noia. Nel 1277 il borgo fu tassato per 17 once. Il toponimo del paese è legato a questo periodo. Secondo il Racioppi Cyr.Zozimi deriva da Cir (abate) e Zozimus (nome del fondatore del Convento). Le prime notizie sullattuale Cersosimo risalgono allanno mille, e sono riportate nel Sillabus Greecarum Membranorum che comprende numerosi atti curialeschi di donazione e compravendite dal 1034 in poi, appartenenti al Monastero di Cyr-Zozimi. Tratto da comune.cersosimo.pz.it
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 14:45:26 +0000

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