IL GIOVANE PRETE CHE FA LA "LEZIONE" A PADRE MAGGI Verso le undici entra un frate per portarmi la comunione. E giovane, molto serio, direi triste. Si avvicina e mi porge la particola, ma prima di darmela inizia una lunga recriminazione nei miei confronti. Mi dice che sono fuori dalla Chiesa, che sono eretico, che il mio insegnamento e i miei scritti fanno tanto male alle persone... Sono molto debole e non ce la faccio a replicare. Attendo che la finisca e mi dia l’eucaristia. E invece lui continua, in un crescendo di accuse: «E poi so che dai la comunione anche agli omosessuali e ai divorziati!». Con quel poco di forze che ancora ho, gli dico: «Senti, se devi farmi arrabbiare per darmi la comunione, non la voglio più, vattene e non farti più vedere. Io sarò senz’altro eretico, come dici tu, ma sono una persona pienamente felice, invece tu, guarda che faccia che hai, a che ti serve tanta fedeltà alla dottrina se poi sei una persona tanto triste?». Non risponde. Mi guarda sconcertato, esita, poi se ne va. Suono il campanello e domando della caposala. Le chiedo di non far mai più entrare quel prete da me. Non ho rabbia ma compassione. Le sue intenzioni saranno senz’altro state buone: sta quasi per morire un eretico e prova a salvargli l’anima in extremis... Questi zelanti custodi della dottrina sarebbero capaci di ucciderti in nome della verità! Poco dopo la storia fa il giro dell’ospedale. Dicono che non si era mai visto un prete cacciare via un altro prete.
Posted on: Sun, 29 Sep 2013 14:54:36 +0000
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