Il Corriere della Sera cita oltre un centinaio di Comuni e alcune province di tutt’Italia definendoli “virtuosi” per aver rispettato il patto di Stabilità. Nell’elenco non figurano né la Provincia autonoma di Trento né i 111 Comuni del Trentino con oltre mille abitanti che hanno pienamente rispettato il Patto di Stabilità. Le altre amministrazioni comunali con un numero di abitanti inferiori non sono tenuti a osservarlo. Ora, va sottolineato che se il Governo decidesse di introdurre positive novità in tempi brevi, tutto questo si tradurrà in “una importante boccata di ossigeno” per le nostre amministrazioni comunali. Oggi tutti noi amministratori pubblici locali viviamo il paradosso che da un lato abbiamo fatto uno sforzo per dare vita a importanti investimenti e dall’altro non li possiamo completamente usare proprio per il patto di stabilità. Cito tra i progetti realizzati il fondo unico per i territori e il fondo per le scuole, quest’ultimo nato usando fondi di riserva. L’essere virtuosi non deve essere una penalizzazione ma deve essere una condizione privilegiata per venir premiati. Poter utilizzare i fondi in cassa rappresenta una boccata di ossigeno che per le aziende e un giusto riconoscimento a quei Comuni che in questi mesi sta programmando il sistema cassa con un puntiglio ineccepibile, attuato giorno per giorno per poter mantenere fede agli impegni assunti pur nel rispetto del Piano di stabilità.
Posted on: Tue, 15 Oct 2013 07:23:06 +0000
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