Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani sostiene attività - TopicsExpress



          

Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani sostiene attività in aperta violazione dei diritti dei cittadini? Fin dall’inizio, nonostante le buone premesse che si intravedevano dalla nascita del Forum trentino per la pace, si è assistito al distorcersi dello stesso in un’istituzione politicizzata e completamente dimentica del Trentino in cui è nata. Sorge quindi naturale interrogarsi, ad oggi, circa l’operato del Forum ma anche riguardo al ruolo che hanno potuto avere le associazioni al suo interno, poiché si temeva che proprio l’aver affidato la presidenza del Forum al mondo politico (parte peraltro della maggioranza provinciale e il Presidente dal 2009 è il consigliere provinciale Nardelli) avrebbe potuto contribuire a trasformare un organismo che dovrebbe essere “super partes”, in un’estensione di quella che è la visione politica provinciale e soprattutto in uno strumento di propaganda politica, finanziato dai soldi di tutti e mascherato da difensore dei più deboli. È quanto mai originale che proprio l’organismo che più dovrebbe essere dedicato all’ascolto dei più deboli, a partire dal contesto trentino, abbia deformato il suo mandato sostenendo invece le politiche della maggioranza e dimenticando di rendere protagonista quel ricco mondo di associazioni trentine, che solitamente ha poca voce e che è stato così tradito.Numerosi dubbi sono stati avanzati anche sull’organico dei collaboratori del Forum, in cui è stato “casualmente” collocato uno dei “noti” personaggi che, parte delle frange dei disobbedienti, occupava l’area ex Zuffo (e poi la palazzina Libery, l’ex dogana, ecc.), liberata solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Se è vero, che internamente al Forum possono entrare a far parte personaggi noti per azioni poco civili, irrispettose della collettività, nonché illegali, le perplessità sul Forum, sui meccanismi che lo guidano e sulle finalità che persegue non possono che aumentare. Quale ciliegina sulla torta, infine, il Forum della pace ha aperto da pochi mesi, nei locali ITEA situati in Passaggio Teatro Osele (tra via Suffragio e piazza della Mostra), il “Café de la paix”. È purtroppo recente evidenza di come a pochi mesi dall’apertura, già il “Cafè de la paix” faccia parlare di sé non per l’elevato valore culturale e umano delle attività che ospita, ma per le ripetute lamentele dei cittadini per gli schiamazzi notturni ed i rumori molesti che da giorni vanno avanti senza che si possa trovare una soluzione “pacifica” appunto. Sembra quindi che le attività del Cafè si siano trasformate rapidamente in un conflitto aperto con il quartiere che li ospita, arrivando a portare all’esasperazione i residenti per i ripetuti comportamenti di contrasto al vivere pacifico dei residenti.Sembra qui che i diritti non siano di tutti, bensì solo di alcuni, mentre altri, che peraltro risiedono li da una vita, devono sottostare al “diritto” di questo nuovo circolo che sembra più che altro un’estensione di altri centri dove regna l’illegalità, ovvero il mancato rispetto delle leggi e regole della società civile, anche per l’assenza del rispetto verso l’amministrazione e chiunque in generale, oltre che alla tendenza ad occupazioni abusive (spazi esterni al locale). È inevitabile chiedersi dove sia dunque la pace ed il rispetto dei diritti di tutti i cittadini (inclusi i residenti) e che ne sia stato del “luogo di relazione distesa con la città che ospita il Forum” che doveva diventare il Café, e di quell’“angolo della città che trasmetta al visitatore la percezione di un territorio che ha fatto della ricerca sulla pace e sui diritti umani un motivo di orgoglio, una parte importante della propria identità culturale”, che doveva essere. Gruppo consiliare Lega Nord Trentino Cons. Alessandro Savoi
Posted on: Fri, 05 Jul 2013 11:14:26 +0000

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