LASCIAMO CHE LA PIOGGIA PORTI VITA, NON SANGUE!!!!! Pubblicato - TopicsExpress



          

LASCIAMO CHE LA PIOGGIA PORTI VITA, NON SANGUE!!!!! Pubblicato da ab il 15/11/13 • Inserito nella categoria: Primo Piano LASCIAMO CHE LA PIOGGIA PORTI VITA, NON SANGUE!!!!! Gli attivisti Unadikum accompagnano gli agricoltori per la loro terra a Beit Hanoun, 3 ott 2013 Campagna rivolta alla comunità internazionale affinché non segua con gli occhi e la bocca chiusi le aggressioni dell’ entità sionista contro i contadini Palestinesi di Gaza. L’inverno sta arrivando nella Striscia di Gaza, e di conseguenza, le piogge non dovrebbero tardare ad arrivare. I contadini le aspettano ardentemente, perché fino a quando non cominceranno, loro non potranno iniziare la stagione della semina. Il popolo di Gaza è molto diverso dall ‘immagine che di esso si vuole dare. I media borghesi trasmettono un’idea distorta, che fa sì che molte persone pensino che questa sia una zona semi – desertica, piena di Haima, dove si affollano un sacco di guerriglieri, armati fino ai denti con mitragliatrici automatiche e cartucciere di munizioni. Ma questo non ha nulla a che fare con la realtà. La popolazione della Striscia di Gaza è attiva, allegra, con voglia di vivere e di sorridere, con tanti bambini che giocano in strada dopo aver lasciato le loro scuole e aver fatto il loro dovere. Con migliaia di lavoratori, professionisti, intellettuali, pescatori, agricoltori … che cercano solo di portare a casa uno stipendio che consenta alle loro famiglie di vivere in maniera decorosa in una striscia di terra che vive in una situazione, per fortuna, unica al mondo. Il Popolo Palestinese vive sotto occupazione da oltre 65 anni. Circa sei milioni di palestinesi sopravvivono come rifugiati, senza che l’entità occupante, Israele, consenta loro di ritornare nelle loro terre. Il settantotto per cento del territorio palestinese è completamente occupato da questa entità, che ha il sostegno e la complicità, esplicita o implicita, della maggior parte della “comunità internazionale”. Questa unità ha uno scopo assolutamente razzista, xenofobo e di esclusione, e cerca, in questo modo, di istituire nei territori palestinesi occupati uno stato ebraico, nel quale solo i membri di questa comunità hanno un posto. Per raggiungere questo obiettivo, si utilizza un sistema di pulizia etnica e di apartheid in cui i palestinesi devono abbandonare le loro terre ed andare in altre zone, e tutti coloro che non cedono a queste pretese subiscono detenzioni arbitrarie e indefinite, la distruzione delle loro case, delle loro colture e di tutte le loro risorse, il divieto di spostarsi liberamente nel proprio paese, pestaggi e umiliazioni da parte dei coloni sionisti protetti dalle forze di occupazione israeliane, o direttamente da loro, e in molti casi, la morte. Nella Striscia di Gaza, tutto questo va aggiunto ad un blocco che dura da sei anni, e questo significa che l’occupazione decide ciò che può entrare, in che quantità e quando. Il popolo di Gaza ha sofferto in questo periodo di tre fasi in cui l’intensità di questa aggressione, che ora è permanente, è aumentata. I voli di droni, F 16 ed elicotteri Apache delle forze di occupazione sono costanti. Il lancio di missili e proiettili sul territorio di Gaza è comune. Gli attacchi ai pescatori e contadini sono quasi quotidiani. I contadini di Gaza inizieranno la stagione della semina , non appena cominceranno le piogge, e questo aumenterà le aggressioni. La semina dello scorso anno ha portato un saldo di quattro contadini fucilati dalle forze di occupazione e più di un centinaio di feriti, e tutto questo con il silenzio complice della comunità internazionale. L’Associazione UNADIKUM, in collaborazione con l’ Unione dei Comitati di Lavoro Agricolo ( UAWC ), organizzazione che rappresenta i contadini palestinesi, e con il supporto del Palestinian Partnership Coordinator ( PNGO ) ha lanciato la campagna “Lasciamo che la pioggia porti la vita, non il sangue “, che mira a fare pressione sulle Nazioni Unite e sul resto delle istituzioni sovranazionali affinché si adottino misure per prevenire che l’ entità sionista continui a perpetrare impunemente questi crimini, consapevole del sostegno di queste istituzioni. In questa campagna abbiamo pianificato una protesta davanti alla sede delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza, in cui gli agricoltori saranno il soggetto attivo, in modo da chiedere il sostegno di tutti gli amici del Popolo Palestinese, di tutte le associazioni di solidarietà con la Causa Palestinese, e di tutti i difensori dei Diritti Umani. Vi chiediamo di unirvi a noi, il prossimo Mercoledì 20, con la realizzazione di azioni di sostegno nei vostri territori: concentrazioni, spedizione di lettere in uffici pubblici, conferenze stampa …, e tutto ciò che può essere un elemento di pressione per alcune istituzioni utilizzate per mantenere i loro occhi e la bocca chiusi dinanzi ai crimini di una tale potente entità. PER IL DIRITTO DEI PALESTINESI DI VIVERE E LAVORARE AL SICURO NELLE LORO TERRE!!!!!!!!!! FERMIAMO LA COMPLICITA’ INTERNAZIONALE DINANZI AI CRIMINI DEL SIONISMO!!!!! VIVA LA LOTTA DEL POPOLO PALESTINESE!!!!!!
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 22:10:28 +0000

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