In determinate situazioni rimpiango di aver visto, e più di una - TopicsExpress



          

In determinate situazioni rimpiango di aver visto, e più di una volta, tutti i film di Stanley Kubrik. Così come mi sorprendo a pensare che non avrei mai dovuto guardare Senso, o Bellissima, di Visconti, o I Soliti ignoti di Monicelli, o magari avrei fatto meglio a disertare la proiezione del suo ultimo, splendido, Le Rose Del Deserto. Perché prima o poi, se ti piace divorare film dalletà di undici anni, ti capita Tulpa. Tulpa non è un brutto film. Un brutto film ha la sua dignità di brutto film, ha unidentità di brutto film. Ha un carattere, insomma, da stronzo, ma ce lha. Un brutto film potrebbe essere Gesù di Zeffirelli, così stracolmo di retorica da diventarne pietra miliare. Oppure si potrebbe pensare che brutti film siano tutti gli horror/thriller italiani degli anni 60/70, quelli pre Mario Bava, per intenderci. Se volete vedere un gran bel brutto film, vi consiglio Una sullaltra, di Fulci, brutto e irresistibile, stereotipato e splendido, specie a questa distanza cronologica. Brutti i film con Lino Banfi, fatti con due soldi. Brutto lEsorciccio, fatto con uno. Tutti film di cui si parla ancora, per il gusto di ricordarseli. Tulpa no, non può essere classificato come brutto. Tulpa è come quello che arriva secondo alla gara di sfiga. E il nulla. E si che dentro cè di tutto: dallo splatter senza lironia dello splatter, al gesto della pugnalata anni 70 (pre Bava, ricordatelo), goffa e robotica. Dallimprobabile spavento di una libraia nel suo negozio, non appena un cliente dietro le sue spalle le parla, agli effetti sonori tipo lama ed effervescenza ad ogni cambio di scena. E ovviamente, la desolante ammissione di aver guardato dieci volte Eyes Wide Shut. Cè il professionista insospettabile di giorno, che di notte cerca la trasgressione in postacci sudaticci. Cè lamico scomparso per aver tradito il segreto. Cè qualcuno dietro un bancone che ti conferma che è stato portato via. Ma se hai almeno quarantanni, conosci abbastanza bene te stesso da capire se hai o meno la capacità visionaria di raccontare qualcosa con una grazia infinita. Perché se non riesci a immaginare un cancello chiuso, un uomo che aspetta fuori, una Lymo che arriva dal viale, un vecchio che ne esce e, da un guanto nero, porge alluomo, attraverso il cancello, una busta con un foglio nel quale solo dieci parole corpo 12 creano una tensione che non si scorda facilmente, se non riesci a immaginare questo, allora è meglio che nessuno lo sappia. Non puoi sostituire 30 anni di fotografia splendida, di pazienza con gli attori, di perfezione e passione, con litri di sangue, smorfiette e gridolini isterici. Non puoi propormi uno stereotipo di trucido pseudo affascinante che dice una parola ogni quarto dora e somministra il bene e il male con un contagocce, al posto dellinquietante portiere dalbergo, effeminato e perfetto, nella sua giusta dose di ambiguità in livrea. Non ti sognare nemmeno di scalfire il mio nervo più fragile con musiche incalzanti per tutto il film, dato che sono stato messo a dura prova da tre (tre) note di pianoforte, di cui una molto acuta, che commentavano una via di New York notturna, con un uomo corpulento e molto distante che guardava fisso in macchina, mentre intorno la vita pre natalizia scorreva indifferente. La grazia. Non la si compra, non la si impara. Può arrivare, ma a ben altri costi. Per il resto ci si nasce. Qualcuno dice che però la fotografia... Balle. la fotografia è inesistente, la sceneggiatura ancor meno. E di una cosa mi dispiace in particolar modo: che grazie a un sedicente regista (che dovrebbe limitarsi a guardare i film, non farli), attori che in altre occasioni si sono rivelati eccellenti interpreti, vedi la Gerini diretta da Verdone e, soprattutto, Michele Placido, enorme in ben altre occasioni, hanno dato il peggio di se. Non so nemmeno dire se recitassero o meno. Sembravano le prove del film. Sono arrivato alla fine con molta fatica. E non svelo il finale per un solo motivo: non cè. In conclusione, dopo 45 minuti ho desiderato di vedere un film con Fabio Volo. Mi sembra di aver detto tutto.
Posted on: Mon, 02 Dec 2013 21:06:51 +0000

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