(LA) « Per idem tempus conditorium et corpus Magni Alexandria, cum prolatum et penetrali subiecisset oculis, corona aurea imposita ac floribus aspersis veneratus est, consultusque, num et Ptolemaeum inspicere vellet, «regem se voluisse ait videre, non mortuos» » (IT) « Quando il sarcofago di Alessandro fu tratto fuori dal sepolcro, Augusto fissò il corpo, pose sul coperchio di vetro una corona doro e vi sparse sopra dei fiori in segno di venerazione. Richiesto se volesse vedere anche la salma di Tolomeo, rispose «Desideravo vedere un re, non dei cadaveri» » A parte il nome, la data di nascita e la fede incrollabile verso i propri Diadochi, a differenza di molti storici, ritengo Alessandro di macedonia un capo di stato non adeguato al ruolo che ha ricoperto. Riuscì, invero, a domare Bucefalo, ma uccise il padre, non mostrò rispetto verso i suoi Maestri - in primis, Aristotele - pretese la proscinèsi, strinse rapporti con i tolemaici - soggetti ambigui -e, sopra tutto, condannò a morte diverse componenti del suo esercito per raggiungere le terre di Mu o Lemuria. Ciò fa di lui, a mio modesto avviso, un individuo che non è stato in grado di controllare i propri istinti e la brama di onori, anteponendo questi elementi alla salvezza di chi aveva creduto in lui.
Posted on: Tue, 03 Dec 2013 19:00:21 +0000
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