La tristezza è immensa, per un esemplare di cerro plurisecolare, - TopicsExpress



          

La tristezza è immensa, per un esemplare di cerro plurisecolare, che all’improvviso come ogni essere vivente può venire a mancare, per un malore o un cedimento naturale. Rattrista anche, chi di fronte ad un simile lutto gioca con le parole, che non sembrano tristi ma ciniche e strumentali. Forse quell’antico Cerro, venuto a sapere che avrebbe dovuto abbandonare il bosco per far parte di un Parco archeologico e preistorico, ha pensato di scappare e trasferirsi al di là del fosso. Ha smosso le sue enormi radici trascinando con sé enormi massi, radici che avevano avvolto i massi nella loro trama durante gli anni, come ragni nella tela sotterranea della vita. Pensava di attraversare il fosso, ma il muro di cemento che lo argina, costruito per sostenere ville con piscine e giardini a prato inglese, ha fatto desistere il Cerro. E’ per questo che è stato trovato lì, l’antico Cerro non ha potuto trasferire le sue fronde in quel di Colle Passero, dove gli abitanti - noti ambientalisti e sensibili cultori del verde, amanti dell’archeologia, che tengono sepolti chissà quali reperti sotto le case costruite nottetempo e spesso senza fondamenta - lo avrebbero di certo ospitato, nel cortile o sotto la veranda. Forse il Cerro s’è pentito, ma troppo tardi, ora le sue fronde sono state spezzate e divorate da animali al pascolo, mucche, cavalli e asini [proprio questi ultimi, tornati di moda tra i concittadini e affidati al pascolo delle terre collettive, hanno l’abitudine di mangiare le cortecce degli olmi. Già quattro ne sono morti per questa opera]. Purtroppo il Cerro era stato spaventato dalle denuncie dei vicini di Colle Passero circa future scorribande chiassose e lunaparchesche, che si sarebbero succedute sotto le sue fronde. Forse se avesse avuto informatori meno cinici avrebbe accettato di restare ai margini di quel sentiero d’epoca romana, avrebbe visto studiare e passeggiare bambini della scuola primaria e secondaria, studenti universitari impegnati in stage nell’area archeologica posta sotto e intorno alle sue fronde; avrebbe riparato turisti d’ogni luogo dalla canicola estiva. Ma non ce l’ha fatta. A noi piace pensare che abbia ceduto ad un forte vento autunnale, sotto un diluvio notturno …e naturale. Che tristezza. Addio antico Cerro.
Posted on: Wed, 02 Oct 2013 18:04:33 +0000

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