Ischitella/ Accadde il 13 giugno del 1810 PDF Stampa - TopicsExpress



          

Ischitella/ Accadde il 13 giugno del 1810 PDF Stampa E-mail lunedì 21 ottobre 2013 ore 08:45 IL 13/6/1810 tra il Comune dIschitella, patrocinato dal sig. Francesco Saverio Insalata e il suo ex feudatario, patrocinato dal sig. Pietro Porcelli e dal rapporto del sig. giudice Martucci si addivenne a queste conclusioni: 1) Il bosco si dichiarava demanio Comunale e si aboliva il terraggio di tomolo per tomolo. 2)Si aboliva la fida nel demanio Comunale della Cardosa e sui fondi appadronati. 3)La ricompra della servitù doganale, acquistata il precedente anno dal Principe dIschitella veniva conservata con la condizione del riscatto in favore del Comune. 4) Lapplicazione del decreto del 2 Ottobre relativamente alla proprietà dellerba rilasciata a favore di come stabiliva il decreto. 5) lIsola di Varano si dichiarava demanio Comumale. 6) La prelazione al contratto dellisola Varano per il riscatto della servitù. 7) Si invocava il favore della circolare del ministro per la libertà delle acque e luso della irrigazione, per la libertà della pesca nel fiume ,e per lapertura di una nuova foce nel lago di Varano. 8) Il pagamento della bonatenenza, la commissione intesa le parti e il regio procuratore generale nelle sue conclusioni. In primis si stabiliva inoltre che il feudatario non aveva titolo alla feudalità universale sul primo, atteso che dalla corti fiscali risultava che il feudatario aveva un demanio ;e che nello stato delle cose questo demanio non può operare che il bosco in questione e che il locale di CARDOSA che era in precedenza demanio universale, al di sopra dei demaniali del Comune, come nei territori tanto chiusi che aperti non poteva competere al feudatario il diritto di fida. La difesa di varano apparteneva incontrastabilmente al feudatario, come le carte fiscali del 1548,ma che la colonia acquistata non poteva mantenersi che per la durata di un decennio. Per quando riguarda lIsola Varano essendo un demanio del feudo era gravata dai pieni usi civici che competevano ai cittadini, come da decreto del S.c. del 1576. Le leggi vigenti stabilivano inoltre luso delle acque e il diritto della pesca in tutti i corsi dacqua perenne, e larticolo dellapertura di una novella foce nel lago di Varano è trasmessa alle disposizioni dellautorità amministrativa. Si dichiarava inoltre che non esisteva feudalità universale, si dichiarava il bosco demanio feudale aperto, soggetto ai pieni usi civici anche di legnare al verde ed al secco in favore degli abitanti dIschitella salvo il diritto della ghianda in favore del feudatario dal 5 Ottobre al 25 Dicembre; del bosco il feudatario seguiva a percepire il terraggio a ragione non più forte della decima sulle sole culture principali dellanno, i legumi esclusi, e in guisa che non percepisca doppia prestazione. Venivano applicate in favore dei coloni le disposizioni dei reali decreti del 16 Ottobre e 17 Gennaio e quindi di astenersi il feudatario dal diritto di fidare tanto nel locale detto Cardosa, che su demaniali dellUniversità, ed i territori appadronati di chiusi, che aperti di particolari. Circa la ricompra delle servitù doganali le parti dovevano ricorrere allautorità competente. Per la difesa di Varano una proprietà del feudatario nello stato dellattuale possesso ,i coloni godevano delle disposizioni contenute nei reali decreti del 16/10 e 17/1 ultimi. Lisola varano, demanio feudale aperto, soggetto agli usi civici anche per ragione di commercio tra loro in favore degli abitanti dIschitella, per gli usi valutabili in divisione era a panaggio del Comune. Si dichiarava altresì, luso delle acque tanto per la costruzione delle macchine che per i bisogni dellirrigazione libero e comune a tutti. Ancora luso libero ancora della pesca nel fiume e riguardo allapertura di una novella foce lintendente della Provincia si sarebbe pronunciato. Infine il feudatario avrebbe pagato la bonatenenza dal dì dellultimo generale catasto. Il Fascicolo tratto dagli affari demaniali f. 65/2 dellArchivio di stato di Napoli della causa tra il Comune e gli amministratori della casa del Re, sicuramente mostrava come levoluzione dei tempi concedeva sempre minori privilegi ai feudatari in vantaggio dei cittadini. Giuseppe Laganella.
Posted on: Mon, 21 Oct 2013 19:06:20 +0000

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