LAstrolabio del 14/10/2013 Sta iniziando la campagna - TopicsExpress



          

LAstrolabio del 14/10/2013 Sta iniziando la campagna congressuale del Partito Democratico. Alcune considerazioni, qualche valutazione sento il bisogno di condividerle con voi. Come sapete io sono schierato, un tempo si sarebbe detto senza se e senza ma, con Gianni Cuperlo, ma ve ne ho già parlato diffusamente. Mi limito ad osservare che una certa retorica sul Congresso dallesito scontato assomiglia molto a quelle teorie economiche in base alle quali lesasperazione delle aspettative diviene un modo per farle diventare realtà. Dico solo; attenzione, la realtà economica attuale ci dice che le bolle speculative create sullesasperazione delle aspettative possono anche scoppiare. Siccome un buon Congresso non ha bisogno di esplosioni, ma di discussione fra programmi, idee, visioni, credo sarebbe nellinteresse di tutti favorire un approccio volto ad un dibattito aperto e sereno. Se invece il Congresso è sostanzialmente una, più o meno estesa, operazione di riposizionamento interno ai gruppi dirigenti nazionali, regionali, locali, mi permetto di ripetere: attenzione, che le bolle speculative possono scoppiare. Gli italiani corrono sempre in soccorso del vincitore, così Ennio Flaiano faceva una pungente critica allindole italica. Ma la sinistra dovrebbe essere critica di tutto ciò, delladattamento ai conformismi, avrebbe detto Gramsci, magari con una ricerca concreta ed ambiziosa di un qualche altrove temporale, anche attraverso la scoperta di nuove narrazioni in grado di svelare il grande inganno intentato dalle classi dirigenti neoliberistiche e di restituire senso e valore a parole come uguaglianza, lavoro, diritti. Anche per ritrovare la strada che nessun sondaggio riuscirà a testare di un ruolo e di una funzione nazionale di un Partito che riesca ad immergersi nel nuovo contesto del socialismo europeo. Astrattezze? Forse. Il fatto molto concreto è che da questa gigantesca crisi usciremo tutti diversi da come ci siamo entrati, ceti sociali, associazioni dei cittadini, partiti. Ma diverso a prima sarà anche il paesaggio urbano ed economico che riusciremo a far riemergere dalle macerie della grande finanziarizzazione. Ed allora vorrei parlarvi di Firenze. Avrete letto sui giornali che anche il Congresso fiorentino, che precederà quello nazionale, ha assunto vesti complicate. Vorrei provare a leggerle insieme a voi. Perchè se è vero, ed è giusto!, che i Congressi locali non siano caricature in piccolo del Congresso nazionale, ma abbiano una loro dinamica ed una propria autonomia, è ancora più vero che, anche in questo caso, i Congressi sono loccasione di un confronto sui temi. Cè da costruire una città metropolitana, da trovare sintesi su posizioni talvolta molto distanti sullassetto infrastrutturale, ci sono visioni diverse della città - salotto buono o capitale regionale capace di trascinare nuove economie ed attrarre nuove opportunità -. Non pare anche a voi che quella che ha investito Firenze pur in questo lasso di tempo tra euforie, crisi, sia un processo di modernizzazione mediocre? Il rapporto tra Firenze e la Regione è risolto, oppure deve essere soggetto a continui sussulti e conflitti più o meno occulti? Questo partito, il Pd, è davvero una forza di governo, è davvero anche nella concreta situazione fiorentina e toscana un approdo riformista credibile, o rischia di essere un agglomerato di forze che finisce con il delegare tutto alle funzioni amministrative affidandosi, nei momenti cruciali, a salvifiche primarie? La domanda che mi sono posto è: la situazione fiorentina, per i nodi che ho esposto, ma anche per come viene rappresentata sulla stampa, per i dibattiti accesi che la contraddistinguono, per il ruolo emergente e talvolta preponderante delle polemiche politiche al limite del personale, richiede un confronto nel Pd, un chiarimento, una registrazione, anche, delle relazioni, ovvia diciamolo con un linguaggio che può apparire un po datato, dei rapporti di forza, oppure unammucchiata, che i maligni potrebbero chiamare di potere? Magari, per poi ricominciare dopo il Congresso nel tran tran polemico quotidiano. E evidente che in quello che dico cè un intreccio con le posizioni che si articolano anche a livello nazionale. La risposta che mi sono dato è che conviene il confronto, cioè conviene difendere la dignità delle posizioni politiche, per vedere di invertire un corso delle cose che rende loperare di chi fa politica, amministrazione... non solo distante, ma talvolta una rappresentazione petulante di tante autoreferenzialità. Perchè, alla fine, le agende politiche divengono improbabili ed irreali, dettate dallesigenza, legittima, per lamor di Dio!, di avere ogni giorno qualcosa da scrivere sui giornali, e non il frutto di azioni consapevoli e responsabili. E nella politica finiscono per irrompere protagonisti occulti, che a dettare queste agende concorrono nellombra e non con un confronto alla luce del sole. E evidente che la personalità di Renzi, il suo operare anche come Sindaco, merita che sia oggetto di un confronto chiaro e sincero. Per procedere meglio, domani. No, non mi è piaciuta lidea di bypassare questo confronto attivando una retorica del vogliamoci tutti bene, che non corrisponde alla realtà quotidiana di mugugni e risentimenti, mancanza di chiarezza. E del resto, un Segretario molto giovane come il nostro Patrizio Mecacci, che ora con nostra ed anche mia, personale, grande soddisfazione è a fare un lavoro da vice di Cuperlo, era stato oggetto di unaggressione, talvolta aperta ed esplicita, talvolta subdola, - ricorderete i titoli i renziani pongono un veto su Mecacci - proprio per cercare di evitare questo confronto, e capisco, ma non apprezzo, che chi è in posizione dominante cerchi di ovattare, anestetizzare, ridurre allunanimismo di facciata. Daltronde, da un confronto aperto hanno soltanto da rimetterci. Capisco meno chi, spostatosi Mecacci sullarena nazionale (in fondo un riconoscimento alla sua azione e allappoggio di tanti di noi) sia stato attratto da questa voglia di unanimismo. Sia chiaro, parlo di compagni e compagne, amici ed amiche a cui voglio molto bene, e continuerò a volerglielo. Ma ho apprezzato troppo di più chi ha inteso continuare nella strada di un progetto politico basato sulla ricerca di autonomia ed autorevolezza del Partito, di confronto e non di assimilazione al cosiddetto renzismo, in maniera aperta e, per le persone che lo portano avanti, assolutamente costruttiva. Questi sono i motivi per cui nelle prossime due settimane mi darò da fare nel mio circolo, e se necessario nella città e nella provincia, per sostenere i programmi e le candidature di Mirko Dormentoni per la segreteria metropolitana e di George Sansom per la segreteria cittadina. Vorrei prendere loccasione anche per levarmi qualche ulteriore sassolino dalle scarpe. Non ho partecipato a cene dove si sono assunte decisioni particolari. Ora che voglio darmi da fare, vado nei circoli e lo faccio apertamente. Questidea che un gruppo di giovani che si vuol dar da fare lo faccia sempre ispirato da qualche anziano in cerca di chissà quali occasioni - che magari ha già avuto in vita sua e che ha svolto con serenità e dignità - comincia un po ad indignarmi e stufarmi. Lasciamo perdere le polemiche sullestablishment, che per quanto riguarda questo Congresso della Federazione fiorentina è schierato quasi tutto da una parte - Sindaci, Segretari uscenti, amministratori... -, poco male. Ma al mio caro amico Massimo Vanni, sì, il giornalista di Repubblica, che ormai è diventato uno che quotidianamente partecipa in maniera più o meno influente a questi nostri dibattiti, vorrei dire che cè una contraddizione tra il disegnare, dietro questo gruppo di persone che ha promosso questa iniziativa per il metropolitano ed il cittadino per portare avanti idee simili a quelle a cui mi riferivo, potenti personaggi che agirebbero nellombra per poi definire tutto ciò come un gruppetto di giapponesi nella giungla. Aggiungo, caro Massimo, attenzione: da lontano, in fondo, possono assomigliarsi, ma se quelli nella giungla fossero vietnamiti? Buone cose, a presto. Riccardo
Posted on: Mon, 14 Oct 2013 22:05:59 +0000

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