L’INVIDIA Tra tutte le emozioni, quella più insidiosa, è - TopicsExpress



          

L’INVIDIA Tra tutte le emozioni, quella più insidiosa, è l’invidia: nessuno di noi onestamente riconoscerebbe pubblicamente di essere invidioso, mentre non fa troppa fatica a confessare la paura, la gelosia, la tristezza e la rabbia .. tutte emozioni che appartengono all’umano. L’invidia è un misto di ammirazione, desiderio, emulazione, irritazione e odio verso chi possiede qualcosa o ha vantaggi che noi non abbiamo. Spesso si confondono invidia e gelosia; per gelosia si intende un’emozione intensa che nasce dalla percezione “vera o presunta” di vedersi sottratto l’oggetto del nostro amore; possiamo così dire che la gelosia è sempre rivolta verso una persona per la quale proviamo amore; si può quindi essere gelosi del proprio amante, del proprio genitore, ma sotto c’è una tonalità affettiva:, la gelosia è un fattore che nasce da un misto di paura causata da una cattiva autostima che porta ad una sottovalutazione di sé e ad una sopravvalutazione (inconscia) di una terza persona che viene così vista come “rivale vincente”. Nella gelosia sono coinvolte – anche se del tutto illusoriamente - tre persone. Non c’è dire, non è un sentimento fantastico neanche questo, tra l’altro non permette di vivere bene perché la persona gelosa è irrazionale e ossessiva e, se non corre ai ripari, rischia di far esplodere la relazione. . Inizialmente l’invidia è un’emozione che spinge al miglioramento perché, di fatto, ci fa notare qualcosa o qualche qualità che non possediamo e che vorremmo avere. L’invidia è dunque sempre rivolta verso di sé, anche se apparentemente viene proiettata sull’altro poiché contiene un’ammissione di “incapacità e di inadeguatezza Infatti, l’invidia presuppone un “paragone” con qualcun altro che ci obbliga a riconoscere la nostra “inferiorità”; ciò che fa soffrire molto in questo caso è la sensazione di non avere gli strumenti necessari per modificare la situazione, almeno non nell’immediato. Così, attraverso il confronto si è obbligati a prendere coscienza di uno “svantaggio e di un’inadeguatezza”; ciò che poi fa dell’invidia un sentimento positivo o negativo è ciò decidiamo di fare dopo questa constatazione. In effetti, l’invidia ci muove verso il miglioramento e la conquista di cose o di capacità che sentiamo di non avere e, in questo senso non possiamo considerarla negativa, anzi, se procediamo su questa spinta diventiamo migliori perché acquisiamo nuove potenzialità. Diventa invece incredibilmente negativa quando, constatata l’impossibilità di avere ciò che ha l’altro, si comincia a sentire tristezza, poi rabbia fino ad arrivare al desiderio di distruggere l’altro che, suo malgrado, costringe a vedere la piccolezza e la bassa autostima. La reazione di invidia è tanto più potente quanto più è elevato il senso di inferiorità che deriva dal paragone con l’altro il che costringe a sminuire l’immagine che si è nutrita di sè stessi. Si prova dunque invidia quando si assegna all’altro una netta superiorità in un campo o in una qualità a cui si dà un grande valore.
Posted on: Fri, 05 Jul 2013 06:30:52 +0000

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