Certamente sarebbe una manovra giusta quella di don Milani: “Non - TopicsExpress



          

Certamente sarebbe una manovra giusta quella di don Milani: “Non fare parti uguali tra diseguali”. 1) Bloccare per sei anni la seconda e terza pensione di quanti hanno questo privilegio (come il sacrificio, richiesto a chi ha una sola pensione, come una sorta di esodato di lusso). 2) Bloccare qualsiasi denaro, non solo quelli per Monti come si è reso disponibile, ma a tutti i suoi colleghi Senatori a Vita (tanto avranno già di che vivere non essendo o non potendo essere stato quello il loro lavoro. Dovrebbero essere i primi a pensarlo e a capirne il senso, in un momento in cui serve il “SalvaItalia”) 3) Chiedere un grosso sforzo di Solidarietà a tutti i Ministri dell’Economia, a tutti i premier degli ultimi 10 esecutivi che ci sono stati in Italia perché se siamo così anche loro devono qualcosa. 4) Chiedere lo stesso sforzo di Solidarietà: - Agli imprenditori delle principali aziende italiane come già fanno per il Colosseo, il Duomo. Si istituisca un conto bancario “Per l’Italia” i cui soldi siano devoluti come ha detto Monti il 16 maggio 2012, alla più bisognosa associazione, le casse dello Stato. Ma immaginate come cambia la prospettiva anziché mettere le mani in tasca agli imprenditori porgere la mano loro e chiedere che contribuiscano per il valore comune verso lo Stato in cui hanno scelto di diventare grandi. - Chiedere che ognuno con una pensione superiore ai quattro mila euro al mese rinunci al 50% del resto dei soldi di pensione, per sei anni. Per affiancare anziché fiaccare, pensare a contratti e contatti tra tradizione e innovazione. 5) Affiancare un giovane ad ogni lavoratore che avrebbe dovuto, secondo leggi precedenti, essere già in pensione (solo dei mestieri per lo più intellettuali e anche un po’ fighi, ovvero quelli per cui si laureano i nostri giovani ma restano tagliati fuori -salvo emigrare)! Non solo perché altrimenti aver tenuto (questi sono lavoratori ormai all’apice di carriera con una rete di contatti forte che vedono alla pensione come la morte) di più i lavoratori anziani significherebbe aver tenuto fuori i giovani, ma soprattutto perché aver tenuto di più gli anziani significa non avere dato spazio alle risorse nuove, moderne, tecnologicamente avanzate, particolarmente dinamiche e pronte all’innovazione. Invece? Affiancarle, per esempio con una sorta di contratto di Job sharing. Tra le due figure così diverse da sapersi “ripartire” compiti e darsi reciprocamente stimoli. Concretamente significa che il lavoratore anziano avrà una parte del lavoro, per esempio informatizzata, la cede (come già accade ma gli altri passano per i precari collaboratori, o persone in fila per farsi notare cui si farà vincere un concorso per ricompensarlo dei sacrifici di essere stato alla corte) ai lavoratori giovani.
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 14:17:04 +0000

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