Dopo un’iniziale infatuazione, già nel 1910 Lucini si - TopicsExpress



          

Dopo un’iniziale infatuazione, già nel 1910 Lucini si dissociava dal Futurismo di Marinetti (su “La Voce” pubblicherà Come ho sorpassato il Futurismo) per quanto accogliesse in seguito le intemperanze dei “lacerbiani” cui lo legava, fra l’altro, l’amicizia col “discepolo” Ugo Tommei, titolare a sua volta di una rivista, “Quartiere latino”, alla quale (insieme a Sbarbaro, Stuparich e altri) collaborò di buon grado. Se si pensa che nel numero di gennaio del 1914 della rivista Tommei, fervente “luciniano”, scriveva di non volere la guerra perché non intendeva “morire per gli altri" e a fine anno, nella rapida conversione di tanti, era già passato alla propaganda interventista (morirà al fronte), si capisce come il mutato clima intaccasse i più consolidati sodalizi, facendosi dunque sfavorevole a un libello che dileggiava “i mestieranti della distruzione… elettisi in classe speciale” - “una framassoneria militare internazionale”- e auspicava, casomai, le armi in mano al popolo.
Posted on: Fri, 02 Aug 2013 06:20:47 +0000

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