" Laura Boldrini è una marziana. Non nel contesto internazionale, dove analisi e commenti come i suoi stanno alla base di azioni, gruppi, protocolli, istituti, fondazioni per l’eguaglianza di genere, la giustizia sociale, l’empowerment e la leadership femminili eccetera. Se Boldrini parla allo stesso modo con Malala Yousafzai, o con Michelle Bachelet o con qualunque attivista per i diritti umani delle donne che lavori sul campo, si capiscono subito. I concetti, nell’area di chi il contrasto alla violenza lo fa sul serio e lo paga sulla propria pelle sono persino scontati. Laura Boldrini è una marziana solo in Italia, dove da trent’anni ci vendono veline e miss e escort come la sola meta cui una donna può tendere e, meglio ancora, come il risultato del femminismo: le gnocche a disposizione sono il traguardo della libertà, avere un’opinione diversa non è concesso e il femminismo non ci serve più. Solo in Italia. Se gli scandalizzati e le scandalizzate da Boldrini provassero ad aprire bocca allo stesso modo nei paesi “più liberi” che citano di continuo, come i favolosi (sono ironica) Stati Uniti d’America si troverebbero sommersi dalla reazione femminista: ma persino se ci si provassero nel lontano, esotico e tradizionale Azerbaijan sbatterebbero il naso. Quando da un uomo politico del luogo, Namik Hasanov (Ministero Trasporti), in occasione dell’8 marzo, è arrivato questo messaggio: “Una donna è buona solo nella tomba o nella cucina. Il posto delle donne è solo nella cucina, anche nel 22° secolo è là che mi piace vederle.”, le femministe hanno raccolto fondi, aspettato il 26 giugno (ricorrenza delle forze armate, comunemente indicata come “giorno dell’uomo”), e fatto recapitare all’indirizzo del signor Hasanov una bambola gonfiabile." Viv #sessismo #stereotipi #missItalia #LauraBoldrini
Posted on: Wed, 17 Jul 2013 01:17:08 +0000