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Mario Merola Da Wikipedia, lenciclopedia libera. « Viaggiare nel mondo è trovare sempre Napoli » (Mario Merola[1]) Mario Merola Mario Merola Mario Merola Nazionalità Italia Italia Genere Musica leggera Musica dautore Canzone napoletana Canzone classica napoletana Periodo di attività 1959 – 2006 Strumento Voce Etichetta Phonotris, Zeus Record, Hello, Arlecchino, Storm, Edibi, Deafon, Cristiani Music Italy Gruppi Squadra Italia Album pubblicati 118 - (119 singoli) Studio 43 Live 2 Raccolte 72 Sito web mariomerola.it/ricordo.asp Mario Merola (Napoli, 6 aprile 1934 – Castellammare di Stabia, 12 novembre 2006) è stato un cantante, attore e compositore italiano. Era soprannominato il Re della sceneggiata per essere riuscito a dare a questo genere tipicamente regionale una popolarità e una dimensione nazionale e un successo sconosciuto prima, fino a farne un genere cinematografico, rappresentando tutto questo anche fuori dal palcoscenico, riuscendo cosi a dare un volto alla sceneggiata.[2] La sua attività artistica non si è limitata allinterpretazione vocale di brani del repertorio della Canzone classica napoletana, ma ha anche giocato un ruolo nella rivalutazione del genere musicale-teatrale della sceneggiata, in auge ai primi del Novecento. Ed è uno tra gli artisti italiani che ha venduto il maggior numero di dischi, anche se le stime di vendita dei suoi dischi non sono precisate nella loro globalità. Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 Carriera 1.1.1 Anni sessanta 1.1.2 Anni settanta 1.1.2.1 Zappatore 1.1.3 Anni ottanta 1.1.4 Anni novanta 1.1.5 Anni duemila 1.1.5.1 40-45-70 e Merola Day 1.2 La scomparsa 1.3 I precedenti ricoveri 1.4 Critiche, vizi e vicende giudiziarie 1.5 Tributi 2 I Festival di Napoli 3 Festival di Sanremo 4 Discografia (parziale) 4.1 Album in studio 4.2 Raccolte e partecipazioni 4.3 Singoli 5 Filmografia 5.1 Cinema 5.2 Tv 5.3 Speciale 5.4 Doppiaggio 6 Doppiatori italiani 7 Conduzioni televisive 8 Onorificenze 9 Libri 10 Note 11 Bibliografia 12 Voci correlate 13 Altri progetti 14 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica sorgente] Mario Merola, figlio del ciabattino del quartiere SantErasmo, nasce a Napoli il 6 aprile 1934 alle 19:00 da Giuseppe e Maddalena[3]. Merola ha unesperienza sportiva nelle giovanili del Napoli nel ruolo di terzino, gioca prima nel Pro Carmelo e poi nel Portugal, la squadra di calcio dei portuali, che gioca in serie C.[4] Intraprende quindi il lavoro di scaricatore di porto; in quella occasione inizia a sviluppare la passione per il canto con laiuto del collega Salvatore De Lillo. Con gli incassi delle prime esibizioni canore riesce a sposare Rosa Serrapiglia, lunedi 6 aprile 1964[5], dalla quale avrà tre figli: Roberto (organizzatore di eventi musicali), Loredana (casalinga) e Francesco, cantante anche lui, che negli ultimi anni ha accompagnato il padre in moltissime occasioni, tra queste lesibizione al Festival di Napoli nel 2001, dove vinsero il primo premio con il brano Lurdemo emigrante. Proprio Francesco è stato battezzato dal grande amico di Mario, Franco Franchi, di cui porta anche il nome.[3] Mario Merola era molto devoto di Padre Pio da Pietrelcina. Nel 1961, durante una tournée in Puglia, insieme ad un famoso paroliere, lo incontrerà.[6] Mario Merola era un grande appassionato del Festival di Sanremo, infatti faceva parte del pubblico ogni anno.[3]. Ciro Ippolito, il produttore, sceneggiatore e spesso attore e regista dei film di Merola, in occasione delluscita dellautobiografia di questultimo, ha raccontato un fatto accaduto durante le riprese del film Il mammasantissima. Nel novembre 1979, mentre si girano alcune scene del film, si fa largo tra la gente una signora anziana e in brutte condizioni di salute che sotto al braccio della figlia, si mette in prima fila, nessuno fa caso a lei, nemmeno Merola, che, saluta tutti e che accetta un bacio e un abbraccio dalla signora. Ippolito che invece, aveva fatto caso alla signora, cerca di saperne di più. La vecchietta aveva un male incurabile e, aveva chiesto alla figlia di vedere, prima di morire, Mario Merola, infatti questi le faceva compagnia, alleviando i suoi dolori con le sue canzoni e i suoi film. La vecchia signora una volta tornata a casa, chiude gli occhi per sempre. Mario, una volta arrivato a casa della defunta scoppia in lacrime e, insieme a Ciro e al resto della troupe partecipa ai funerali della donna. Visto che i giornalisti aveva orecchiato qualcosa, chiamavo in continuazione per sapere, ma Ippolito decise di tenere tutto nascosto, citando le sue parole:
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 19:50:47 +0000

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