La resistenza ad utilizzare il genere femminile nelle professioni - TopicsExpress



          

La resistenza ad utilizzare il genere femminile nelle professioni è di tipo psicologico, non linguistico. Ed è collegato alla diversa “importanza” con cui valutiamo il genere maschile e femminile. E’ evidente che il maschile ha per secoli definitivo le professioni autorevoli, ricoperte solo da uomini, mentre il femminile definiva tutti i ruoli considerati “meno autorevoli”. Nessuna difficoltà a definire un operaio donna “operaia” , mentre resistiamo come muli, anzi mule, a definirci avvocate o ministre. Mi spiace che gli Accademici della Crusca e le Accademiche, che si occupano con solerzia di questi temi e che ringraziamo, non invitino le attiviste a divulgare le loro raccomandazioni moderne e utili: sarebbe necessario. Alma Sabadini già anni fa raccomandò l’uso del femminile quando opportuno ma, in presenza di resistenze culturali fortissime nel nostro Paese, tali raccomandazioni non ebbero seguito, se non in pochi ristretti campi. In Italia” il femminile” è ancora in gran parte ritenuto di poco conto: il 71esimo posto del gender gap lo dimostra.
Posted on: Mon, 04 Nov 2013 11:56:23 +0000

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