Nel sito del Comune di Saint-Vincent ci sono carenze e - TopicsExpress



          

Nel sito del Comune di Saint-Vincent ci sono carenze e inesattezze sulla figura di mio padre Vincent Gorris. Pubblico qui, su fb, in anteprima almeno ciò che ritengo sia importante e lo invierò a chi dovrebbe occuparsi delleventuale correzione, Faccio presente che essendoci una moglie ancora vivente e una figlia, non sarebbe tanto difficile reperire dati esatti. GORRIS VINCENT NOME: Vincent COGNOME: Gorris DATA E LUOGO DI NASCITA: Saint- Vincent, 9 ottobre1895 DATA E LUOGO DI MORTE: Saint- Vincent, 3 settembre1955 SEGNI PARTICOLARI: Vincenzo Gorris – conosciuto come Vincent Gorris, GéVé, Bric, Briquet, figlio di Alessandro Gorris e di Bich Edithe de Torgnon, nacque nella Maison Gorris du Bourg de Saint-Vincent, provincia di Torino, il 9 ottobre 1895; nipote del Canonico di Sant’Orso di Aosta Charles Bich, precedentemente parroco di Saint-Vincent a cui si deve la prima ristrutturazione della chiesa locale, Vincent studiò, in collegio ad Aosta frequentando le scuole tecniche De Tillier . Richiamato alle armi per mobilitazione, fu nel 4° Reggimento Alpini (Battaglione Aosta e Val d’Orco), ufficiale al 3° Alpini (Battaglione Exilles) e al 6° (Battaglione Val d’Adige)., per tutte e quattro le campagne di guerra dal 1914 al 1918, pluridecorato, medaglia d’argento al Valor Militare, rimase con le fiamme verdi degli arditi anche nel dopo guerra occupandosi degli ospedali siti in Veneto e territori che maggiormente subirono distruzione, fu di aiuto e sostegno morale e materiale a giovani operai e operaie che vennero dalle zone di guerra a lavorare nelle fabbriche della Valle con aiuti personali suoi e di sua moglie Thérèse, maestra di filatura alla “ Soie” di Chatillon. Fu al comando come Sotto Tenente e Tenente di Complemento durante la grande guerra degli arditi e dei suoi ragazzi del “99 anche sotto le direttive dell’allora T.Colonnello M. Celeste BES (Generale BES nel 1927 a Siena: La Scuola Militare di Alpinismo di Aosta deve la sua nascita alla volontà del Generale Celestino Bes, Ispettore delle Truppe Alpine, il 9 gennaio 1934) oltre all’addestramento delle reclute del 1900 in quel di Caprino Veronese. Fu eletto Sindaco del paese, tuttavia diede le dimissioni subitamente per “povertà” dovuta alla situazione economica del dopo guerra e lavorò come direttore nella fabbrica di filatura seta, “Soie” di Chatillon dal 1920 fino al 1932; Cavaliere del Regno, Giudice Conciliatore di Saint-Vincent nominato con Regio Decreto da Roma, Capo dell’Ufficio Anagrafe e Stato Civile, a lungo Amministratore Comunale, raggiunse il grado di Maggiore di Complemento degli Alpini, rifiutò la richiesta di entrare nell’effettivo delle Forze Armate. Pubblicista, scultore (Suoi anche una scultura in pietra ollare dedicata all’alpinista Amilcare Crétier donata al museo delle Alpi di Courmayeur, il masso simbolico della grande guerra esposto a Bruxelles e tornato a casa in quel di Saint-Vincent, la croce in granito posta dagli alpini benedetta il16 agosto 1929 sul promontorio Chaillun di Feilley e di Cillian, “ O CRUX SPES NOSTRA , AVE”…), pittore e poeta patoisant e francese arcaico che prediligeva essendo la sua lingua madre, continuò a scrivere in tutte e tre le lingue anche durante il periodo fascista e, dagli anni 20 fino al 1955 fu iscritto al sindacato FGIL, unico sindacato esistente per i lavoratori nel dopoguerra pur essendo in primis, nei primi anni del ventennio, responsabile della gioventù fascista del paese: essendo un impiegato statale e quindi obbligatoriamente fascista, collaborò, e sì , se non lo sapete lo sa la figlia con tanto di documenti , con Emile Chanoux e l’Amico Senatore Ernest Page fin dal 1943 per una forma di autonomia che tuttavia nacque, secondo lui, purtroppo un “po’ zoppicante”. Vincent Gorris era un uomo colto e volitivo; nello stesso tempo era un uomo semplice, onesto e di gran buon senso. Appartenente al Gruppo Istituto del Nastro Azzurro, fu tra gli ideatori e autori della costruzione della Madonna del Monte Zerbion, Regina Pacis : sue le parole “ Ave Stella Alpium, Ave Mater Militum, Ave Regina Pacis” scritte sotto la targa “Posuerunt Me Custodem” come sul Grappa e all’imbocco della galleria del Dente del Pasubio. Parole messe in musica, tramite il Padre Canossiano, originario del Veneto, Sergio Specia dal compositore Vitalini, allora responsabile delle Musica della Cappella Sistina. “Si eresse la statua sulla sua base nel 1932 cosicché il 10 settembre si poté inaugurare. I vecchi alpini presenti ricordarono in quella eloquente ed impreparata coincidenza di date, che sedici anni prima il 10 settembre 1916, all’imbuto della Lora, il Battaglione Aosta subiva una passione di sangue che fu forse la sua giornata più terribile di tutta la durata della guerra. Alla stessa ora il Sacerdote celebrava la Messa lassù, in alto, a ore 10 del 10 settembre 1932.” Nel 1922 contribuì alla costruzione del primo monumento del paese dedicato ai caduti della guerra 1915/1918, statua eseguita dal pittore scultore Italo Mus. Nel 1932 pubblicò, con il patrocinio del Nastro Azzurro locale, presidente Capitano Geom. Ettore Bordano, segretario Ten. Vincenzo Gorris e direttorio dei combattenti, i primi due con il primo Capitano Camos Giuseppe Emanuele, l’Alpino Rolando Giuseppe, l’Artigliere Brunod Giuseppe, il libro “I figli di Saint-Vincent nel Dovere e nell’Amore verso la Patria”. Contribuì ad una raccolta di fondi per le campane della chiesa parrocchiale con una pubblicazione rapida sulla storia delle nostre campane , “Le Notre Cliotse” .Con la prima moglie, Thérèse Borbey, Violon soliste à Parigi prima del matrimonio, ideò e edificò nel villaggio di Cillian una cappella, che pose sotto la protezione dei Santi Innocenti per ricordare ai posteri luttuosi fatti accaduti durante la seconda guerra in quella frazione e non solo: scrisse in latino su pietra dallira, dallodio e da ogni male , liberaci o Signore; la chiesetta, consacrata nel 1954 fu terminata con l’aiuto della seconda moglie Delfina LEVEQUE DI Brusson ( figlia di Borbey Marie Thérèse, omonima e prima cugina della prima moglie di Vincent Gorris) da cui ebbe una figlia, Vincenzina, detta Vincente, nata quattro mesi dopo la sua improvvisa dipartita per emorragia cerebrale il 3 settembre 1955. Per anni intrattenne una fitta corrispondenza con l’Abbé Petitgat, che a Parigi dirigeva un giornale per gli emigrati valdostani, anche con eminenti professori di linguistica di tutta Italia e lavorò molto sulla toponomastica locale. Il 28 maggio 1968 una lapide dedicata ai poeti che scrivevano in patois di Saint-Vincent, André FERRE, Vincent GORRIS Antoine Jacques DE PETRO, chiamati per l’occasione, les trois mousquetaires du patois, , fu posta sulla facciata del Municipio, per volere del Senatore Ernest Page (Né à Saint-Vincent le 3 mai 1888. Son attachement à la langue française et à la Vallée dAoste a été une constante de toute sa vie. Vice-président de la Ligue Valdôtaine, il fut lun des premiers membres de la Jeune Vallée dAoste, les deux mouvements les plus importants, défendant lidentité valdôtaine et la langue française à lépoque fasciste. Il participa à la réunion de Chivasso avec Émile Chanoux le 19 décembre 1943, et fut séparatiste, en 1944-45. Il fut lun des membres fondateurs de lUnion Valdôtaine et membre du premier Conseil de la Vallée dAoste. Élu assesseur régional à linstruction publique de 1946 à 1948, et sénateur de la République italienne de 1948 à 1952. Il œuvra pour inculquer aux jeunes générations le culte de la « petite Patrie », comme les Valdôtains définissent leur région, et de la langue française. Décédé à Aoste le 24 février 1969). , di Aimé Berthet e Pierre Raggi- Page e dell’amministrazione Regionale e Comunale in loro rispettoso ricordo in occasione du VI concours de patois Abbé Cerlogne.
Posted on: Tue, 03 Dec 2013 00:25:56 +0000

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