Esiste una differenza tra padre e madre? Esiste una differenza - TopicsExpress



          

Esiste una differenza tra padre e madre? Esiste una differenza sessuale? È un valore? Dalla risposta a queste domande dipende il nostro modo di affrontare la genitorialità e l’educazione. È il primo figlio che ci “nasce” genitori: prima siamo solo coniugi. Diventare genitori non è un diritto, è un dono: la differenza è sostanziale. Se fosse un diritto io sarei portatore di un privilegio e avrei giuste pretese da far rispettare; se è un dono allora sono responsabile della sua conservazione e crescita, ho doveri e devo badare al suo bene. Il miglior modo per essere genitore e fare come se si fosse genitori affidatari: è la distanza affettiva –un amore totale ma consapevole della realtà- il modo migliore per crescere ed educare un figlio. Riprodursi è clonare, è animale: generare è dare la vita. Il bambino non ha bisogno del genitore, ma dei genitori. Insieme. La stabilità della coppia, la fedeltà, è un bene per tutta la famiglia e specialmente per i figli. Quello che i figli temono della separazione dei genitori non è affatto quello che invece teme il genitore (perdere l’amore). Il bambino non ha paura che il genitore non lo ami più, ha paura di perdere il suo mondo di riferimento, che è fatto dai due genitori insieme in quello specifico “ambiente” fatto sì di luoghi, ma soprattutto di relazioni, tradizioni, abitudini, certezze. In una separazione il mondo dei figli muore per sempre. E lascia strascichi. Fare il bene del figlio non è colmarlo d’affetto, a volte troppo, ma dare loro cose buone: essere saldi nel mondo per lui importante. Noi costruiamo sempre la nostra genitorialità a partire dalla nostra esperienza di figli e dal modello dei nostri genitori: per emulazione come per rigetto. La differenza di sesso è sancita dalla genetica: ogni nostra cellula è marcata XX o XY e in nessun altro modo. Una differenza genetica così marcata (ogni singola cellula della mia persona è marcata in modo inequivocabile) non può non avere una influenza nel mio stare al mondo. La scelta del gender non è genetica, ma una decisione culturale. Si nasce maschio o femmine, si diventa uomini o donne. La pienezza dell’umano si costruisce nella relazione. Disuguaglianza è diverso da differenza: disuguaglianza è disvalore, è offesa della pari dignitià di ogni essere umano, è discriminazione. Differenza è ricchezza, è valorizzazione, e specificità, è dono. La differenza, come la scelta, comporta limiti ma soprattutto ricchezze. È alla nascita di un figlio che donna e uomo si scoprono diversi: nel modo con il quale si pongono con la nuova creatura. La madri sentono il mondo interiore del figlio, cosa che ai padri è negata. Il codice materno è “ti proteggerò da ogni difficoltà”, quello del padre “ti insegnerò ad affrontare le difficoltà” Diventare genitori non vuol dire perdere la coppia, anzi è doveroso rafforzarla per il bene dei figli L’ipertrofia delle aspettative produce fragilità e depressione: un genitore che dice “bravissimo” al figlio per ogni cosa che fa produce un mostro incapace di mettersi in gioco. L’autostima si genera nel mettersi alla prova e lottare fino a che si ha successo: un genitore deve accompagnare il figlio in questo percorso, non precluderglielo. Il figlio non è mai il terzo in una relazione paritaria. Nel’immagine dei primi passi c’è il succo della genitorialità: la madre lascia il figlio perché si fida del marito; il padre c’è ed è lì che aspetta il figlio per prenderlo, spostandosi lentamente indietro per fargli fare un passo in più; il figlio lascia la madre e vede che c’è il padre pronto a prenderlo e si fida di entrambi.
Posted on: Fri, 31 May 2013 07:56:06 +0000

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