L’AMACA del 25/07/2013 (Michele Serra) La nomea di “giornale-partito” insegue questo quotidiano da molti anni, e non sempre per elogiarlo. Ma leggendo il breve editoriale di ieri di Ezio Mauro, laddove si sollecita il Pd a battersi per abolire l’orrendo Porcellum e riacquisire così (finalmente!) la titolarità della propria agenda politica, veniva da pensare che ci sono contingenze nelle quali anche un giornale può fare le veci di un partito, così come durante la guerra, in mancanza di caffè e cioccolata, ci si ingegnava con i surrogati. Non per caso l’editoriale del direttore, nel suo incipit, quasi per giustificare l’esplicita presa di posizione politica sua e del giornale, premetteva: «Sembra quasi che si sia rinunciato alla politica come strumento-guida». Come per dire: non sarebbe esattamente questo il nostro mestiere, ma vedete anche voi in quali condizioni di impotenza la sinistra italiana è andata a cacciarsi. Duole riconoscere che è proprio così. Che perfino la conclamata ostilità al disgustoso sistema elettorale in vigore, battaglia sacrosanta e per giunta popolarissima (non sempre i due elementi sono coincidenti) fatica a trovare sponda nella politica. «Perché il Pd non fa sua questa scelta subito?», si domanda e domanda Mauro. Forse perché la parola «subito» terrorizza il Pd a prescindere dall’argomento in questione!
Posted on: Thu, 25 Jul 2013 06:56:43 +0000
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