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DAL: BLOG DI FURIO RICCIO CONTRO LO SCANDALO DELLA CHIUSURA DELLE GUARDIE MEDICHE Finché non ci saranno le condizioni per aprire i famosi studi associati dei medici di base h24, questi interventi rappresentano solo dei tagli di presidi sanitari sul territorio, dunque, non si possono chiamare “riorganizzazione”. Il problema è che in molti casi è fondamentale la velocità e la qualità dell’intervento e questa può essere garantita esclusivamente dalla guardia medica che fornisce un’importante funzione di filtro ai pronto soccorsi, in quanto il medico di guardia sa discernere quali sono i casi effettivamente urgenti recandosi a casa degli ammalati durante l’arco della notte. L’utilizzo dei call center con “operatori laici” creerebbe una ulteriore congestione dei già citati pronto soccorsi, con afflusso massiccio di codici bianchi e verdi (e relativo pagamento di ticket per i bianchi) e la creazione di file d’attesa interminabili, laddove il medico di guardia medica risolve il tutto in celerità recandosi al capezzale dell’ammalato spesso anziano e impossibilitato a muoversi. Per il cittadino utente è lo stesso che il medico parta da una sede ragionevolmente vicina piuttosto che da una centrale operativa spesso lontana dalla casa dell’ammalato? Credo che la domanda sia retorica…. Il decreto Balduzzi prevede l’aggregazione, ma senza obbligo, per i medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, della guardia medica, della medicina dei servizi e degli specialisti ambulatoriali, in nuove forme organizzative per garantire l’attività assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana. Per far partire questi progetti sono necessarie delle convenzioni con i medici di base . Oggi alcune regioni non hanno un euro da investire. Inoltre bisogna rivedere la convenzione nazionale relativamente all’adesione dei medici alle aggregazioni monoprofessionali e multiprofessionali. Da ultimo non bisogna scordare che la guardia medica in Italia così come i pronto soccorsi sono tenute in piedi dallo sforzo spesso eroico e sottopagato dei medici precari senza i quali l’assistenza sanitaria letteralmente crollerebbe. Ora si tenta di fare il “golpe d’estate” licenziando centinaia di medici che non verranno riutilizzati nelle famose strutture h24 come previsto dal decreto Balduzzi. In buona sostanza si sta distruggendo l’assistenza sanitaria primaria esistente (che tutta Europa ci invidia) senza sostituirla con nulla in cambio e si licenziano moltissimi medici che, chissà perché, sono disprezzati da politici e amministratori nostrani e sono ricercati “col lanternino” in Francia, Inghilterra e, in generale, in tutta Europa. Da notare che gli studi statistici dicono che stiamo andando incontro, anche qui in Italia, ad una carenza di medici. Le assunzioni sono bloccate, il” turn over” inesistente. Si continua a negare l’accesso al lavoro ai giovani medici e ora si licenziano quei pochi che un lavoro “precario” l’avevano con grave nocumento per la salute dei cittadini che pagano sempre più tasse e hanno sempre meno assistenza sanitaria e diritti.
Posted on: Fri, 12 Jul 2013 16:34:33 +0000

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